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venerdì 6 gennaio 2012

Lacrime e dignità

Carx Xxxxxxx
Scrivo con le lacrime agli occhi e con un nodo alla gola.
Sono nata nel 1953 e ho iniziato a lavorare non ancora diciassettenne (nella mia famiglia il lavoro è sempre stato considerato sacro) e in virtù di questo principio ho accettato qualsiasi tipo di lavoro: da apprendista commessa a quadro. Nel contempo ho proseguito negli studi fino all’iscrizione all’università che non ho potuto terminare, ma non solo : per tenermi aggiornata ho seguito corsi di formazione di lingue e informatica pagando ovviamente tasse scolastiche e contributi. Ma essere studenti-lavoratori una volta non era un punto di merito? Oggi appare una colpa !!!
Ho lavorato fino al 31/12/2010 con 38 anni e ½ di contributi in una grande azienda italiana che mi ha proposto l’uscita anticipata dal lavoro per fare spazio ai giovani.
Ho cresciuto una figlia da sola, tirandola su con gli stessi miei principi e nonostante abbia tanta voglia di fare, parli correntemente 5 lingue (ho rinunciato alle mie vacanze per mandarla all’estero a studiare già da piccola) e abbia praticato anche lei ogni forma di lavoro (stage, servizio civile,etc.) in italia (volutamente in minuscolo) non trova un lavoro che non sia in nero.
Ho accettato di lasciare il lavoro, anche per questi nostri poveri figli depressi e senza futuro,contando di tirare la cinghia per 19 mesi con il TFR rimasto (ho chiesto l’anticipo per l’acquisto della prima casa) e arrivare così all’agognata pensione di anzianità. Ora non ho uno stipendio ne tantomeno la possibilità di trovare un lavoro a 59 anni, ho invece da pagare i contributi volontari per arrivare ai 40 (?) anni e un mutuo per altri 15 anni e non avrei diritto alla pensione?

Ditemi, cosa farò?
C’è il caso di una signora che ha lavorato sempre in nero e ora si è vista accordata la pensione sociale.
Devo credere che noi cittadini onesti abbiamo sbagliato tutto in un paese dove girano mazzette miliardarie, lavoro sommerso, corruzione e privilegi.
Se devono eliminarmi fisicamente si ricordino questi esimi signori, che sono donatrice di sangue e iscritta all’Associazione Italiana Donatori Organi, così almeno la mia fine sarà stata utile a qualcuno che ne ha veramente bisogno!!!

7 commenti:

  1. Coraggio, non scoraggiamoci, finchè c'è vita c'è speranza, cerchiamo di usare tutti i canali possibili. Questa è la @ che io ho inviato alla redazione di Che tempochefa in vista dell'intervista al premier Monti prevista per domenica prossima. Dobbiamo tentarle tutte!!!!!
    In bocca al lupo....

    Caro Fabio,
    Sono un’ affezionata telespettatrice del Tuo programma e avendo avuto notizia che giorno 8 gennaio sarà Tuo ospite il Premier prof. Monti, cui sicuramente formulerai domande riguardanti la recente manovra Salva-Italia, Ti voglio rappresentare qualche effetto di tale manovra che ha gravemente colpito me e numerosi altri ex dipendenti di Poste Italiane cosiddetti “esodati”.
    Siamo, in pratica, circa 7000 persone che, ormai vicine alla pensione, si sono lasciate convincere dall’azienda a dimettersi dal lavoro in cambio o di un sostegno al reddito fino alla maturazione dei requisiti pensionistici, o dell’assunzione in servizio di un figlio con contratto di lavoro Part Time.
    Naturalmente chi ha accettato, e io tra questi, l’ha fatto con l’aspettativa di un’attesa di 2/3 anni per il raggiungimento della pensione.
    La manovra Salva-Italia, introducendo l’ormai famoso scalone (con l’effetto di fare sparire le pensioni di anzianità e quelle di vecchiaia per le donne previste al 60° anno) ha vanificato tali aspettative lasciando tutti noi privi di qualsiasi reddito per 3, 4,5,6,7 anni più di quelli previsti.
    Solo a titolo di esempio, Ti descrivo il mio caso.
    Sono una donna di 59 anni (da compiere il prossimo febbraio), sono uscita da Poste a fine dicembre dello scorso anno stanca di una vita di pendolarismo e per dare un’opportunità di lavoro a mia figlia, con la certezza di poter fruire della mia pensione a partire dal 2014, 60° anno + finestra mobile di un altro anno. Dal 1 gennaio del 2011 sono, quindi, priva di qualsiasi reddito e, stante la manovra, lo dovrò restare fino al 2020 ( 66 anni + aspettativa di vita) e ciò nonostante i miei 37 anni e 7 mesi di lavoro, di contributi versati e di tasse sempre e puntualmente pagate.
    Ora vorrei che Tu chiedessi al prof.Monti, che nella conferenza di fine anno ha assicurato che si stavano cercando correttivi alla grave situazione in cui, nostro malgrado, ci siamo venuti a trovare noi Esodati, se il Governo è in grado di mantenere le promesse fatte o se devono essere salvaguardati solo i patti con i disonesti.
    Ti ringrazio e ti saluto cordialmente pregandoTi di far sentire la voce di chi non ha voce, Tu che ne hai l’occasione.

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  2. che amarezza!!!!!!!!!!!!!! il bello è che la "signora" nn risponde!!!!!!!! nè a noi, nè lo ha fatto con i sindacati o con i partiti che ci davano voce!!!!!!!!!!! questa è dittatura! e alla dittatura purtroppo segue la rivolta....non si vengano a lamentare quando la rabbia salirà! abbiamo chiesto a gran voce e nessuno ci ha risposto.....

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  3. L'uomo è fondamentalmente innocente, sono le circostanze che lo inducono alla violenza.

    Ci dicono che dobbiamo fare sacrifici per domani per i nostri figli.
    Non è vero!
    Ovvero, i sacrifici li faremo ma, le statistiche dicono che noi italiani siamo sempre di meno e gli stranieri sempre di più.
    Quindi, noi ci sacrifichiamo, si lotta per i dirittti e, loro raccoglieranno.
    Ora mi diranno anche che sono razzista.
    mario 1952

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  4. Non debordiamo, per favore!
    La questione non è se sia giusto o no fare sacrifici.
    Sappiamo tutti che la manovra sulle pensioni non era necesaria adesso e che è andata ad aumentare le disparità di trattamento.
    In più ha messo migliaia di lavoratori e le relative famiglie in condizioni inaccettabili: SENZA LAVORO E SENZA PENSIONE sapendo di intervenire in modo drastico.
    La modifica delle norme pensionistiche ha fatto saltare l'equilibrio di un accordo trovato tra lavoratore e Poste per un esodo anticipato.
    Questo e solo questo è l'argomento per cui seguiamo questo blog. Mi chiedo perché non censurino interventi come quello di Mario 1952.

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  5. Antonietta, ho espresso il mio pensiero, l'ho espresso perchè costretto dalle circostanze in cui mi trovo: senza lavoro, senza pensione, ma profondamente addolorato e molto pacifico.
    mario 1952

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  6. mario 1952 ti capisco..... l'equita' e' quella della Casta con annessi e connessi.DOPO UNA VITA DI LAVORO DOBBIAMO SENTIRCI UMILIATI PERCHE' ALTRI LAVORANO E A NOI CI HANNO ELIMINATI.Sapessi che male mi fa vedere gente della nostra eta' che lavora e noi per liberare il 'campo' siamo passati dalla parte del torto, PER LORO SIAMO APROFITTATORI.Beffa, neanche pensione.Sembra uno scherzo malvagio.Non e' equita' e' ingiustizia .raffaele c.

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  7. Secondo me qualcuno ci deve coordinare per far sentire la nostra voce. Siamo in tanti 5000/7000 ma paradossalmente si fanno più sentire i dipendenti licenziati dei wagon lits che al confronto sono pochi. Da parte mia ho inviato 1400 email a giornali, giornalisti, deputati, senatori. Dobbiamo farci sentire altrimenti finiamo nel dimenticatoio.......

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