Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

mercoledì 25 gennaio 2012

Nuova versione

Via libera delle Commissioni al decreto MilleprorogheRoma, 25-01-2012

Via libera delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio al decreto legge Milleproroghe. Due le novità principali introdotte: l'aumento delle sigarette e la marcia indietro sul condono per i cartelloni politici abusivi.
Cambia nel decreto Milleproroghe la norma che riguarda i lavoratori esodati, quelli cioè che avevano accettato di lasciare l'azienda in crisi pensando di poter andare in pensione entro pochi mesi, mentre la riforma previdenziale li lascia ora senza pensione e senza lavoro.
La nuova versione del Milleproroghe restringe la platea di coloro a cui verranno accordate le vecchie regole previdenziali.
Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera la scorsa settimana avevano approvato un emendamento secondo cui avrebbero beneficiato delle vecchie regole i lavoratori che avevano sottoscritto un accordo per uscire dall'azienda prima del varo del decreto, cioè il 4 dicembre scorso, anche se poi si sono dimessi successivamente o stanno per dimettersi.
La nuova versione prevede invece che potranno ricorrere alle vecchie norme previdenziali solo i lavoratori effettivamente usciti dalle proprie aziende entro il 31 dicembre scorso. Il capogruppo del Pd in commissione Bilancio, Paolo Baretta, ha espresso insoddisfazione, auspicando che il Senato ripristini la versione originale.
La copertura prevede un aumento delle accise su sigarette e tabacchi. Dovrà essere i Monopoli dello Stato a stabilire di quanto aumenteranno le 'bionde'; l'importante è che siano "assicurate maggiori entrate in misura non inferiore a 15 milioni di euro per l'anno 2013 e 140 milioni annui a decorrere dal 2014". (Leggi)

4 commenti:

  1. E' assolutamente vergognoso il metodo che utilizzano gli onorevoli quando trattano i problemi degli italiani: cambiano versione in continuazione, facendo balenare speranze e illusioni per poi farle crollare il giorno dopo.C'era un emendamento votato dalla maggioranza su ralazione dell'on.Damiano che salvava molti lavoratori, ora si affossano tutti gli altri con la versione che prevede che devi essere licenziato entro il 31 dicembre 2011. Però tutti abbiamo firmato prima del fatidico 4 dicembre, quindi l'interpretazione dell'on. Baretta è giusta va tenuta in considerazione la firma apposta per l'uscita dall'azienda, che ovviamente è stata fatta molto prima del nefasto decreto sulle pensioni. Miauguro che in Senato ci possa essere l'aggiustamento, è l'ultima speranza che ci rimane oppure l'illusione. michele

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si hai perfettamente ragione bisogna spingere tutti insieme bombardando di mail gli onorevoli perchè tengano conto della data di firma e non la cessazione del 31/12/2011 perchè è con quella blindatura che in sostanza abbiamo risolto il rapporto di lavoro facciamo un ultimo rusch per farci sentire

      Elimina
    2. Io non ce la faccio più, sono troppo stanco, avvilito, depresso

      Elimina
  2. innanzitutto spiace, che insabbiate i commenti di noi disperati esodati, nel mio caso, ne avete pubblicato diversi, poi spariti, invece altri non sono mai stati pubblicati, certamente avete discrezionalità in merito e quindi fate come volete, comunque la nostra protesta rimane, verso quelli della politica, che non si fanno toccare il piatto ben colmo, vedi indennità, e non si impegnano per il nostro piattino, ancorchè misero, richia di rimanere vuoto. stiamo assistendo a una vergognosa prassi, di controsensi e smentite, vedremo se alla fine si risolverà, il problema. in merito alla sfiducia è uscito oggi la nota eurispes che fotografa in pieno i tempi brutti che attraversiamo. saluti, antonio esodato pt 53

    RispondiElimina