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venerdì 27 gennaio 2012

Riformulazione insufficiente

Milleproroghe, arriva la fiducia
dalla Camera arrivano 469 sì

(...)
PENSIONI - Il decreto ha avuto un iter accidentato. Durante l'esame nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio è stata introdotta una norma a tutela dei pensionandi «esodati» e «precoci». I primi sono i lavoratori che, accettando incentivi economici dall'azienda, si sono licenziati con la prospettiva di maturare il diritto alla pensione in tempi brevi in base ai requisiti anagrafici e contributivi precedenti alla riforma voluta dal ministro del Welfare, Elsa Fornero. I secondi sono coloro che hanno iniziato a lavorare molto presto, anche prima di 18 anni. Inizialmente i soldi necessari erano stati reperiti in un incremento delle aliquote per gli autonomi, ma la stessa Fornero non era d'accordo, così come il Pdl. Dopo un ritorno in Commissione del testo già approvato dall'Aula per una riflessione, la modifica della copertura era stata trovata nell'aumento delle sigarette.
RIFORMULAZIONE - La riformulazione della norma però non ha soddisfatto molti gruppi perché è stata introdotta una modifica che incide sulla platea dei beneficiari e non è stata risolta interamente la questione dei pensionandi delle Poste, ma il problema è stato rinviato all'esame del Senato. Così come sarà probabilmente cambiato o tolto a Palazzo Madama lo stanziamento per i profughi italiani dalla Libia inserito in Commissione nonostante il parere contrario del Governo per problemi di copertura. Da questo la probabilità che il decreto subisca ulteriori modifiche e di conseguenza a Montecitorio per la terza lettura
COSA CAMBIA PER I PENSIONANDI - Per quel che riguarda gli «esodati», se il licenziamento sulla base di «elementi certi ed oggettivi» si è verificato prima del 31 dicembre 2011 viene riconosciuto l'accesso alla pensione in base al vecchio regime. Il lavoratore deve però anche aver maturato i requisiti che, «in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato il conseguimento del trattamento medesimo entro un periodo non superiore a 24 mesi» dall'entrata in vigore del nuovo regime pensionistico.
COPERTURA - La copertura ammonta a 240 milioni di euro per il 2013, a 630 milioni per il 2014, a 1,04 miliardi per il 2015, a 1,220 miliardi per il 2016, a 1,030 miliardi per il 2017, a 610 milioni di euro per il 2018 e a 300 milioni per il 2019.
I PRECOCI - Quanto ai lavoratori «precoci», il decreto elimina le penalizzazioni previste dalla riforma Fornero nei confronti dei dipendenti che raggiungono i nuovi requisiti contributivi ma intendono ritirarsi dal lavoro prima di aver compiuto 62 anni di età. I lavoratori dovranno però aver maturato il necessario requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017 «includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l'assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni». La copertura delle maggiori spese pensionistiche viene assicurata da un aumento delle accise sui tabacchi che verrà stabilito dai Monopoli di Stato... (Leggi tutto)

3 commenti:

  1. Il lavoratore deve anche aver maturato i requisiti che, "in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato il conseguimento del trattamento medesimo entro un periodo non superiore a 24 mesi" dall'entrata in vigore del nuovo regime pensionistico.
    Ma che significa???

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  2. non riesco a capire il significato di quell'antecedente al 31/12/2011 se sara' cosi molti lavoratori poste che pur avendo i requisiti non entrano perche' hanno lavorato fino al 31/12/2011.
    Cio' nonostante lo abbiamo scritto sui vari blog fino alla noia..

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  3. carissimi onorevoli e senatori sono un esodato poste il quale si e' pentito amaramente di averlo fatto anche se sono stato costretto per motivi di salute in quanto per andare al lavoro dovevo percorrere 40 km con il mio mezzo ed arrivare entro le ore 6,00 , quanto ho firmato l'accordo con le poste non si sapeva niente di questo terremoto , anche perche', da quel che mi ricordo
    tutte le riforme che hanno interessato le pensioni , hanno salvaguardato quelli che erano prossimi alla pensione come il mio caso che entro giugno 2012 maturavo il diritto quota 96 adesso
    nonostante sembra apparire un po' di luce con il milleproroghe tutto diventa buio con quella maledetta parola antecedente 31/12/2011 ed io ho finito proprio il 31/12/2011 .. vi sembra giusto prendere in giro le persone che hanno piu' di 60 anni ed hanno dato la vita per questo paese , se le cose si sapevano prima nessuno di noi avrebbe accettato l'esodo, anche a morire sul posto di lavoro , almeno avremmo garantito un pezzo di pane alla nostra famiglia ..sono quasi 2 mesi che non ci fate piu' dormire vi rendete conto , come se la colpa di tutto questo fosse nostra.. comunque io sono un credente e credo in Dio.....

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