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sabato 31 dicembre 2011

Continuiamo a farci sentire

Il 2012 è anno bisestile: abbiamo un giorno in più   J per far valere le nostre ragioni
Citazione dal forum di intopic
Da tempo, con altri bresciani, stavo pensando ad un modo per dare visibilità alla nostra questione.
La rabbia (è tanta) fa pensare con una certa faciloneria «andiamo a Roma», «andiamo sui tetti», «presidiamo le Poste centrali o l'IPOST» ed altro che possa scardinare questa situazione che ci opprime moralmente e fisicamente. Faciloneria significa non tener presente il quadro intero.
Qual è il quadro?
1)    La legge c'è. Ne conosciamo gli effetti e bisogna modificarli.
2)    Anche a seguito della pressione "on line" (forum, blog scritti ai parlamentari ecc.) sono state annunciate proprio dal Presidente del Consiglio alcune modifiche. Come saranno non si sa (io non sono molto fiducioso, ma prima di tutto dobbiamo leggere il testo)
3)     chi può modificare questa situazione?
I Sindacati?
Non essendo dei legislatori, possono fare solo pressioni sui legislatori.
Che potrebbero fare nei confronti dell'azienda? Certamente possono provare a convincere l'Azienda, ma non obbligarla a recedere da un accordo tra lavoratore e Poste. Sembra che il nostro ex datore di lavoro abbia tutt'altre intenzioni.
Si può provare, ma so che nonostante le beghe tra di loro i Sindacati hanno questa intenzione, ma per discuterne a ragion veduta bisogna che la materia sia definita.
Allora?
Secondo me la materia è ancora magmatica e ciò che possiamo/dobbiamo fare è essere attivi per incanalare il magma nella direzione che vorremmo.
Perciò Forum, blog, le lettere al direttore del giornale locale fa ancora opinione, parlare in interventi "come pubblico" televisivo sorprenderebbe... Intervenire ai dibattiti pubblici dove i politici vogliono solo fare passerella... ecc.
Non credo che in questo momento azioni eclatanti come «incatenarsi a Montecitorio» e simili possano avere un seguito in video o di opinione. Vedi la lotta di Milano (treni). Da giorni alcune persone in condizioni disumane si sacrificano esposti alle intemperie per avere una visibilità. Con che risultato? Pochi minuti TV tritati tra altre notizie e pubblicità. Cosa potremmo inventare di più noi?
L'obiettivo è modificare la legge.
Secondo me questo è il tempo della "pazienza a ragion veduta", (che non può essere infinita): per ora continuiamo a premere su chiunque e su tutti.
Anche il blog http://postaliesodati2011.blogspot.com/ sembra essere un buon strumento di contatto.

9 commenti:

  1. Non c'e' bisogno di giorni o mesi in più' per farci sentire, la situazione e' chiarissima, il governo deve ripristinare immediatamente le regole pensionistiche per le quali noi postali esodati avevamo firmato e sottoscritto accordi vigenti in quel momento (e' ovvio che nel futuro le cose cambiano continuamente). Vedremo che livello di serietat' professionale sapranno esprimere i nostri super-tecnici all'insegna della tanto decantata equità'.
    sandro postale esodato 52

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  2. beppe hai tutte le ragioni e sono d'accordo con te. Ma è il momento di "allargare il cerchio", uscire dal perimetro dei postali esodati e cercare di creare un legame con quelli che sono nella nostra situazione. Sono tantissimi (Wind, RAI, INPDAP, operai di aziende sotto i 15 dipendenti licenziati ecc.). Ecco perché sto spingendo per quel gruppo di FB. Ho anche scritto ai sindacati chiedendo di organizzare una iniziativa.
    A proposito, dalle dichiarazioni di Camusso e Bonanni si capisce che sul tavolo della riforma del mercato del lavoro metteranno anche le pensioni.
    io credo che bisognerebbe intanto fare una lettera comune alle istituzioni ed ai parlamentari e firmarla tutti..............sul web si può ma io non so farlo...........non è che te ne sei capace?
    ernesto52

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  3. Io direi di passare all'attacco prima che venga apposta qualche insignificante modifica alla nostra situazione. Noi non vogliamo nient'altro che quello che ci ha fatto decidere il giorno della firma in confindustria. Visto che siamo così tanti perchè non proviamo ad invadere la sede centrale dell poste a roma?Organizziamoci senza gesti eclatanti (catene, digiuni, etc) ma andiamo lì a dichiararci pronti ad un confronto ragionevole con le poste e il governo!Facciamogli vedere che esistiamo e che ci indurranno alla povertà!

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  4. Gentilissimo Sig. Ministro

    Scusi se anchio mi accodo a chissa quante migliaia di colleghi le avranno scritto, ma non so più cosa si possa fare se non parlare o scrivere a qualcuno la nostra indignazione, per quello che si sta verificando dopo una vita di lavoro.+

    Vengo al punto. anchio sono un lavoratore che l'azienda POSTE ITALIANE ha chiamato e mi ha proposto l'esodo incentivante, e conseguentemente dal 1 Maggio 2011 non sono in organico a Poste, avendo raggiunto al 30-4-2011 38 anni 7 mesi e 8 giorni di lavoro in più un infarto due bay-pass uno stent e tre rapine alle spalle, adesso il nostro primo Ministro ha deciso che gli accordi presi in precedenza non valgono più, io già mi ero rassegnato a diluire la mia liquidazione fino al raggiungimento dell'età pensionabile, infatti ho fatto richiesta di prosecuzione volontaria dei contribti mancanti ( senza ancora ricevere risposta) per arrivare ai fatidici 40 anni, e visto che sono nato nel Marzo del 1953 prefiguaravo già la mia entrata in pensione con i calcoli della vecchia normativa.

    E INVECE ADESSO??????? quanto dovro' ancora attendere, e già perchè forse moriro' prima e così non tireranno fuori un euro dei miei contributi versati già dal lontano 1973. Mi inviterà forse il primo Ministro a pranzo e cena per periodi mancanti fino alla pensione????

    A parte l'ironia,sig. Ministro , mi scuserà lo sfogo, ma questi cambiamenti in corso d'opera dopo aver raggiunto un accordo, in temi non sospetti , Aprile2011 non si possono sopportare, mi raccomando faccia qualcsa AFFINCHE' I DIRITTI ACQUISITI NON VENGANO MESSI SOTTO I PIEDI, colgo l'occasione per porgere a Lei e a tutti i collaboratori un saluto caloroso con tanti auguri di buone feste

    DOMENICO LUPPINO

    Via giovanni XXIII "26"

    89012 DELIANUOVA RC

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  5. Colgo al volo l'occasione, mi pare che il blog sia un po’ più serio di quelli che ho girato: tende a dire le cose come stanno.
    Per come la vedo io noi abbiamo fatto un passo importante: il 4 dicembre neanche si sapeva della nostra esistenza, oggi ne parlano tutti o quasi.
    È però il momento di diventare ancora più visibili: dobbiamo chiedere ai sindacati che sono in piazza di chiamarci tutti: noi di poste, quelli dell'INPDAP (i portieri), credo che ce ne siano come noi anche in RAI, i licenziati ed anche i mobilitati (perché l'intervento Fornero sulle pensione non garantisce neanche loro, come è bene scritto sul blog). Io calcolo che siamo perlomeno 100.000 famiglie di tutte queste categorie.
    allora scriviamo ai sindacati? che ne pensi?
    Questa è la @ che ho inviato a CGIL e CISL.
    "Siamo decine di migliaia i lavoratori "annullati" dal decreto Monti: esodati di poste italiane, esodati INPDAP, licenziati, cassa integrati e persino i lavoratori in mobilità che dovranno partecipare ad una lotteria per la vita. Noi, che a vario titolo aspettavamo la pensione nei prossimi anni, dovremo ritardarla di 3, 4, 5 addirittura 10 anni e nel frattempo rimanere senza reddito.
    Non sarebbe il caso che, nell'ambito delle in iniziative unitarie di CGIL CISL ed UIL, si dedicasse a questa fetta di lavoro dipendente una iniziativa specifica? Grazie"

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  6. Lo so che siamo in tanti nelle stesse condizioni ma vorrei sottoporre il mio caso. Sono classe 1952 per essere più precisa del 13/10/1952 e al 31/12/2011 ho maturato 39 anni e 2 mesi di contributi.
    Nel mese di febbraio, dopo svariati 'inviti', ho concordato con Poste di rimanere a casa dal 01/01/2012 a fronte di un incentivo, commisurato sul periodo di mancanza di reddito per arrivare al novembre 2013,
    data di apertura finestra, con le leggi vigenti del momento, per raggiungimento dei limiti di età.
    Il 19/05/2011 tale accordo è stato ratificato ufficialmente. Ora mi trovo nella situazione che da novembre 2013 non avrò la pensione, ne sarò più coperta dall'incentivo. Il 30-12 è stato il mio ultimo giorno di lavoro e in questo ultimo mese Poste non si è fatta sentire.
    Con che stato d'animo posso "brindare" al nuovo anno?

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  7. Lo so che siamo in tanti nelle stesse condizioni ma vorrei sottoporre il mio caso. Sono classe 1952 per essere più precisa del 13/10/1952 e al 31/12/2011 ho maturato 39 anni e 2 mesi di contributi.
    Nel mese di febbraio, dopo svariati 'inviti', ho concordato con Poste di rimanere a casa dal 01/01/2012 a fronte di un incentivo, commisurato sul periodo di mancanza di reddito per arrivare al novembre 2013,
    data di apertura finestra, con le leggi vigenti del momento, per raggiungimento dei limiti di età.
    Il 19/05/2011 tale accordo è stato ratificato ufficialmente. Ora mi trovo nella situazione che da novembre 2013 non avrò la pensione, ne sarò più coperta dall'incentivo. Il 30-12 è stato il mio ultimo giorno di lavoro e in questo ultimo mese Poste non si è fatta sentire.
    Con che stato d'animo posso "brindare" al nuovo anno?

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  8. Anche io vorrei sottoporre il mio caso: sono una donna di 59 anni (da compiere il prossimo febbraio). A dicembre del 2010, stanca di una vita di pendolarismo e di sacrifici - avendo maturato 37 anni anni e 7 mesi di contributi - ho aderito al progetto mix dell'Azienda Poste, con la previsione del raggiungimento del 60° anno di età e, quindi, dell'agognata pensione a luglio del 2013 tenuto conto della normativa all'epoca vigente.Di fatto sono priva di reddito dal gennaio del 2011 (!!!!).
    Le varie manovre varate nel 2011, grazie alla malevola e dolosa insipienza dei nostri governanti pro-tempore, nel corso dellì'anno vedevo allontanarsi sempre di più l'agognata metà ( con l'angoscia che si può facilmente immaginare).
    Il colpo finale mi è stato inflitto con il regalo natalizio della manovra Monti-Fornero con la quale le mie prospettive di pensione si sono allontanate fino al 2020(!!!!!!). Non so se se vivrò fino a quella data e, comunque, nel frattempo cosa farò per vivere????
    Per concludere, e per continuare a spereare nonostante tutto, pensate davvero per noi ci sia una qualche prospettiva, o quelle che abbiamo sentito in questi giorni, ed alle quali ci siamo attacccati come alla goccia d'acqua nel deserto, sfumeranno come neve al sole?
    Grazie ed auguri di buona fortuna a tutti coloro che si trovano nella mia triste situazione.
    Carmen 53

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  9. Anche io 2 marzo 1952 ho aderito all'esodo per pensionamento prima firma aprile 2012 poi aggiunti altri nove mesi dal governo Berlusconi e mi assicurarono che non ci sarebbero stati altri prolungamenti !!! Ora ho 4 anni davanti : intanto non ho fatto niente per Natale, niente per Capodanno, tengo il riscaldamento quasi spento,controllo l'uso dell'auto, delle luci, ho ridotto notevolmente anche il mangiare ma per quanto potrò sopportare questa situazione di indigenza senza cadere in uno stato di totale depressione visto che fra poco compirò sessanta anni ???? Noi postali non abbiamo mai avuto un tenore di vita eccellente, ma questo è togliere la dignità alle persone oneste e a chi ha già fatto una vita di lavoro e di sacrifici, allevato con dignità i figli e apportato già il suo contributo alla società che ora ti ripaga annullandoti il futuro !!!!!!!!!!!!!Dicono che dobbiamo sacrificarci per i figli, ma tra poco, nonostante i sacrifici che ho messo in atto sarò costretta ad elemosinare da mia figlia per sopravvivere dopo una vita da onesta impiegata postale !!! E' ridicolo !!!!!!!!

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