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sabato 7 gennaio 2012

Una cartolina

«Vi scrivo per dare la mia adesione a qualsiasi iniziativa che possa condurre Poste s.p.a. o il Governo a rivedere ciò che ha messo in atto»

Facciamoci sentire anche nel modo più tradizionale.

Stampiamo su un cartoncino questa immagine 10,5x15 (anche per i colleghi che non usano internet) e facciamone la nostra cartolina. 
Spediamola con la nostra storia o il nostro messaggio a chi vogliamo.
La fantasia non ci manca.
L'importante è che, in tutti i modi, se ne parli.

Per esempio...
«Sono il marito di una ex dipendente postale che ha lasciato il posto alla
figlia laureata a pieni voti che non trovava lavoro.
Io ho perso il posto di lavoro perchè l'azienda è fallita.
Per tre quattro anni con il TFR di mia moglie e qualche risparmio pensavamo, facendo sacrifici, di arrivare alla pensione.
Col Decreto "Salva Italia", fra tre anni, da disagiati diventeremo indigenti.
Le decisioni del governo di allungare l'età pensionabile possono essere accettate per chi lavora, ma per noi dov'è il lavoro?»

4 commenti:

  1. Cronaca Italia
    Matera: slitta la pensione, operaio tenta il suicidio
    MATERA – Esasperato dal pensiero che, in seguito alla riforma previdenziale, non sarebbe potuto andare in pensione nei tempi precedentemente previsti, a Policoro (Matera) un operaio edile di 58 anni ha tentato il suicidio sparandosi un colpo di pistola all'addome: secondo quanto si e' appreso, l'uomo e' in condizioni molto gravi.
    Quando sono tornati a casa, i parenti hanno trovato l'uomo esanime e hanno chiamato il 118: sul posto sono giunti anche gli agenti della Polizia e della Polizia municipale. I sanitari hanno effettuato i primi tentativi di rianimazione e poi hanno trasportato l'uomo nell'ospedale della città jonica, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
    Negli ultimi tempi l'operaio si era più volte lamentato dell'impossibilità di ottenere la pensione ed era caduto in uno stato depressivo.
    7 gennaio 2012 | 20:58

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  2. Per la cartolina non sono d'accordo...
    E' ridicolo.
    Noi siamo una cosa seria.
    Direi drammatica.
    Meglio una lettera aperta all'Amministratore Delegato.
    Noi, siamo figli di Poste Italiane, non devono abbandonarci, abbiamo dato tanto per il risanamento del vecchio carrozzone Poste(notte e giorno) e senza tanti compensi.
    Perchè, ora abbandonarci?
    Cos'è ma, soprattutto dov'è il Sindacato?
    Non lo sento, o forse, non esiste più?
    mario 1952

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  3. anch'io non sono d'accordo con quel tipo di cartolina. Dobbiamo scrivere una frase d'effetto che sia uguale per tutti - siamo postali - dobbiamo scrivere delle cartoline illustrate da ogni parte d'Italia cosi' vedranno quanti siamo!!!!!!!

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  4. A me invece piace l'idea che, oltre al destinatario, anche il collega che se la troverà tra le mani per lavorarla possa essere interessato aal mia storia e che non stiamo solo in un angolo a leccarci le ferite, magari con la coda tra le gambe. Servirà da riferimento anche per lui quando, spero, il Sindacato gliene parlerà.
    Il segreto epistolare viene violato? Ne sarei contento!

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