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venerdì 20 gennaio 2012

Milleproroghe, il Governo non ha sciolto la riserva sulle modifiche alle pensioni di Nicoletta Cottone - 18 gennaio 2012
È stato approvato un primo pacchetto di emendamenti al dl milleproroghe, nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali di Montecitorio. Il decreto approderà in aula lunedì 23 gennaio. I lavori, iniziati questa mattina, sono proseguiti a rilento in attesa che venga sciolto il nodo sulla copertura delle proposte di modifica sulle pensioni (esodati e lavoratori precoci). Il Governo non ha ancora sciolto le riserve sulle coperture alle modifiche sulle pensioni (lavoratori "esodati" e "precoci"): si attende il responso sulle coperture della Ragioneria generale dello Stato. Intanto proseguono le proteste per l'ennesima sanatoria per i manifesti elettorali abusivi. (Leggi)

 

PENSIONI: CODURELLI (PD), CORREGGERE E’ INDISPENSABILE Giovedì 19 Gennaio 2012 - ore 16:01

(AGENPARL) - Roma, 19 gen - "Per alcune modifiche da apportare alla riforma delle pensioni il governo aveva preso impegni precisi in aula durante l’approvazione della Manovra e non solo, in particolare per i precoci e senza lavoro. Per questo oggi risulta incomprensibile e assurda la rigidità che appone la Ministro Fornero, non volendo riconoscere, che dopo 41/42 anni di lavoro operaie e operai, non abbiano perso giorni di cassa integrazione, di mobilità, di malattia e se donna non abbia usufruito di maternità facoltativa, o di assenza per la cura dei figli? Allora è proprio vero che fare figli, in Italia già pochi, è una colpa e con questa posizione ancora una volta il nostro paese avrà un primato, ma un primato negativo: chi fa figli deve essere penalizzato e che si arrangi, alla faccia della politica lungimirante e di giustizia sociale!". Lo dichiara in una nota Lucia Codurelli, deputata Pd. "La ministra che ha anche la delega alle pari opportunità, ben sa quanto divario esista ancora oggi visto lo scandaloso numero delle donne italiane che abbandonano " volontariamente" il lavoro a seguito della nascita di un figlio. I dati ufficiali sono inequivocabili: nel 2009 le dimissioni per maternità erano state 17.878, nel 2010 sono arrivate a 19.017. Per questo abbiamo bisogno di tutto all'infuori di aumentare questo divario. In questi anni di crisi drammatica circa 36.895 donne hanno abbandonato il lavoro una volta diventate madri e ufficialmente per carenze dei servizi all'infanzia o per il loro costo elevato. Allora perché penalizzare anche chi ha resistito in questa situazione difficile, non riconoscendo nel contempo, quanto sancito in leggi importanti come la legge 53 del 2000. Ci aspettiamo un atto di coraggio e onestà verso chi non fa le barricate, ma da sempre si fa carico del doppio lavoro nel nostro paese e dallo stato gode un grosso credito".
(Leggi AGENPARL di giovedì 19-01-2012 - ore 16:01)

2 commenti:

  1. Stiamo scherzando? Il Governo non ha sciolto le riserve per gli esodati? Devono vedere se c'è copertura? I soldi si trovano basta tagliare tutto quello che è superfluo: i loro stipendi atteso che già prendono altri soldi dai loro lavori precedenti Brunetta... Gelmini...Monti Fornero... Passera e chi ne ha più ne metta

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  2. No comment!!!! Via aspettiamo alle URNE!!!!!

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