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venerdì 30 marzo 2012

Una promessa?

l'intervento del ministro del welfare a radio anch'io: «non voglio spaccare il paese»

Fornero: «Non ho dimenticato gli esodati»

«Entro il 30 giugno risolveremo il problema»
Sulla riforma del lavoro: «Abbiamo lavorato tre mesi»

l'intervento del ministro del welfare a radio anch'io: «non voglio spaccare il paese»
Fornero: «Non ho dimenticato gli esodati»
«Entro il 30 giugno risolveremo il problema»
Sulla riforma del lavoro: «Abbiamo lavorato tre mesi»
Il ministero del Welfare Elsa Fornero in un recente intervento televisivo (Imagoeconomica)MILANO - «Non ho dimenticato gli esodati. Ma nessuna di queste persone quest'anno sarà costretta a cambiare qualcosa». Lo ha detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ospite di «Radio Anch'io», in merito alla riforma delle pensioni. «Entro il 30 giugno mi sono impegnata a risolvere il problema. E magari anche prima di quella data. L'ultima cosa che vogliamo fare è spaccare il Paese», ha aggiunto sovrapponendo le eventuali storture dell'ultima riforma previdenziale a quelle in cantiere sul lavoro.
LA RIFORMA DEL LAVORO - «Nessuno vuole dare licenza di licenziare» ma offrire alle imprese «più facilità, per numeri piccoli, per aggiustamenti per ragioni che hanno a che vedere con l'andamento economico delle imprese». La riforma del mercato del lavoro «è stata costruita con il consenso di tutte le parti, tranne la Cgil». E ancora: «Abbiamo lavorato per tre mesi - ha aggiunto - c'è stato dialogo per costruire questa riforma. Il tema della flessibilità in uscita era uno di questi capitoli e siamo arrivati alla fine di un percorso in cui c'era l'accordo di tutte le parti, meno della Cgil». Nelle ultime riunioni altre organizzazioni hanno ritirato invece il consenso, ha spiegato il ministro: «Cambiare idea è legittimo, non sto criticando nessuno. Ma non abbiamo costruito contro ma per il consenso». Il ministro non si riconosce nell'idea «che il governo è insensibile: non lo è. Quando si devono risolvere i problemi generali qualche volta non hai il tempo di occuparti di quelli particolari. Appariamo freddi tecnici ma spaccare il Paese è l'ultima cosa che vogliamo fare».
IL RICORSO ALLA GIUSTIZIA - Il ministro del Welfare ha poi risposto alle critiche alla riforma del lavoro e al ricorso, eventuale e straordinaria, alla giustizia amministrativa: «L'idea di scoraggiare il ricorso al giudice è vincente». «Dobbiamo partire dal presupposto che i lavoratori non siano tutti fannulloni e che gli imprenditori non siano solo sfruttatori. In Germania si va dal giudice per il 5% di casi di licenziamento, andare dal giudice è la parte di fisiologia e non di patologia».
Redazione Online30 marzo 2012 | 11:15


3 commenti:

  1. cara ministra fornero io sono un esodato poste
    e le voglio ricordare che ci hai letteralmente rovinati , non sai in quale condizione siamo
    peggio degli extra comunitari ,io per farti un esempio non ho piu soldi e il governo mi ha bloccato anche la buonuscita di 22 anni di lavoro che ho fatto fino al 1998 , sono piu' povero dei poveri e per tirare avanti faccio qualche lavoretto per raccimolare circa 20 euro al giorno. Non so piu' che scrivere vi dico solo mettetevi una mano sulla coscienza perche' non si possono abbandonare cosi tante persone che nel bene e nel male hanno sempre pagato le tasse.

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  2. CARA MINISTRO FORNERO NOI ESODATI DEL 53 STIAMO ASPETTANDO IL FAMOSO DECRETO AD OH DA LEI PROMESSO;NON SI DIMENTICHI DI NOI PERCHE' SIAMO NEI GUAI E NON DORMIAMO LA NOTTE.DI CHI LA COLPA?NON IMPORTA ORA BISOGNA SALVARE GLI ESODATI DEL 53 I PIU' PENALIZZATI DALLA SUA RIFORMA PENSIONISTICA.

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  3. IL 13 APRILE SCENDIAMO IN PIAZZA A PROTESTARE, NON MANCATE VI PREGO

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