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mercoledì 15 febbraio 2012

Senza parole

Da lunedì, quando la doccia fredda ormai uscita dalle commissioni annunciava la morte di ogni speranza, ebbene da quel momento neanche più una parola. Tutto mi appare come una tragica scena teatrale dove ogni personaggio interpretra il suo ruolo e la scena è quella di un funerale: prima della morte del protagonista e durante la sua agonia tutti a cercare di consolare e sostenere morituro e parenti; durante il funerale ognuno chiuso nel suo silenzio accompagnando la salma; dopo il funerale il morto e gli stretti congiunti chiusi nel loro silenzio di dolore, tutti gli altri chiusi nel silenzio delle loro faccende quotidiane ("alla se rivedemo quando se rincontramo") non una parola da parte degli esodati ammutoliti dal grande lutto e dallo stress patito, non una parola dai politici artefici e compartecipi della morte, non una parola dai sindacati  ormai anche loro  attenti al rating, allo spread, alle ristrutturazioni aziendali ossia "affaccendati nelle loro faccende".Eppure in un corso di formazione che espletai prima di svolgere la funzione di RSU mi parlarono dell'importanza di stare vicino, a stretto contatto, con i colleghi soprattutto nei momenti più difficili e nelle sconfitte non foss'altro che per sostegno morale e dar loro la speranza e la voglia di trovare una strada capace di coinvolgere tutti anche non i diretti interessati al problema per trovare una soluzione accettabile o strade capaci di indurre i responsabili a trovare una soluzione.Chi di sogni vive, disperato muore,
Emanuela G.

2 commenti:

  1. Emanuela, hai perfettamente ragione, ma dietro questo silenzio vi è una delusione cocente che in molti di noi ha lasciato il segno purtroppo.
    Dopo mesi e mesi di parole, promesse dei tanti affabulatori di turno, quando finalmente si erano accorti di noi, ecco..... il "No" secco, spietato, senza replica,.... se ne parlerààààààà
    in un altro contesto.
    Appunto........... SENZA PAROLE
    Luigi

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  2. Brava Emanuela, azzecchi sempre la cruda realtà nella quale ci hanno catapultati.
    Siamo tutti disgustati, depressi, derisi dal Governo e dalle forze politiche. Venduti come merce di scambio da Sindacati, che hanno soltanto, l'unico scopo di accumulare tessere ed amministrare la ricchezza da queste prodotta a fini personali. Cos'altro ci aspettiamo da questi "Signori"

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