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sabato 14 gennaio 2012

Un altro articolo, un altro racconto

Corriere della Sera - Sabato 14 Gennaio 2012
Poste, 70 prepensionati restano senza stipendio ma i contributi da versare
La sveglia, in casa Zani, suona ogni mattina. All'alba. Come ha fatto negli ultimi 39 anni e sei mesi. Suona persino la domenica. Quasi che, pure la domenica, Giuseppe dovesse alzarsi, infilare il cappello, afferrare la borsa e inforcare la sua bicicletta. Come ha fatto negli ultimi 39 anni e sei mesi. Ogni mattina. Giuseppe Zani, 54 anni, i vicoli e gli anfratti di Paratico, li conosce meglio di tutti. Perché, ogni mattina, negli ultimi 39 anni e sei mesi, in ogni angolo ci ha recapitato la posta. Fino allo scorso ottobre. Quando, dopo una vita di fatiche («pensi che per sostenere l'esame di terza media ho dovuto chiedere il permesso al mio capo: già lavoravo»), è andato in esodo anticipato. Quello previsto per i dipendenti con almeno 35 anni di servizio alle spalle. Lui, ne aveva quasi 40. «Ho lasciato le Poste in anticipo con la garanzia di avere i contributi e lo stipendio pagati per tutto il 2012. Poi, sarei stato ufficialmente un pensionato». Sarebbe. Già, perché ad accordo siglato, quando tutto era già stato definito, quando cappello e borsa erano ormai posati sul tavolo, è arrivata la riforma Fornero. Quella che consente di andare in pensione anticipata solo se si superano 41 anni e un mese di contributi (per le donne) e 42 anni e un mese (per gli uomini). Con un assegno decurtato del 2% l'anno per chi ha meno di 60 anni. Quindi? Quindi Giuseppe dovrà versare 2 anni e 5 mesi in più di contributi. Mica spiccioli: 25 mila euro. Senza percepire lo stipendio. Come lui, altri 70 impiegati delle Poste di Brescia, e la metà di loro da dicembre 2010 attende dall’lPOST il consenso al versamento volontario dei contributi. Ma l’lpost non esiste più. S'è ridotto a un link sul sito dell’lnps. «E a una sola sede con tre impiegati cui spetta smistare le pratiche di sei mila persone che dovrebbero andare in esodo». Dovrebbero.
Alessandra Troncana

2 commenti:

  1. Avrei maturato a luglio 2012 .40 anni di contributi e58 anni e 2 mesi di età.iniziando a lavorare ottobre 1968 (documentata dal libretto di lavoro)avendo appena 14 anni 4 mesi, subendo la dura realtà di di quell' anni,che dovevi lavorare anche senza essere regolarmente assunto,sono uscito nel 2011 con l'esodo,a oggi mi troverei senza lavoro e senza pensione, minimo per altri 5 anni,(62 anni) per non avere ulteriori penalizazioni ,e dovermi pagare di tasca 2 anni e mezzo di contributi per raggiungere 42 anni (+mesi) di versamenti.Mi aguro nel rispetto di tutti i lavoratori, che si trovano più o meno nelle mie stesse situazioni il governo se ne faccia carico.

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  2. E' una cosa che non dovevamo nemmeno scrivere talmente e' cosi' 'inequa di equita''.Ma come si fa' a emanare leggi cosi'fuori dalla realta'.Si emanano senza aver controllato quello che si deve emanare.....raffaele c. in riferimento ad anonimo jan 14, 2012 02.32 PM subito qui sopra.

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