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lunedì 20 febbraio 2012

Persistono iniquità


 PENSIONI/ Milleproroghe. Moffa: per esodati, precoci e usurati ora speriamo nella Fornero
lunedì 20 febbraio 2012

DECRETO MILLEPROROGHE E PENSIONI. IL PUNTO PRIMA DEL VOTO FINALE DELLA CAMERA Dall’entusiasmo allo scoramento, il tragitto è stato breve. Tanto quanto l’iter della riforma pensionistica. Varata per decreto ed emendata per decreto, può dirsi giunta al termine; anche il Milleproroghe si appresta alla definitiva conversione in legge, questioni di giorni. Nei precedenti, invece, i ritocchi si avvicendavano, mentre in buona parte del Parlamento cresceva il dubbio che, forse, il provvedimento era gravato da una serie di errori di base che non sarebbe stato possibile correggere con semplici emendamenti. Troppo tardi. «Al Senato le correzioni sono state decisamente limitate. Purtroppo, era prevedibile. Sta di fatto che, adesso, restano aperte una serie di gravi questioni», afferma, raggiunto da ilSussidiario.net Silvano Moffa, presidente della commissione Lavoro della Camera.
On. Silvano Moffa - PDL

Tra le criticità irrisolte, come è noto, vi è, anzitutto, quella relativa a numerosi esodati (leggi l'intervista a Walter Passerini). «In materia, andranno fatte ulteriori riflessioni. Persistono, infatti, delle iniquità che devono essere necessariamente corrette, dato il danno considerevole per le persone che ne sono oggetto». Di certo, non vi sarà modo di farlo nel corso della terza lettura. «Sarà l’ultima. Si è deciso di porre la fiducia per accelerare i tempi di approvazione. È evidente che si tratti di una netta chiusura rispetto all’ipotesi di ulteriori modifiche. Potrebbe essere posta mercoledì o giovedì; di conseguenza il provvedimento potrebbe essere approvato definitivamente entro questa settimana o il martedì della prossima». E le questioni aperte? «Mi auguro - dice - che saranno ricomprese quando affronteremo la riforma del lavoro. Si tratterà, in ogni caso, di interventi riequilibranti. Non di inversioni di rotta o cambiamenti sostanziali. L’entità complessiva delle riforma ha una logica che non può essere toccata». La Fornero ha parlato della possibilità di un provvedimento ad hoc.
«Non possiamo fare altro che fidarci delle buone intenzioni del governo. Credo che lo stesso ministro abbia una sensibilità sociale abbastanza spiccata per comprendere i contraccolpi sul piano sociale che si determineranno. E che restano una serie di nodi da correggere anche sul fronte dei lavoratori precoci e di chi svolge mestieri usuranti». Giuliano Cazzola, su queste pagine, si era detto convinto del fatto che «con tutte le deroghe che si sono individuate, sarebbe stato saggio fare una riforma più soft, con una transizione un po’ più lunga. Non ha senso fare norme severissime e tenere fuori la metà delle persone a cui si applicano». Moffa è del medesimo avviso e spiega: «Siamo tutti d’accordo, la riforma andava fatta. Non tanto per adeguarci al sistema europeo (casomai, è il sistema europeo che deve adeguarsi a quello italiano) quanto per una ragione di prospettive legate all’aumento dell’età media e alla correzione di squilibri che si erano creati negli anni. Detto questo, occorreva maggiore gradualità».
Non solo: «Con un apposito intervento bipartisan, firmato, tra gli altri, da Cazzola e dal sottoscritto, avevamo tentato di introdurre il concetto della volontarietà, fondato su un meccanismo di leve premiali e penalizzanti a seconda che si fosse andati in pensioni più tardi o prima». La misura avrebbe sortito un duplice effetto: «In questo modo la riforma sarebbe stata meno penalizzante. E, considerando che la sensibilità sociale rispetto al problema della sostenibilità del sistema è notevolmente cresciuta, molti lavoratori anziani che avessero maturato il diritto alla pensione si sarebbero convinti della necessità di rimanere sul lavoro». Invece, si è presa tutta un’altra piega. «Al provvedimento che avevamo presentato, la Fornero non ha creduto fino in fondo». (Paolo Nessi)

12 commenti:

  1. Povvedimento ad hoc...
    Così parlò... Fornero.
    Vediamo..
    egoser52

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    1. Mio caro amico Egoser52
      in questo periodo ho sempre apprezzato la tua sagacia, continua così.
      Giuseppe 52 esodato poste

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  2. ...PAROLE PAROLE PAROLE...PERCHE' I POLITICI HANNO DATO LA FIDUCIA SE LA RIFORMA PENSIONISTICA ERA TROPPO FORTE?????? MA CI STANNO PRENDENDO IN GIRO?? HANNO ACCETTATO LA NOSTRA MORTE CIVILE PER FAR FELICE IL GOVERNO? FRA POCO INTRODURRANNO ANCHE LA PENA DI MORTE PER I DISOCCUPATI E VOI GLI DARETE LA FIDUCIA? FINIREMO COME I NOSTRI FRATELLI GRECI....

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  3. noi esodati faremo una fine peggiore dei greci , perche' ai greci a quanto pare gli stanno dando voce a livello internazionale in primis i giornali e le tv italiane , mentre di noi poveri esodati che ci hanno lasciato in mutande nessuno se ne frega, anzi ci prendono pure in giro..

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  4. Vorrei chiedre all'On. Moffa dove sono stati fino ad esso..? Forse non si erano resi conto con luglio e agosto della situazione..? Con una maggioranza parlamentare bulgara che avevano potevano cambiare l'italia ogni giorno e invece eccoci a chiedere l'elemosina...!? Dico semplicemente che ci meritiamo quello che abbiamo, questa classe politica è stata eletta da noi..! Chi sà se alle prossime elezioni terremo conto di tanto scempio..?

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  5. Vi sembra giusto ONOREVOLI,SENATORI,MINISTRI????
    Da quando in un PAESE DEMOCRATICO si fa riforma del LAVORO anche SENZA L'ACCORDO con le parti sociali??? E il decreto per gli ESODATI che salva solo il 50% di persone??? vi sembra giusto?
    RIFLETTETE

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  6. Sono pienamente d'accordo!I politici non dovevano dare la fiducia a un governo che pur non essendo votato da noi cittadini, arriva e taglia il filo che ci portava alla meritata pensione dopo una vita di onesto lavoro e sacrifici! Perchè ancora e solo noi a sacrificarci!I signori politici pagheranno questo "leggero" modo di fare,le elezioni sono prossime...la Fornero andrà via...voi farete lo stesso...non meritate più l'intelligenza dei cittadini! un esodato.

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  7. SIAMO COSI' ARRIVATI AL GIRO DI BOA...
    COME IN TUTTE LE GARE, UNA VOLTA PASSATI I PRIMI (31/12/2011 ENTRO 24 MESI) TUTTI GLI TUTTI GLI ALTRI NON CONTANO PIU' REMI IN BARCA E... NEL DIMENTICATOIO!
    PURTROPPO TUTTI QUELLI CHE NON SONO RIENTRATI NEI DUE PARAMETRI,
    SONO, DALLA FORNERO, STATI CONSIDERATI FURBETTI, E DAL RESTO DEL
    MONDO DIMENTICATI.
    ALTRO CHE GRECIA... SONO SENZA PAROLE. COME CHI CI HA LASCIATO/PORTATO IN QUESTA SITUAZIONE E'SENZA NERBO...

    DA BUON SARDO,(OGGI IL CAPO DELLO STATO E' VENUTO A TROVARCI E A PORTARCI LA SUA SOLIDARIETA'...) RESTO ALLLLLIBBBITO DAL VERGOGNOSO SILENZIO NEI CONFRONTI DI NOI ESODATI DA PARTE DI TUTTE LE SIGLE SINDACALI DEL NOSTRO TERRITORIO.
    INFATTI AD OGGI NESSUN COMMENTO O QUALSIVOGLIA INTERVENTO E' STATO DA ME LETTO/VISTO SU QUESTO SITO.
    ESODATO INCAZZATO/SCAZZATO 53

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  8. A Moffa vorrei dire: a cosa servite? in commissione avete trascorso il tempo facendo parole crociate? per cosa vi prendete tutta questa massa di denaro al mese?
    E alla signora Fornero gli auguro la stessa "fine" di tutti noi esodati!

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  9. Sul tema (o, meglio, problema) degli esodati la classe politica che sta sostenendo il Governo sta facendo una figura veramente "singolare". Il terzo polo non si esprime e viene da pensare che per lui il problema non esista. PD e PDL continuano a mandare messaggi che forse, nelle intenzioni, vorrebbero essere rassicuranti ma, sta di fatto che, a parte i beneficiati dal Milleproroghe che, forse, non sono neppure il 50% di chi si trova in tale condizione, la soluzione per tutti gli altri è rimandata. A quando? Il risultato veramente sconfortante è che si sta drammaticamente toccando con mano che chi emana provvedimenti legislativi che vanno a toccare così profondamente il tessuto sociale non ha neppure la minima idea di come questo funziona. E allora i politici si arrabattano tentando di trovare soluzioni ex post mentre tanti poveracci elettori che hanno creduto di concludere la loro attività lavorativa con una pensione dignitosa e relativamente vicina nel tempo adesso si trovano nelle sabbie mobili della disperazione con il rischio di compromettere pesantemente il futuro proprio e dei loro figli. L'aristocratica supponenza di fare a meno delle parti sociali nell'emanare la riforma delle pensioni ha creato un disastro che pagheremo in tanti anche se alla fine il prezzo più elevato sarà, come sempre, a carico dei più deboli.

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  10. Ma ci rendiamo conto non trovano i soldi per salvare gli esodati e ci sono parlamentari che dichiarano 7 milioni di euro.Ma non hanno vergogna per chi e' rimasto fuori da una piccola pensione per poter mangiare, che schifo tutto questo. Anzi schifosi e' a dire poco, ma anche loro dovranno morire, l'unica cosa giusta al mondo.

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  11. Ad ogni azione esiste una reazione.
    Non si può tollerare che per salvare l'Italia affossino una categoria di persone che hanno il solo torto di aver creduto in un paese che si era dato delle leggi.
    Ci organizzeremo ai raduni per prendere le giuste iniziative affinchè cambiano decisione.

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