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venerdì 27 gennaio 2012

In tante domande come questa, l'ansia di sapere...

Il giorno 27 gennaio 2012 09:44 XXXXXX XXXXXXX ha scritto:
Buongiorno! Sono un'esodata postale, ho lasciato il lavoro 17 mesi fa all'eta' di 55 anni e con 30 anni di contributi, mi sono abbracciata grossi sacrifici per poter dare un posto di lavoro a mio figlio. I miei 5 anni di sacrifici sono poi diventati 13 e 6 mesi, con la speranza di arrivarci ancora viva! Non le dico la frustrazione e la depressione che hanno seguito questa notizia! Ho saputo che il decreto milleproroghe mi avrebbe salvato, ma ora apprendo della barriera dei 24 mesi, e quindi oltre alla frustrazione ed alla depressione ora mi sento anche presa in giro ulteriormente: ma come si fa a mettere delle barriere di questo genere penalizzando e ridicolizzando ancora di più quelli come me che hanno subito più di tutti questa grandissima fregatura? Ci sono speranze che questo limite venga abolito? Come farò ad andare avanti per tanti anni ancora con lo stipendio di mio marito che sembrava un'entrata sicura,  (mio marito è dipendente comunale) ma oggi non lo è più perché l'Ente che dà lavoro a mio marito è in grosse difficoltà e rischiamo di dover vivere con 800 euro al mese? La prego mi dia notizie, questo tira e molla davvero mi sta gettando nella più cupa disperazione! Grazie!
Possiamo pubblicarla?
La pubblichi pure, omettendo il mio indirizzo di posta, per favore! Io ero in una botte di ferro, ho dato allo stato il mio stipendio da direttrice, la possibilità di arrivare all'ultimo scalino della mia carriera, metà dello stipendio di mio figlio che è ancora part-time a 15 giorni, una bella fetta del TFR che è stato misero perché ero giovane, pur avendo lavorato 30 anni, ed ora rischio davvero di finire sul lastrico data la situazione lavorativa di mio figlio. Celentano è stato pagato 750.000 euro per una serata, con la mia misera pensione ci camperei 750 mesi, se me la dessero fra tre anni anziché tra 10 anni e 6 mesi! Mi puo' fare la cortesia di tenermi aggiornata? Grazie!
Ci giungono molte le richieste di risposta personale. Per serietà e correttezza non diamo risposte. Non ne abbiamo la competenza e le capacità. Potete rivogervi ad un Ente di Patronato che vi assisterà gratuitamente, risponderà al vostro caso singolo con grande professionalità e vi seguirà anche nell'iter burocratico.
L'unica informazione di cui siamo capaci è solo quella che pubblichiamo, a disposizione di tutti, su questo sito.

3 commenti:

  1. sono veramente indignato con gli ex colleghi che continuano a fare una cosa personale del problema di tutti, finiamola, fanno bene a non darvi risposte! anch'io, per esempio, ho la moglie paralizzata, da tre anni, e mi sono dovuto dimettere, ma non sto rompendo, col caso personale, lasciate lavorare nel complessivo, che ci da più forza, speriamo che vi entri in testa o ci vuole il martello? saluti antonio es pt 53

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    1. Evidentemente non hai seguito i contenuti dei vari blog e i diversi forum che molti colleghi stanno portando avanti.
      Te ne saresti sicuramente accorto che quasi tutti noi stiamo portando avanti una pressione per TUTTI.

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    2. Purtroppo è vero che nel dramma subentra l'egoismo, sfido chiunque dei colleghi salvati a negare la propria soddisfazione di rientrare nella modifica Milleproroghe!!

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