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mercoledì 21 dicembre 2011

Postali... ma non solo: il limbo è affollato

In questa situazione non ci sono solo i Postali. Leggi l'articolo su Il Fatto Quotidiano
«Sono stati incentivati a lasciare il lavoro, ma ora restano senza reddito. Il superscalone li costringe ad altri 5-6 anni di attività, ma un'entrata a fine mese non ce l'hanno più. Per esempio i 5000 ex dipendenti delle Poste sono finiti nel limbo»

9 commenti:

  1. Sono nel 1954 il 27 settembre, a Firenze, ho firmato l'accordo per l'esodo il mio ultimo giorno di lavoro sarà il 31 ottobre 2012. L'accordo prevede il versamento contributivo continuativo fino al marzo 2014 per il raggiungimento dei 40 anni e un incentivo che mi permetta di arrivare al 30 giugno 2015, data dalla quale avrei cominciato a percepire la pensione. Con la nuova normativa e l'aspettativa di vita la pensione slitterebbe al 1° febbraio 2017. Quindi dal 1° novembre 2012 sarò senza lavoro e se non ci saranno interventi senza pensione. Poichè in Confindustria andrò, presumbilmente, ad ottobre chiedo se tra i 5000 ci sono anche gli esodati che lasceranno il lavoro nel corso del 2012 e speriamo che la situazione di tutti noi sia presa in seria considerazione.

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    1. nato il 19 febbraio 1952 (60anni),spero di essere conocato per la cessazione del servizio il 01/03/2012 che ne dici...

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  2. L'ho letto ma quello mio era aggiornato al 30 di questo mese ma non si può se non sei abbonato...Fregatura del giornalismo

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  3. http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/30/impegno-assicurato-accordo-con-la-fornero-per-gli-esodati/180666/

    Chissà se i tuoi lettori c'è qualche abbonato

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  4. Attenzione non ci sono solo i postali ma qualche migliaio di operai dirigenti impiegati di aziende medio piccole non tutelati da nessun ammortizzatore
    Vi suggerisco di allargare il campo perché dopo le decisioni del governo che saranno senz'altro negative bisognerà trovare sistemi di mobilitazione e li vedremo veramente quali partiti e sindacati ci appoggeranno. Quindi più saremo meglio sarà
    saluti

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  5. Ecco il testo criptato de Il Fatto Quotidiano del 30-12-211, pag 2 (trascritto dal cartaceo)

    “Impegno assicurato”
    Accordo con la Fornero per gli “esodati”

    Sono una delle categorie più penalizzate dalla manovra. I cosiddetti “esodati”. Ovvero quelle migliaia di lavoratori (colo alle Poste sono 5.000) che hanno accettato di uscire dal mondo del lavoro in accordo con l’azienda, in cambio di uno “scivolo” che li facesse arrivare alla pensione. Ma ora che con l’innalzamento dell’età pensionabile quel traguardo si allontana, loro finiscono in una terra di nessuno, senza uno stipendio, né l’assegno a fine mese.
    Ora il Presidente del Consiglio assicura che una soluzione per loro si troverà: “Il Governo – ha spiegato durante la conferenza stampa – d’accordo con il ministro Fornero e il ministero dell’economia e delle Finanze, in relazione alla recente riforma pensionistica ha adottato misure volte a salvaguardare, a seguito della modifica dei requisiti di accesso, chi si sarebbe trovato senza lavoro e senza pensione, per esempio i lavoratori in mobilità. Assicuriamo il nostro impegno per le situazioni di difficoltà economica”

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  6. Grazie Beppe...Buon anno...con tanta tristezza...

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  7. Si potrebbe ridare l'incentivo e' tornare al lavoro, non sarebbe la cosa piu' semplice?
    Quale sarebbe il problema per loro, visto le grosse difficolta' per i dipententi?

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  8. ..sicuro ci sono molti altri esodati oltre quelli di poste, ma per i postali c'è un'ulteriore penalizzazione. Se anche trovassero lavoro, cosa assai difficile in questo contesto economico, aprirebbero una nuova posizione contributiva INPS. Ciò significa andare in pensione a 67 anni con due pensioni oppure utilizzare l'istituto della totalizzazione e andare in pensione anticipata con il sistema CONTRIBUTIVO,con significativo danno economico.
    In questo clima di negazione dei diritti acquisiti io vedo meno scandaloso agire sull'importo della pensione. Il mio ragionamento si fonda sul fatto che coloro che nel 1995 avevano 17 anni di contributi si sono visti scippare il metodo di calcolo contributivo. Gli esodati, che per la gran parte nel 1995 avevano 18 19 20 21 anni di contributi, potrebbero quindi rientrare nel metodo di calcolo misto e mantenere il diritto di accedere alla pensione con le regole precedenti al Salvaitalia. Così avremom una generazione di pensionati più poveri, ma scongiureremm l'effettivo pericolo che diventino dei barboni.

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