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sabato 21 gennaio 2012

Ancora da Sondrio

RIFORMA MONTI/FORNERO: DRAMMA PER I POSTALI "ESODATI"
La riforma delle pensioni varata recentemente dal governo Monti ha messo in crisi le aspettative di vita di molte persone. Sono previste delle esenzioni che non hanno però interessato alcune categorie. Tra queste i lavoratori che hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro a pochi anni dalla pensione, in base ai vecchi regimi pensionistici, spesso con un incentivo economico che nei piani originari doveva essere destinato al versamento dei contributi volontari. Oggi questi lavoratori per effetto dello "scalone"vedono posticipata nel tempo la decorrenza della loro pensione.
E' il caso degli ex lavoratori di Poste Italiane che negli ultimi tre anni, in periodo di ristrutturazione aziendale, hanno aderito volontariamente a una procedura di dimissioni incentivate e che oggi rischiano di restare per un lungo periodo senza sostegno economico.
Si tratta di una situazione di una gravità inaudita che per molte famiglie rappresenta un dramma.
In Poste Italiane l'entità del fenomeno riguarda migliaia di colleghi, di cui diversi anche nella nostra provincia, che vedranno stravolti i loro bilanci familiari e tutto ciò comporterà, inevitabilmente, pesanti ripercussioni sociali.
Con riferimento alle diverse segnalazioni ricevute dai colleghi esodati, in questi giorni come SLP Cisl, a tutti i livelli dell'organizzazione, abbiamo denunciato con forza il problema, affinché sia riconosciuta una giustizia sociale per coloro che sono attualmente parcheggiati nella cosiddetta "terra di nessuno".
Abbiamo profuso il massimo sforzo per attivare tutte le possibili sinergie e pressioni affinché, dopo la definitiva approvazione del decreto "Salva Italia", in sede di approvazione del decreto Milleproroghe, la questione relativa ai colleghi "esodati" possa trovare un'idonea soluzione.
A tal proposito congiuntamente con la CISL di Sondrio abbiamo inviato una lettera al Prefetto di Sondrio ed ai nostri Onorevoli Valtellinesi interessandoli della questione e chiedendo il loro intervento a favore dei lavoratori "esodati".
Le interlocuzioni avute ci hanno fatto registrare attenzione e sensibilità sulla questione da noi rappresentata, ora attendiamo che anche il Parlamento, attraverso gli opportuni interventi effettuati, possa prendere atto della situazione in cui versano non solo i colleghi di Poste Italiane.
Siamo in attesa di conoscere quali saranno gli intendimenti e le proposte del Governo alle promesse fatte e contenute in uno specifico emendamento all'esame delle Commissioni Parlamentari mentre contemporaneamente stiamo incalzando l'Azienda affinché la stessa si renda comunque disponibile a trovare soluzioni adeguate da confrontare in un apposito incontro a valle della definitiva approvazione del Parlamento.
Monti Luciana - Federazione Lavoratori Poste, Segreteria Territoriale
(Leggi - www.gazzettadisondrio.it - 20.1.2012

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