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sabato 14 gennaio 2012

CGIL - CISL e UGL su esodati


POSTE. SLC CGIL: con mille proroghe si applichino vecchie regole a pensione lavoratori in esodo
(AGENPARL) - Roma, 13 gen - “La segreteria nazionale Slc Cgil è impegnata a tutti i livelli affinchè, nel decreto Milleproroghe, vengano trovate le soluzioni atte ad applicare le vecchie regole ai lavoratori che hanno sottoscritto al 31 dicembre accordi individuali per la fuoriuscita dalla propria azienda – così dichiara in una nota Barbara Apuzzo, segretaria nazionale Slc Cgil.
«Sono migliaia le lavoratrici e i lavoratori (5000 solo dentro Poste Italiane) che per effetto delle modifiche apportate dal cosiddetto decreto Salva Italia, hanno un buco di 3-5 anni senza stipendio né pensione – prosegue la sindacalista. Da giorni sono in corso presidi anche davanti alle prefetture delle principali città italiane, per ricordare la drammatica condizione di questi lavoratori».


Impegno di Slp alla soluzione dei dipendenti "esodati"

A fronte della recente manovra del Governo, Slp Cisl si è messa in moto per risolvere la grave situazione in cui si vengono ora a trovarsi tutti quei lavoratori che avevano precedentemente aderito ad una procedura di dimissioni dal servizio.
In questi giorni l’Slp Cisl ha profuso il massimo sforzo per attivare tutte le possibili sinergie e pressioni affinché, dopo la definitiva approvazione del decreto "Salva Italia", in sede di approvazione del mille proroghe, la questione relativa ai colleghi "esodati" possa trovare un’idonea soluzione.
A tal proposito è stata interessata sia la Confederazione che i Partiti Politici, rappresentando la pesantezza del problema che coinvolge migliaia di colleghi di Poste Italiane che, avendo aderito volontariamente ad una procedura di dimissioni dal servizio, si trovano oggi coinvolti dalla manovra del Governo.
Le interlocuzioni avute hanno fatto registrare attenzione e sensibilità sulla questione rappresentata e, pertanto, ora si attende che il Parlamento, attraverso gli opportuni interventi effettuati, possa prendere atto della situazione in cui versano non solo i colleghi di Poste Italiane, ma anche lavoratori di altri settori. Contemporaneamente l’Slp sta pressando l’Azienda Poste affinché, in attesa degli auspicati interventi da parte del Governo e del Parlamento, si renda comunque disponibile a trovare soluzioni interne adeguate, da verificare in un apposito incontro a valle della definitiva approvazione Parlamentare. (da NEWSLETTER SLP CISL - ANNO V - N. 01 del 13 GENNAIO 2012)

UGL: Dalle liberalizzazioni alle pensioni
il tormentone poste italiane. 13-01-2012

8 commenti:

  1. La CGIL, poi Cisl (e si spera le altre organizzaoni) hanno trasmesso direttive agli organi periferici di adoperarsi affinchè sia portato davanti all'opinione pubblica il problema degli 'esodati' postali, già attuati presidi in alcune città (in Alessandria la cgil dopo comunicato stampa si sta adoperando per questo). Il PD tramite il suo segretario Bersani ha dichiarato oggi che il problema è prioritario e presentata ieri a Monti la situazione degli 'esodati' e che sono stati presentati emendamenti al milleproroghe.
    Speriamo tutti di uscire al più presto da questo tunnel...
    cesare

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  2. Siamo da un mese e mezzo in un tormento interno che ci sta rovinando l'esistenza,i rapporti in famiglia e fuori,chini sulla tastiera a scambiare le nostre emozioni,paure,perplessita' siamo fuori completamente dal mondo che ci circonda uno stato d'animo che da sotto le suole non si alza.Aspettiamo solo una parola anzi tre :tutto a posto.............raffaele c.

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  3. Speriamo che tutti i sindacati,Facciano qualcosa di positivo per
    tutti gli esodati.Dobbiamo salvare tutti, non solo quelli che raggiungono i requisiti pensionistici con le vecchie regole nel
    2012,2013, ma tutti quelli che hanno firmato l'esodo.
    Emanuele 53 Taranto Esodato postale

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    1. Emanuele, sei mai stato a lavorare presso poste in matera?
      mario 1952

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  4. parole che si aggiungono ad altre parole,
    i fatti concreti li stanno facendo i sindacalisti dei tassisti che sono stati già chiamati da Monti pare per il 17
    per la riforma delle penzioni, che è stata una vera mazzata, i 3 sindacati principali hanno indetto solo uno scioperino di 3 ore senza neanche una manifestazione,
    e noi speriamo che le loro chiacchiere produrranno un beneficio per noi? io credo proprio di no.

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  5. Tutti devono essere salvati perche' Poste ha tirato fuori i soldi quindi sapeva che rischio correva doveva solo coprirci meglio sull'argomento saltato fuori a dicembre.Tutti devono salvarsi. raffaele c.

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  6. Sono andata in mobilità al 1 aprile 2012 con accordo collettivo del 4 dicembre 2011 - al 31 marzo 2012 avevo conseguito 38 anni di contributi - con la riforma fornero a fine mobilità (luglio 2015) dovrei pagare due mesi di contributi volontari per la pensione - la miA DOMANDA è: Posso andare in pensione al 1° luglio 2015 con la vecchia riforma? Se si devo inviare domanda già adesso
    Grazie.
    alba

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    1. A breve dovebbe essere pubblicato sulla GU il decreto dei 10.130.
      A testo pubblicato puà chiedere la competente consulenza del Patronato di sua fiducia.

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