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martedì 20 dicembre 2011

Forum, Blog generici o e/o dei giornali... la discussione si perde in mille rivoli

Basta combinare qualche parola tipo poste, esodo/esodi  e simili per trovare interrogativi, preoccupazioni, mancanza di certezze legislative. A condimento tutto questo si aggiunge la preoccupazione causata dagli iter burocratici con tempi molto lassi... Ad esempio un certo Giuseppe dice:
«Ho fatto richiesta di versamenti volontari ancora a gennaio 2011 e ad oggi non ho ancora avuto risposta alcuna. Rientrerò tra  quelli che "sono stati autorizzati alla contribuzione volontaria" entro il 4 dicembre 2011. Ho fatto domanda, ma non è colpa mia se non mi hanno ancora risposto.»
Questo Blog può essere lo strumento per discuterne apropriatamente di questo tema specifico e riconoscere il bandolo del filo che ci lega in questa vicenda.

9 commenti:

  1. io ho lo stesso problema.....esodo e richiesta contribuzione volontaria fatte a luglio 2010....a tutt'oggi non ho ricevuto i bollettini....L'inps mi ha risposto così:

    La domanda di prosecuzione volontaria è pervenuta ed è stata protocollata in data 21.12.2010 e, poiché abbiamo in lavorazione moltissime domande concernenti l’argomento, la stessa sarà ultimata entro i tempi tecnici per l'erogazione della pensione.
    A pratica ultimata saranno inviate comunicazioni con le determinazioni adottate.

    Cordiali saluti
    ----- Inoltrato da Diego Castaldi/0033/DG/INPS/IT il 16/12/2011 10.31 -----

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  2. Non pensavo che il ritardo nell'arrivo dei bollettini fosse così lungo. Io avendo richiesto l'autorizzazione ai versamenti volontari a luglio me ne stavo tranquillo. Sapendo che ora serve aver avuto l'autorizzazione entro il 4 dicembre proverò a sollecitare, perché non ho nemmeno un nominativo di riferimento né un codice di pratica a cui riferirmi per la definizione.

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  3. anchio sono nella stessa situazione da gennaio 2011 a casa e a tuttoggi nessuna notizia solo discorsi e basta : stai tranquillo che non ti cambia nulla avendo maturato i requisiti a settembre 2011.
    ma sara' speriamo

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  4. Al tuo posto (quello di chi vive una certa condizione) qualche apprensione l'avrei anch'io. Le parole «...sono stati autorizzati alla contribuzione volontaria..." entro il 4 dicembre 2011 non sono rassicuranti per chi questa autorizzazione non ce l'ha in mano.
    Ma, razionalmente, pernso che tu possa ritenerti al sicuro perché l'autorizzazione non potrà che essere coerente con la domanda e quindi sarai autorizzato da gennaio 2011.
    Su col morale!
    Continua a seguire il Blog. Le persone vivono situazione diverse e da ciscuno possiamo imparare qualcosa.

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  5. anche io sono nella stessa situazione del sig.antonino e di molti altri. due raccomandate con ricevuta di ritorno (a maggio), richieste via mail dal sito dell'inps, mail inviata con posta certificata..nulla! solo una risposta via telefono (luglio) che mi diceva che avevano ricevuto la richiesta di prosecuzione volontaria e che avrebbero mandato i bollettini per i versamenti volontari..ad oggi SILENZIO..per non parlare della sede inps della mia città che non mi ha nemmeno saputo stampare la mia situazione contributiva!! ..per non parlare della sede cgil locale che è nella confusione piu totale!se avessi ricevuto i bollettini adesso potevo stare piu tranquillo.. se è vera la data del 4 dicembre, chi ha fatto la richiesta gia molti mesi prima puo essere incluso? puo valere come prova la data della ricevuta di ritorno? i nostri sindacalisti si dovrebbero incatenare per noi sotto al governo! adesso se ne escono con la storia di shop in shop o come si chiama!..e tu cgil, che ti indigni, non ne sapevi nulla?! ma che si credono che siamo i soliti scemi?! bravi bravi perdete tempo tanto non sono problemi vostri, scherzate, giocate a fare i difensori dei lavoratori, voi (tutti non solo cgil) la pensione ce l'avete e ve la tenete stretta! va bene, per stavolta continuiamo così, a credervi, in attesa di risvolti positivi, ma non sarà per sempre, la pazienza è finita. non dobbiamo pregare nessuno per avere quel che ci è dovuto!

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  6. Credo che l'arrabbiatura possa essere un'ottima valvola di sfogo, ma dobbiamo cercare di ragionare a mente fredda. Parlare della propria situazione è sempre più difficile che leggere quella degli altri, ma solo così possiamo sapere in che mare navighiamo.
    Prendersela con il sindacato mi sembra ingeneroso. Su questo stesso blog puoi cliccare e leggere, ad esempio, di Lorenzo Galbiati. Ma è solo un esempio. Certo, manca visibilità e questa la possiamo dare noi, con la nostra mobilitazione, con articoli di giornale (es. lettere al direttore), scrivendo ai Parlamentari (basta andare sul sito del Senato e della Camera), presenziando alle loro manifestazioni pubbliche, sollecitando le sedi locali dei partiti...
    La fantasia non ci manca, se solo volessimo mettercela tutta.
    Il riferimento a questo Blog potrebbe essere un filo da seguire per essere pronti a fare qualche iniziativa. Già perché noi veniamo da una grande azienda, ma la nostra mentalità è quella di tante piccole aziende private sotto i 15 dipendenti (uffici postali).
    Rendiamoci conto della nostra forza ed usiamola, cercando alleanze e pubblicizzando questa situazione.

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  7. Nella manovra approvata oggi al Senato c'è questo paragrafo: "Deroghe: i beneficiari dei criteri attualmente in vigore a seguito di mobilità collettiva e individuale stipulati entro il 4 dicembre (anziché il 31 ottobre) verranno stabiliti con un decreto del Ministro entro 3 mesi sulla base delle risorse stabilite." Riguarda proprio il caso dei dipendenti delle poste che hanno firmato per l'esodo incentivato? Vuol dire che dobbiamo aspettare tre mesi per sapere se vogliono fare qualcosa?

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  8. Mi spiace togliere ogni speranza ma se leggete bene la manovra parla si di deroghe ma tali deroghe sono soggette a "contingentamenti legati alle risorse", in buona sostanza decideranno in base ai soldi a "disposizione" il numero di lavoratori che otterranno la deroga e con i tempi che corrono (purtroppo) i numeri saranno modesti. Qualcuno dirà che non è tempo di divisioni ma una riflessione è opportuna: oggi paghiamo il vergognoso servilismo dei sindacati postali Cisl in testa che in tutti questi anni hanno firmato accordi a perdere favorevoli soltanto all'azienda; com'è possibile firmare un accordo all'esodo in cui a livello civilistico uno dei due contraenti (il lavoratore) accetta le dimissioni senza nessuna tutela riguardo eventuali mutamenti del sistema pensionistico? I sindacati hanno accettato tutto questo e in questo chi hanno tutelato veramente, i lavoratori o l'interesse aziendale? Adesso è facile lamentarsi ma chi è cagion del suo male pianga se stesso e pensi a quante volte ha pensato di essere un "furbo" giusto perchè in tasca aveva la tessera sindacale della "parrocchia" giusta e mentre si rallegrava per aver ricevuto l'elemosina di un cambio turno, di qualche ora di straordinario in più, di qualche zona ptl migliore, non si accorgeva che giorno dopo giorno "qualcuno" gli sottraeva diritti e dignità.
    Se non ci fossi anch'io in mezzo a questa bufera direi: ben ci stà!

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  9. Mi par che ci sia molto pregiudizio nelle parole di Toni. Non conosco il suo caso, ma qui da noi non ci sono state preselezioni di tipo sindacale.
    Anzi. SLP-CISL di Brescia ci ha sempre frenati proprio perché non si trattava di un accordo collettivo, ma di una soluzioe diretta tra datore di lavoro e lavoratore difficilmente impugnabile nel caso che qualcosa non andasse.
    Non si prevedeva nulla di ciò che è successo, ma dare colpa a chi proprio non ce l'ha, mi sembra fuori da ogni logica.

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