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giovedì 22 marzo 2012

L'UGL

Lavoro: Ugl, bene impianto riforma ma Parlamento intervenga su art.18

21 Marzo 2012 - 18:48
Giovanni Centrella - Segretario Generale UGL
(ASCA) - Roma, 21 mar - Sull'articolo 18 ''come sindacati non siamo riusciti a fare tutto quello che speravamo, quindi chiediamo alla politica, in particolare a tutti i partiti che sostengono il governo, di intervenire in sede parlamentare''.
Lo ha detto il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, nel corso della conferenza stampa che si e' tenuta nella sede della Confederazione al termine della segreteria confederale e del comitato confederale.
''In questa fattiva giornata di confronto - ha sottolineato Centrella - i rappresentanti della Confederazione, delle Categorie e dei Territori dell'Ugl condividono un giudizio sofferto ma molto articolato sull'impianto della riforma del lavoro presentata ieri dal governo alle parti sociali''.
Per il sindacalista ''il testo va analizzato guardando nel complesso un impianto che condividiamo perche' abbiamo analizzato con attenzione i singoli capitoli che lo compongono, in particolare i contratti e quindi la flessibilita' in entrata, gli ammortizzatori sociali, la flessibilita' in uscita''.
''Con molta onesta' sull'articolo 18 - ha spiegato il sindacalista - come sindacati non siamo riusciti a fare tutto quello che speravamo, quindi chiediamo alla politica, in particolare a tutti i partiti che sostengono il governo, di intervenire in sede parlamentare. In particolare che per i licenziamenti per motivi oggettivi sia previsto il reintegro oltre all'indennizzo, che per i licenziamenti per motivi economici e disciplinari siano comunicati prima alle a rsa e alle rsu per un passaggio intermedio, che si riducano i tempi della giustizia con un intervento del ministro della Giustizia''.
''Sui contratti, a partire dal contratto a tempo determinato fino ad arrivare alle Partite Iva, alle associazioni in partecipazione, invece abbiamo lavorato benissimo con il governo perche' sono state recepite le nostre richieste, cosi' come sull'entrata a regime dei nuovi ammortizzatori abbiamo apprezzato il ritardo deciso dal governo sulla loro entrata in vigore. Ma abbiamo anche esortato l'esecutivo ad una maggiore attenzione sul problema dei lavoratori che, finita la mobilita', con l'Aspi non potranno andare in pensione, e quindi anche di risolvere al piu' presto la questione degli esodati''.
(Leggi)

3 commenti:

  1. l'articolo 18 non si applica agli Statali...Come mai? Visto che questo Governo parla di equità.Il presidente Napolitano si è commosso .La verità è che Lui ,insieme ad altri componenti parlamentari, in passato, ha fortemente voluto l'introduzione dell'art 18. NOn è una contraddizione?
    Il mio parere è che questo Governo stia attuando UNA POLITICA DELLE IMPRESE e non quella dei cittadini .
    Le riforme che stanno portando a termine danneggiano la gente comune e i meno abbienti.
    Ma è leguttimato tutto questo?

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    1. ...NON E' LEGITTIMATO AFFATTO...MA SIAMO IN UN MOMENTO DI NON DEMOCRAZIA..IN PIENO GOLPE...QUINDI COSA POSSIAMO VOLERE DA QUESTA GENTE FALSA IPOCRITA ARROGANTE PRESUNTUOSA E SFACCIATAMENTE RICCA...E NON PARLO SOLO DI BERLUSCA....MA DEL GOVERNO TECNICO AL COMPLETO CON IN TESTA IL PRESIDENTE QUESTO E' ALTO TRADIMENTO DELLA PATRIA...

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  2. Sono troppi i soggetti biforcuti direttamente interessati: in Tv e sui giornali esprimono preoccupazioni e solidarietà, in Parlamento votano ogni forma di ingiustizia. I tecnici del Governo sono stati chiamati a risolvere i problemi senza ammazzare nessuno. Noi esodati abbiamo solo il torto di non aver valutato di far parte di un Paese squallido, costituito da politici squallidi e da tecnici, a questo punto, squallidi!!!!!!!!!!! Nelle urne, alle prossime elezioni, RICORDIAMOCELO!!!!!!!

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