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martedì 24 aprile 2012

Piove sul bagnato

Esuberi, fioccano le proteste
La Slp-Cgil stima in 12mila i posti di lavoro che Poste italiane avrebbe deciso di tagliare
23 aprile 2012
Dal Nord al Sud, è preoccupazione, e le cronache locali la confermano con puntualità. Accanto al problema, non ancora chiarito, dei cinquemila “esodati”, Poste italiane ha annunciato un piano di taglio al personale che sta mettendo in allarme il settore.
Ad esempio, parla di “superamento” dei centri meccanizzati di Novara e Pisa, da trasformare in centri postali a supporto del recapito, nonché di “razionalizzazione” per il centro postale di Potenza, che dovrebbe essere trasformato in centro di distribuzione master. Più in generale, e sotto lo slogan “efficientamenti e nuovo assetto”, lungo il 2012 mira a rivedere la presenza in Basilicata, Emilia-Romagna, Marche, Piemonte e Toscana. Si tratta di 1.763 persone in più; proiettato tale valore a livello nazionale, secondo la Slp-Cgil porterebbe il numero complessivo a 12mila. Stima giunta a quindici mesi dall'accordo siglato il 27 luglio 2010 che, a conti fatti, già ha prodotto 8.300 esuberi.
La stessa organizzazione sindacale, attraverso il suo segretario generale Emilio Miceli, definisce l'ipotizzata, nuova, ristrutturazione “grave”; “se a ciò si aggiunge il taglio del 50% dei volumi di appalto, risulta evidente come una tra le più grandi aziende italiane sta immotivatamente creando uno sconquasso sociale in una situazione di estrema delicatezza per l'insieme del nostro Paese”. In questi mesi, la società, “in virtù delle divisioni sindacali si è sentita padrona assoluta del campo, tanto da prendere una decisione che suona come uno schiaffo nei confronti dei lavoratori e del sindacato. Siamo convinti, una volta di più, che sia necessario riannodare i fili di un azione comune… ed in questo senso valutiamo con la dovuta attenzione le dichiarazioni di Mario Petitto, segretario generale Slp-Cisl, che vanno nella direzione della ripresa dell'iniziativa di tutto il sindacato all'interno dell'azienda”.
Intanto, oggi il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in visita a Pisa ha incontrato un gruppo di dipendenti della zona.

2 commenti:

  1. Non parliamo poi di Poste,fanno finta che non esistiamo,ma continuano a proporre l'esodo a tante persone.SE NE SIETE CAPACI FATEVI UN ESAME DI COSCIENZA.Dobbiamo tutti arrivare alla pensione come voi ci avete proposto.Paola

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  2. L'ANSIA STA' PER FINIRE...CARI ESODATI,POSSIAMO FINALMENTE RITORNARE AD UNA VITA SERENA PERCHE' TUTTO A POSTO...CREDETECI!

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