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martedì 10 gennaio 2012

Dal sito dell'On. Damiano

CRISI: RISOLVERE I PROBLEMI RIMASTI APERTI SULLE PENSIONI

Prima di entrare nel vivo dei temi del mercato del lavoro, sarebbe opportuno risolvere i problemi che restano aperti sulle pensioni. Va avviata una riflessione sui risparmi complessivi ricavati dal sistema pensionistico: e’ significativo il richiamo di oggi di Massimo Mucchetti, sul Corriere della Sera, quando afferma che secondo i primi conteggi Inps la riforma Fornero, a regime gia’ nel 2018, comportera’ un risparmio pari all’1,4% del Pil. Bisogna chiarire se questo si somma ai risparmi delle riforme precedenti, quelle effettuate tra il 2004 e il 2011, che comportano anch’esse un analogo risparmio su base annua dal 2015 al 2050. Si tratta di una quantita’ enorme di risorse ricavate dallo Stato sociale che possono essere indirizzate in quota parte in due direzioni: la prima, per consentire ai lavoratori che si sono licenziati e che sono rimasti senza lavoro e senza pensione di poter accedere alla previdenza con le vecchie regole; la seconda, per finanziare ammortizzatori sociali adeguati a fronteggiare la crisi, senza dover mettere in discussione l’articolo 18.

6 commenti:

  1. Gentil.mo On Damiano,
    Insista su questa Sua linea, sicuramente, avrà tutto il nostro sostegno, però, penso che occorra pubblicizzare ulteriormente, questa drammatica situazione, che si è venuta a creare per tutti noi, sia ex postali che per altri lavoratori. Non capisco perché di questo aspetto tragico non se ne parla.
    Franco

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  2. 09.01.12 - IL SINDACATO CHIEDE UN INCONTRO IN AZIENDA SULLA QUESTIONE DEI LAVORATORI ESODATI

    Paolo FAIETA
    Responsabile R.I.
    Poste Italiane
    Viale Europa, 175
    00144 ROMA
    Oggetto: Ripercussioni sui dipendenti della nuova riforma del sistema pensionistico.
    Alla luce delle pesanti conseguenze che la riforma previdenziale in atto avrà nei confronti
    dei colleghi cessati/cessandi dal servizio per esodo incentivato con i precedenti requisiti
    pensionistici, le scriventi chiedono un urgente incontro per conoscere sia gli eventuali sviluppi in
    ordine alle valutazioni specifiche del Governo, sia come l’Azienda intenda intenda affrontare la nuova situazione determinatasi.
    Distinti saluti
    Roma 9.01.2012

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  3. Per conoscenza a tutti noi esodati poste:
    From: mp
    To: pd.comunicazione@camera.it
    Sent: Tuesday, January 03, 2012 2:25 PM
    Subject: classe 1952

    Buongiorno,
    sono nato nel 1952, a febbraio 2012 avrei maturato la pensione (età 60 contributi 38) differita di un anno.
    Sono ex dipendente Poste Italiane SpA, a giugno 2011, ho firmato l’esodo incentivato con i precedenti requisiti pensionistici.
    Dal 2013, con l’attuale DL Monti/Fornero, mi troverò senza stipendio né pensione e, ne siamo in tanti, tante famiglie chiedono un Vostro AIUTO!
    Per noi questo, è un periodo di assoluta disperazione.
    Dateci una speranza di un Vostro intervento presso il ministero preposto a voler e poter risolvere la drammatica situazione.
    Non solo, si pensa anche ad eventuali malattie, come pagare le medicine?
    Cordialmente,
    Mario Pace

    Risposta del 10 gennaio 2012

    Gentilissimo signor Mario,
    abbiamo presente il suo problema, identico a quello di tante altre persone che ci scrivono. Da oggi ricominciamo il lavoro normale alla Camera, presenteremo gli emendamenti per il decreto milleproroghe e chiederemo che si dia seguito agli ordini del giorno approvati in aula alla Camera, che impegnano il Governo a trovare idonea soluzione per tutti coloro che hanno sottoscritto accordi individuali di esodo, ante manovra salva Italia.
    cordiali saluti Luisa Gnecchi

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  4. speriamo sia vero!!!!!!!!!! perchè non oppenendo alcun veto al testo sulle pensioni, anche voi avete contribuito a distruggere il futuro dei pensionandi....e dei loro figli che in Poste potevano trovare l'unica possibilità di un lavoro a tempo indeterminato....
    che non siano solo parole!!!! basterebbe fare salve le vecchie quote per chi ha sottoscritto (o era in corsa di sottoscrizione) accordi di esodo.....

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  5. Anch'io Mario sono nelle tue stesse condizioni sono del settembre 1952 con 39 anni di lavoro. Sono uscita da pt il 31/12/11. Ho scritto all'On. L.Gnecchi e posso dire che e' l'unica che mi ha risposto, mi ha anche mandato dei file con gli incartamenti che discuteranno oggi dove c'e' proprio un trafiletto che ci menziona e mette in risalto la nostra situazione. Cristina

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  6. Ciao colleghi,anzi ex, ma pur sempre amici lavoratori, prendo atto che l'onorevole Gnecchi ha risposto con garbo e professionalita'al quesito degli esodati, anche io a dicembre ho parlato con Cesare Damiano, il quale mi aveva garantito che il problema era evidente e si impegnava a prendere iniziative per risolvere il grave e preoccupante problema degli esodati, da parte nostra penso sia importante organizzare, per dare supporto ai nostri politici di riferimento, qualche manifestazione nazionale. Siamo fiduciosi! Ciao a tutti Michele di Torino

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