Da lunedì, quando la doccia fredda ormai uscita dalle commissioni
annunciava la morte di ogni speranza, ebbene da quel momento neanche più una
parola. Tutto mi appare come una tragica scena teatrale dove ogni
personaggio interpretra il suo ruolo e la scena è quella di un funerale: prima della
morte del protagonista e durante la sua agonia tutti a cercare di consolare e
sostenere morituro e parenti; durante il funerale ognuno chiuso nel suo
silenzio accompagnando la salma; dopo il funerale il morto e gli stretti
congiunti chiusi nel loro silenzio di dolore, tutti gli altri chiusi nel
silenzio delle loro faccende quotidiane ("alla se rivedemo quando se
rincontramo") non una parola da parte degli esodati ammutoliti dal grande lutto
e dallo stress patito, non una parola dai politici artefici e compartecipi
della morte, non una parola dai sindacati ormai anche loro attenti al rating, allo spread, alle
ristrutturazioni aziendali ossia "affaccendati nelle loro faccende".Eppure in un corso di formazione che espletai prima di svolgere
la funzione di RSU mi parlarono dell'importanza di stare vicino, a stretto
contatto, con i colleghi soprattutto nei momenti più difficili e nelle
sconfitte non foss'altro che per sostegno morale e dar loro la speranza e la
voglia di trovare una strada capace di coinvolgere tutti anche non i diretti
interessati al problema per trovare una soluzione accettabile o strade capaci
di indurre i responsabili a trovare una soluzione.Chi di sogni vive, disperato muore,
Emanuela G.
Emanuela, hai perfettamente ragione, ma dietro questo silenzio vi è una delusione cocente che in molti di noi ha lasciato il segno purtroppo.
RispondiEliminaDopo mesi e mesi di parole, promesse dei tanti affabulatori di turno, quando finalmente si erano accorti di noi, ecco..... il "No" secco, spietato, senza replica,.... se ne parlerààààààà
in un altro contesto.
Appunto........... SENZA PAROLE
Luigi
Brava Emanuela, azzecchi sempre la cruda realtà nella quale ci hanno catapultati.
RispondiEliminaSiamo tutti disgustati, depressi, derisi dal Governo e dalle forze politiche. Venduti come merce di scambio da Sindacati, che hanno soltanto, l'unico scopo di accumulare tessere ed amministrare la ricchezza da queste prodotta a fini personali. Cos'altro ci aspettiamo da questi "Signori"