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giovedì 19 aprile 2012

FLI: come ha fatto a conteggiare?

Esodati: Fli, Fornero chiarisca criteri usati per conteggio
Alla Camera dei Deputati i rappresentanti di Fli chiedono al Ministro Fornero chiarezza sulla questione degli esodati ed in particolare in base a quale criterio sono stati conteggiati
In questi giorni continua a tenere banco nella scena politica nazionale il controverso caso riguardante gli esodati.
In una situazione davvero difficile e per certi versi drammatica si sono venuti a trovare tantissimi cittadini italiani ed ex lavoratori che vedono in forte dubbio il proprio futuro. Il problema è nato allorché i lavoratori si sono visti mettere in discussione un accordo fatto con le proprie aziende che in cambio di una sorta di accompagnamento alla pensione da raggiungere entro un paio di anni, hanno volontariamente rinunciato al proprio posto di lavoro. In particolare, il punto cruciale che l’attuale governo Monti con la Riforma del sistema pensionistico ha allungato decisamente ed in maniera brusca i tempi necessari per poter accedere alla tanta agognata pensione.
Ora tutti questi lavoratori si trovano senza lavoro e senza la possibilità di accedere alla pensione. Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, ha cercato di porre riparo a questa situazione che si è venuta a creare stanziando dei fondi che consentono la copertura per circa 65 mila esodati. Tutto bene se non fosse per il fatto che per l’Inps i cittadini che si trovano in queste condizioni sono oltre 100 mila mentre secondo i conti fatti dai vari sindacati si arriva fino a 350 mila unità.
A tal proposito oggi è arrivata nella Camera la richiesta da parte dei deputati di Fli (Futuro e Libertà per l’Italia) ed esattamente per voce degli onorevoli Luigi Muro ed Aldo Di Biagio di ottenere urgenti chiarimenti da parte del Ministro Fornero sulla situazione degli esodati. In particolare Fli chiede chiarezza sul criterio attraverso il quale si sia arrivati da parte del Governo a quantificare gli esodati alla quota 65 mila, conteggio in forte disaccordo con i dati presentati da Inps e Sindacati. Fli si interroga su come mai la quantificazione dello Stato concordi precisamente sul numero di persone che la Tesoreria dello Stato riesce a coprire e spera per il bene comune che non si arriva ad una situazione in cui alcuni lavoratori siano completamente abbandonati dallo Stato al proprio destino soltanto perché non sono stati fortunati nel riuscire a rientrare nei 65 mila. Fli, infine, si augura che il Ministro Elsa Fornero possa quanto prima chiarire tutti questi punti di domanda per il bene della popolazione italiana affinché si faccia chiarezza una volta per tutte su tale controversia.
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Pensioni: Fornero, su esodati nessuna aberrante abiura 'patto'

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 19 apr - Per gli 'esodati' non c'e' una "aberrante abiura del patto" fra lo Stato e i cittadini. Lo ha affermato il ministro del Welfare, Elsa Fornero, che, rispondendo alla Camera a un'interpellanza di Fli alla Camera, ha rilevato che "qualche volta i patti con lo Stato si fanno non in astratto ma addossando oneri alle generazioni giovani e future
Quindi, quando diciamo in nome di principi in nome di principi economici rinneghiamo questo patto vorrei ricordare che non si tratta di astratti principi economici ma di considerare che l'onere di questi patti viene addossato a qualcuno che agli stessi non ha partecipato che sono i giovani". Fornero ha quindi ribadito che "non ci sono astratti principi economici da salvaguardare, ci sono oneri che gravano soprattutto sui giovani, ed e' qui che interviene il concetto di equita'".
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5 commenti:

  1. MARY 53 ESODATA POSTALE20 aprile 2012 alle ore 10:16

    mi piacerebbe sapere che cosa vuole dire la fornero. Perchè non spiega mai chiaramente il significato di quello che dice. A noi interessa sapere se dobbiamo morire o no. NOn è abbastanza chiaro? Perchè tergiversa e allunga il brodo? Io esodata postale nata nel 53 con 35 anni di contributi che ho firmato un accordo a ottobre 2010 posso avere la certezza che nel 2014 prenderò la mia pensione o invece quella che prima o poi mi dovrò SUICIDARE?

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    1. Cara Mary 53, essendo nata anch'io nel 1953, mi trovo nella tua stessa situazione, anzi peggiore della tua, visto che nel mio incentivo non è stata calcolata la finestra Tremonti.
      La Fornero ha detto che ora si occuperà di "ben altra tipologia di esodati....".
      Credo abbia voluto dire che con la nostra tipologia ha chiuso, con il suo solito dire e non dire che alimenta la speranza e le illusioni di chi non riesce o non vuole leggere bene il suo determinato pensiero, comprese le intelligenti persone che dovrebbero tutelarci.
      Le sue doti sono la crudeltà e il cinismo utili per il Governo per raggiungere il pareggio di bilancio e per calmare le acque quando sono agitate (ad esempio nel caso della manifestazione del 13 aprile e della grande solidarietà che abbiamo avuto dall'opinione pubblica) con le sue varie e false uscite.
      Da dicembre ad oggi non ha modificato nulla, anzi ha già preannunciato qualche interpretazione restrittiva anche nel decreto attuativo del Milleproroghe.
      Adesso si accinge a fare un altro capolavoro: metterci in contrapposizione tra di noi, dividere gli esodati, smembrare i vari esponenti per spegnere i riflettori su di noi.
      L'unica nostra speranza risiede nei sindacati e nei politici che hanno capito la situazione, semprechè ce ne sia ancora qualcuno in circolazione.
      Cara Mary53, avrei voluto confortarti con qualche speranza ma non ci riesco

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    2. Ti ringrazio per il pensiero cara anonimo. Cosa potrebbe mai confortare questa nostra categoria di esodati se non dichiarazione ufficiale che è stato un errore e che andremo tutti in pensione con le vecchie regole?
      Se la fornero ci vuole dividere mettendoci in contrapposizione e magari distinguendo tra chi ha fatto il mix e chi ha fatto l'esodo, oppure lasciando fuori anche una sola persona, per mancanza di fondi, non ha fatto i conti con la rabbia.
      La rabbia di chi ha lavorato da quando aveva 17 anni, che tra un lavoro e l'altro ha accumulato 35 anni di contributi e che, cosciente di dover affrontare un periodo di rinunce fino al compimento dei 61 anni e tre mesi(la finestra credo ci sia anche per me nonostante sia uscita nel 2010) ha lasciato il posto di lavoro per dare un mezzo stipendio ad un figlio.
      La rabbia di una donna che vede allontanarsi la pensione che le spetta di diritto per altri 6 anni.
      La rabbia di una donna che come tante altre desiderava solo dedicarsi pienamente alla famiglia e magari continuare ad aiutare i figli, per i quali lo Stato non fa nulla per garantir loro un lavoro.
      La rabbia di una donna alla quale è stata tolta la dignità e anche ogni speranza di un futuro sereno.
      Una rabbia che cresce ogni giorno di più.
      Io sento in me questa grande rabbia, mi sento come un animale ferito al quale stanno negando la libertà che gli spetta di diritto.
      Attenzione fornero gli animali feriti sono pericolosi e le femmine ancora di più, sono capaci di lottare fino alla morte.

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  2. Ma sta Fornero è proprio un "genio"! E i nostri contributi di ex giovani dove sono finiti? Lo Stato, attraverso il genio Fornero, non solo ha amministrato male i miei contributi, ma alla fine mi nega pure la mia serena vecchiaia: un gran bel patto con squallidi personaggi di Stato. Mascalzoni!!!!!!

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  3. Ho trovato un sito dove gli esodati si possono autocensire, è interessante, se non lo fanno loro facciamolo noi diretti interessati:
    "Al via in Calabria un progetto finalizzato a censire gli esodati presenti nel territorio: i dati saranno poi inviati alle autorità governative. Verificare il numero degli esodati presenti nella Regione Calabria, in modo attendibile e invitando gli stessi lavoratori a partecipare al censimento in modo spontaneo. Questo il fine di un progetto ideato da un cittadino privato, l’ingegnere Carlo Cafarotti, il quale ha creato un sito Web finalizzato a raccogliere i dati sugli esodati, confrontarli con quelli forniti dall’Inps e comunicarsi agli enti preposti alla negoziazione con il Governo.
    Un censimento degli esodati che parte dal basso, quindi, e che confluirà in quello più ampio attivato dal Governo per verificare non solo le cifre reali, ma anche studiare misure in grado di creare sussidi di reddito a questa categoria di lavoratori tagliati fuori dalle pensioni.
    «Questa iniziativa vuole essere una prima risposta concreta al problema degli esodati cioè coloro che, dopo la riforma sulle pensioni del governo Monti, si troverebbero per un periodo di tempo senza sussidio al reddito. La danza dei numeri può essere risolta interrogando direttamente gli interessati.»
    Tutti gli appartenenti alla categoria degli esodati possono inserire i propri dati sul portale, che offre anche la possibilità di lasciare commenti anche dai non iscritti.

    Per maggiori informazioni consultare il sito: Esodati.hopto

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