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mercoledì 25 aprile 2012

Mobilitazione: sì, nì, no... MA GLI ACCORDI DEVONO ESSERE RISPETTATI

LAVORO
Sciopero generale, Angeletti frena: "- 0,5% Pil"
Camusso: "Calcolo strano, prospettiva resta" 

Il leader della Uil si dice contrario a una mobilitazione totale, ma la numero uno della Cgil replica: "Se il governo non cambia, ipotesi da mantenere". Per Bonanni (Cisl), invece, si tratta di estrema ratio. Napolitano scrive a Marcegaglia: "Lavoro e persona valori primari della Costituzione"
ROMA - La Uil è contraria all'ipotesi di sciopero generale contro la riforma delle pensioni e le questioni legate al lavoro, alla crescita e al fisco. Lo dice il leader Luigi Angeletti, secondo il quale una giornata di sciopero, se riuscisse completamente, porterebbe un calo di Pil di quasi lo 0,5%. "Sta andando molto male - ha detto - sciopero generale? Dovremmo augurarci che non ci sia e se ci fosse davvero dovremmo sperare che vada molto male senno si avrebbe un calo del Pil di quasi lo 0,5%". Un calcolo che, però, non convince il leader della Cgil Susanna Camusso, che ribadisce la volontà del suo sindacato di "mantenere la prospettiva dello sciopero" generale sulle questioni legate alla crescita, il fisco e il lavoro. La Camusso, replicando al numero uno della Uil ha detto:"Non so come abbia fatto il conto,mi sembra un po' strano. Resta aperta la discussione con Cisl e Uil, credo che vada mantenuta la prospettiva di sciopero perché il governo non cambia passo". Di estrema ratio parla, invece, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale "gli scioperi servono, ma come diceva Wojtyla è uno strumento estremo, quando ci vuole ci vuole, ma tutti i giorni no. Lo sciopero è un'estrema ratio". Rispetto alla previsione di Luigi Angeletti sul calo del Pil prodotto dallo sciopero, Bonanni ha commentato: "Angeletti ha detto una cosa concreta cioè quanto vale sul Pil", e comunque "sappiamo quanto pesa sulle buste paga".
Esodati. Il problema degli esodati resta un punto sul quale, secondo Angeletti, il governo "deve trovare una soluzione perché l'unica alternativa che non ha è quella di lasciare le cose come stanno", ha detto intervenendo a La telefonata di Maurizio Belpietro. Secondo il leader della Uil, l'esecutivo deve rispettare gli accordi: fino ad ora, intanto, oltre alla lettera del ministro Fornero in cui annunciava l'intenzione di incontrare i sindacati, Angeletti ha ricordato che non ci sono stati contatti con il Governo. La soluzione "ragionevole" prospettata da Angeletti "è molto semplice": si deve innanzitutto valutare se ci siano casi in cui i lavoratori possano tornare al lavoro, ma dove ciò non possa avvenire, "l'unica soluzione è mandarli in pensione con le vecchie regole perché quelli erano gli accordi".Anche Susanna Camusso è tornata a parlare del nodo degli esodati: "Serve una soluzione per tutti i lavoratori e le tipologie di lavoro", ha ribadito e ha proposto di "ritornare ai criteri in essere al momento della riforma per tutti coloro che non avevano una prospettiva di lavoro, per chi è in mobilità, in esodo incentivato individuale, per chi stava contribuendo volontariamente per raggiungere quella condizione, per i lavoratori pubblici per i quali sono state applicate norme poi cambiate". In merito alla lettera inviata dal ministro del Lavoro, Camusso replica: "Una lettera di risposta a una richiesta di incontro senza data è un modo di prendere tempo". "Se il ddl viene ulteriormente modificato sulla precarietà si fa poco o niente e per certi aspetti si rischia di peggiorare la situazione". E ha concluso: "Dopo tre anni persi del governo precedente, ora si sommano manovre recessive. Si sceglie di comprimere l'economia e non di investire nulla sulla crescita e sul lavoro".
"Quella di tornare in azienda non è una cosa nella disponibilità del governo, ma delle imprese", è la posizione di Bonanni, che così stronca l'ipotesi di riportare al lavoro gli esodati. Quella degli esodati, sottolinea il leader della Cisl, è un "fatto simbolico che non mandiamo giù" sia perché "le persone aspettano risposte" e perché "da questo si capisce il rispetto nei confronti dei sindacati. Abbiamo apprezzato- dice- la lettera del ministro ma vorremmo sapere quando sarà possibile incontrarci e trovare soluzioni".
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8 commenti:

  1. Buongiorno
    Credo che procedere in questo modo possa generare, nei confronti di tutti i lavoratori "esodati", ancor più incertezza, qui non si tratta di sciopero si sciopero no, e neanche una diminuzione del pil del -0,5, anzi. Si tratta di rispettare la dignità delle persone, di quelle persone che con accordi hanno deciso di lasciare il posto di lavoro in prospettiva della pensione, di aver consentito alle aziende di fare uno svecchiamento e di dare la possibilità ai giovani di entrare, c'è anche questo di aspetto o no? Angeletti e Bonanni hanno ragione che gli scioperi portano soprattutto una decurtazione del salario e in questi di questi tempi pesano sulle famiglie,ma anche la Camusso lo sa, ma vorrei farvi una domanda: è democrazia quella di aver fatto una riforma delle pensioni in questo modo? è democrazia aver calpestato i diritti di chi aveva accordi pre-riforma e cancellarli con un colpo di spugna? è rispetto delle persone, di chi ha lavorato una vita, quello di non dare alcuna risposta, badate, dal 6 dicembre 2011 a oggi 25 Aprile 2012 non si sa come, quando e chi dovrà essere esonerato e chi invece dovrà aspettare chi sa quando? E' un Paese normale questo? convocare l'incontro con i sindacati sulla questione degli esodati e non stabilire la data è o no una presa in giro è o no una mancanza di rispetto per tutti quelle persone che aspettano da mesi una risposta ed una soluzione? possiamo vivere nella situazione di ricatto con lo spread, con il pil con..con..con..ma di crescita quando si parla?è possibile che le ragioni degli altri non sono mai vere? Non scerziamo con il fuoco davvero, penso che vi sarete accorti che più si va avanti in questo modo e più c'è ansia, disperazione rabbia, ma ricordiamoci sempre che la violenza e sempre da condannare ma tirare troppo la corda si rischia di generarla.
    Un sindacato responsabile deve guidare i lavoratori, deve tutelarli, la storia in Italia insegna, ricordate Angeletti, Bonanni,Camusso essere uniti è forza, è forza di idee, di solidarietà di capacità di risorse di cultura, è forza per poter cambiare questo Paese essere Nazione ma questo non si può raggiungere se non siamo UNITI.Allora domandiamoci è giusto scioperare per le cose sopra dette, la risposta è soltano una : SI è giusto per noi per i nostri figli.

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  2. Basta basta basta basta basta basta Fornero basta dobbiamo andare tutti con le vecchie regole.Oggi e' il 25 aprile.Fatti viva come hai fatto in fabbrica a Torino e dichiara di mandarci tutti come abbiamo firmato e LIBERACI DA QUESTA ANGOSCIA. raffaele c. e la sua martoriata famiglia.

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  3. Perchè i sindacati e le varie organizzazioni che dovrebbero tutelarci non fanno una vertenza alla Corte di Giustizia Europea,per difendere i diritti nostri e delle nostre famiglie?
    Forse non hanno capito che noi non molleremo e che ormai non avendo più niente da perdere,succederanno delle reazioni molto ma molto dure !!!
    Corte di giustizia dell'Unione europea.
    la Corte di giustizia interpreta il diritto dell'UE perchè esso venga applicato allo stesso modo in tutti i paesi dell'UE. Si occupa inoltre di giudicare le controversie tra i governi dei paesi membri e le istituzioni dell'UE. Anche i privati cittadini, le imprese o le organizzazioni possono portare un caso all'attenzione della Corte se ritengono che un'istituzione dell'UE abbia leso i loro diritti.

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  4. Urliamo tutti alla luna.
    Secondo me, non vi è volontà a risolvere la questione.
    Non è mica un teorema la questione esodati.
    è solo che, veder soffrire la gente, è goduria pura.
    mario 1952

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  5. Penso che nessuno, abbia voglia di scioperare per cose prive di importanza.Qui ci sono di mezzo,non solo la democrazia di una parte ormai debole del paese, ma le nostre pensioni.Se sara' neccessario ci ritroveremo ancora una volta in piazza ad urlare la nostra voglia di cambiare le cose il piu' presto possibile. Paola

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  6. L'impressione di essere presi in giro è forte. Il Ministro non se ne accorge o, forse, non se ne cura. E gli altri? I partiti e i sindacati? Possibile che tutti dipendano dalla volontà di una signora che, pur di riconoscere di non avere sbagliato, sta rovinando la vita a decine di migliaia di persone?

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  7. x mario52 questo non e' urlare(ululare)alla luna.Se tutti 5.000 fino a 357.000 fossimo tutti presenti a scrivere qui o su intopic e inoltre messaggiare a parlamentari sindacati e chi piu' ne ha raggiungeremmo un esito molto piu'-rumoroso-.Quindi diamoci da fare come da oltre 4 mesi a questa parte e come me scriviamo scriviamo scriviamo.No ai dittatori. raffaele c. e la sua triste famiglia.

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  8. Se si ha la voglia, Innanzitutto, credo che si debba iniziare a fare un pò di ordine:
    1°) iniziare a dare le autorizzazioni alla prosecuzione volontaria dei contributi, immediatamente, attivando un piano di task - force presso INPS - IPOST (qualcuno si è già offerto di lavorare gratuitamente! (basta che lo dicano e i volenterosi saltano fuori)
    2°)esaminare ogni situazione per blocchi per dar via un piano di regole certe affinchè sia assicurata, in tempi brevi, la tanto bramata tranquillità ad ognuno di noi.

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