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sabato 28 gennaio 2012

Il governo si impegna...


Milleproroghe: ora tocca al Senato. Ecco i nodi ancora da sciogliere
Gianfranco Polillo - Sottosegretario all'economia
ROMA – Dall’aumento delle sigarette per pagare le pensioni, alle liti con il fisco, che si potranno chiudere pagando entro fine marzo, passando per lo stop agli sfratti: sono molte le misure previste dal decreto legge Milleproroghe che ha incassato la fiducia alla Camera e che deve ancora passare all’esame del Senato. Ma la partita sui correttivi non si è chiusa a Montecitorio. Lo stesso sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, rispondendo in Aula, ha detto: “Il governo si impegna a continuare la discussione nelle aule del Senato attribuendo una sorta di priorità ai temi del decreto rimasti irrisolti alla Camera”.
Tra i nodi da sciogliere, il tema più caldo è certamente quello delle pensioni: il Pd chiede nuovi correttivi per estendere la platea degli “esodati” da salvare. In particolar modo c’è da sciogliere il nodo sulla salvaguardia previdenziale dei lavoratori esodati da società a totale partecipazione pubblica (come le Poste). Secondo la Cgil il dl non risolve il problema dei “lavoratori in esodo volontario o collettivo visto che potranno usufruire delle deroghe alle nuove norme sul pensionamento solo coloro che entro il 31 dicembre 2011 hanno risolto il rapporto di lavoro”. Così come restano esclusi dalle deroghe quei lavoratori che si trovano in “cassa integrazione straordinaria, coloro che hanno versato contributi volontari o che hanno riscattato gli anni di laurea”. Dal Pd chiedono “un approfondito monitoraggio della situazione, per capire quanti siano realmente i lavoratori che non potranno utilizzare le regole previdenziali ante-riforma”. (Leggi tutto)

8 commenti:

  1. C'è un mare di confusione. Da questo articolo di giornale emerge che resteranno fuori dalle deroghe " coloro che hanno versato contributi volontari !!!!!!!! CIOE' TUTTI. Se siamo usciti con esodo incentivato è chiaro che non avevamo maturato i requisiti pensionistici, e che la rimanenza sarebbe stata pagata con contributi volontari. E allora , cari ON. Deputati e On. relatori che cavolo di emendamento salva esodati è !!!!!!!!!

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    1. la proposta dice solo chi si e' licenziato lasciando il lavoro entro 31/12/2011 non parla di integrazione dei contributi i quali averranno appena si fa la domanda di pensione dopo saranno richiesti il residuo dei contributi hai fini di completare gli anni di servizio

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  2. Siamo stanchi di ELEMOSINARE ciò che è un nostro sacrosanto DIRITTO e per ilquale abbiamo pagato anni di sacrifici risollevando un'Azienda come la nostra dalla crisi in cui stava cadendo, e questo il nostro AD ma anche il Presidente lo affermano e riconoscono da sempre. Adesso sono loro a dover pensare un pò a noi,risollevando anche la nostra vita e non costringendoci all'elemosina.
    Basterebbero poche parole chiare a SALVARE TUTTI.I firmatari dell'esodo incentivato, quelli cioè che alla data del 31.12.2011 avevao preso un accordo volontario con Poste, rientrano (come sarebbe stato seil Governo non cambiava) nelle vecchie regole previdenziali.
    GRAZIE A CHI CAPIRA',siamo noi e le nostre famiglia che poi andremo a votare e ci ricorderemo di chi ci ha salvati. Siamo più di 50.000 persone !!!

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  3. il motivo di tutto è: tagliare il più possibile, non hanno pietà di niente e nessuno, si vede gente scavare da mangiare in mezzo all'immondizia, ma fanno finta di niente, su di noi guadambia sia l'azienda 35000 euro a testa sia il governo, allontanandoci dalla pensione ci tolgono almeno 20.000 euro per anno a testa, senza calcolare quanto dovrà tirare fuori chi non rientrerà nella sanatoria, circa settecento euro al mese per gli anni di contributi che bisognerà pagare per accedere alla pensione con la riforma monti, sinceramente mi sembra troppo, purtroppo pare che questo governo abbia carta bianca, per giunta anche da chi aveva il dovere di difendere l'operaio. saluti, antonio esodato pt 53

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  4. Abbiamo risollevato poste e telecomunicazione con Passera amministratore delegato,facendo enormi sacrifici, con attivi di bilancio pari ad un miliardi di euro di ricavi, e lo stesso Passera non ci considera più lasciandoci nella totale miseria. Esodato post 24 mesi.

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    1. Aggiungerei qualcos'altro ed esattamente che tutti i postali hanno collaborato proficuamnete all'attivo di Poste
      con il congelamento della propria liquidazione al 1998.
      Abbiamo perso almeno il 50%, non mi sembra poco.

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    2. Esodato 31 dicembre 201128 gennaio 2012 alle ore 22:19

      Non parliamo della liquidazione...... è stata la prima fregatura.... ancora non so quanto e quando mi spetta!!

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  5. Francamente iniziamo ad essere stanchi e stufi..! Di tutte una serie di interpetrazioni politiche su date decorenze ec.ec. Un parlamento che non riesce a scrive con chiarezza la fine e l'inizio di una regola, che può mandare sulla strada migliaia di famiglie fa veramente impressione.Basta..! Continuate a giocare sulla nostra pelle. Abbiate rispetto..!

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