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lunedì 16 gennaio 2012

Milleproroghe

Un articolo de Il Messaggero 16-01-2012 - pag. 10
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Pensioni
La riforma deve essere corretta
Pubblicato il
sul blog di Cesare Damiano




Milleproroghe
Gli emendamenti devono essere presentati entro le ore 15:00 di oggi
16-01-2012

5 commenti:

  1. Se non vorranno apportare alcuna modifica al Dl Monti/Fornero e precisamente al comma 14 art 24, significando che gli esodati devono essere ritenuti come lavoratori collocati in mobilità lunga ai sensi dell'articolo 7, commi 6 e 7, della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni e integrazioni, per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 2011; c) ai lavoratori che, alla data del 2011, sono titolari di prestazione straordinaria ecc. ecc., sarà una buffonata aprire i Tg dichiarando tragedia annunciata se qualcuno, esodato di poste, si fa male.

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  2. Ma i politici del PD non sono informati che gli esodati da salvare non sono solo quelli che raggiungono i requisiti nel 2012,2013 ci sono anche esodati che raggiungono i requisiti pensionistici con le vecchie regole nel 2014,2015 ecc. ecc. che facciamo li lasciamo morire di fame con le loro famiglie per anni.
    Emanuele 52 Taranto Esodato postale

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    1. HAI RAGIONE EMANUELE 52,GLI ESODATI TUTTI DEVONO ESSERE ASSIMILATI AI LAVORATORI COLLOCATI IN MOBILITA'LUNGA
      DAMIANO 52 MASSAFRA,MA VIVO A LODI

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  3. Si può sapere se l'emendamento relativo agli esodi incentivati, migliaia e migliaia di persone e quindi famiglie tra qualche anno senza stipendio e senza pensione, è stato inserito nel milleproroghe e se è quello preparato e fatto approvare bipartisan da Damiano?

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  4. Art. 6.

    Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

    2-bis. Per i lavoratori che abbiano già risolto il rapporto di lavoro in ragione di accordi individuali o collettivi di incentivo all'esodo stipulati anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 22 dicembre 2011, n. 214 o in ragione di crisi, fallimento o riorganizzazione aziendale nonché secondo una casistica definita con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentite le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, l’entrata in vigore della nuova disciplina in materia di requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici di cui all’articolo 24 del citato decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 è differita al 31 dicembre 2012. All’onere di cui al presente comma si provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 24, comma 15, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 . convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 22 dicembre 2011, n. 214”

    Conseguentemente, alla rubrica, dopo le parole “in materia di lavoro” aggiungere “e di previdenza”.



    DAMIANO, MOFFA, FOTI Antonino, POLI, GNECCHI, BELLANOVA, BARETTA,

    BERRETTA, BOBBA, BOCCUZZI, CODURELLI, GATTI, MADIA, MATTESINI, MIGLIOLI,

    MOSCA, RAMPI, SANTAGATA, SCHIRRU, FRONER, LOVELLI, MOTTA, PIZZETTI



    L’emendamento individua una fattispecie non solo analogicamente riconducibile a quelle richiamate dal comma 14 dell’articolo 24, del decreto legge 201/11, ma finanche in esse ricompresa nella sostanza, anche se non nella forma. L’emendamento, nel colmare questa lacuna, risponde ad evidenti motivi di equità e di correttezza nei rapporti fra datore di lavoro e lavoratore che hanno sottoscritto un’intesa sulla base di un quadro legislativo che, oggi modificato, rischierebbe di sottrarre all’interessato qualunque fonte di reddito anche per sei anni consecutivi. L’emendamento si rifà all’ordine del giorno unitario 9/4829-A/163:

    ………..impegna il Governo
    a valutare l'opportunità di un'integrazione della disciplina delle deroghe per l'applicazione del nuovo sistema pensionistico che tenga conto della particolare condizione di quei lavoratori di cui in premessa che, pur con un'età anagrafica prossima ai previgenti limiti per l'accesso alla pensione, rischiano di trovarsi senza stipendio, senza ammortizzatori sociali e con la prospettiva di dover attendere ancora molti anni per poter accedere alla pensione.
    9/4829-A/163. Gnecchi, Damiano, Moffa, Antonino Foti, Poli, Bellanova, Pizzetti, Pollastrini, Boccuzzi, De Pasquale.
    mario 1952

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