Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

lunedì 16 aprile 2012

Radio Vaticana tratta di esodati

Italia: polemica tra ministro Fornero e Confindustria sugli esodati. Intervista a Stefano Zamagni


In Italia, al centro dell’attenzione ancora la questione lavoro. In un comunicato, la Confindustria ha espresso “sorpresa e sgomento” per le parole del ministro del welfare Fornero sugli “esodati”, i lavoratori che, lasciato il posto di lavoro in cambio di incentivi, sono stati colpiti dall’innalzamento dell’età pensionabile. Il servizio di Davide Maggiore:RealAudioMP3

“Gli esodati - aveva dichiarato il ministro – li creano le imprese che mandano fuori i dipendenti, a carico del sistema pensionistico pubblico e della collettività”. Su questo tema è necessario “trovare un equilibrio”, aveva aggiunto Fornero. Secondo la Confindustria, questa rappresentazione è “offensiva” e “priva di riscontro nella realtà”, mentre la riforma delle pensioni del dicembre scorso ha già “affrontato e risolto” la questione degli esodati: trovare le risorse sarebbe quindi ora compito del governo. Parlando a Reggio Calabria, il ministro Fornero aveva anche difeso la sua riforma del lavoro: se il Parlamento non dovesse approvare le norme - aveva specificato la responsabile del Welfare - il governo “andrà a casa”. In vista del vertice di martedì tra esecutivo e partiti di maggioranza, Fornero però non ha chiuso la porta a modifiche, ricevendo risposte collaborative da Partito democratico, Popolo delle Libertà e Terzo Polo. Negativo invece il giudizio di Nichi Vendola: “Auspico che la riforma non passi” ha dichiarato il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, mentre Giampaolo Galli, direttore generale di Confindustria, ha al contrario invitato il governo a varare una riforma più incisiva, che sia “un deciso passo avanti”.

Sul tema degli esodati e della crisi economica, Luca Collodi ha raccolto l’opinione di Stefano Zamagni, docente di Economia all’Università di Bologna:RealAudioMP3

R. – Bisogna smetterla con questa teoria sbagliata, secondo cui la crisi è qualcosa di venuto dal cielo, qualcosa che ci è piombato addosso, di fronte a cui non si può fare niente. Questo non è vero, perché la crisi è figlia di decisioni prese da autorità pubbliche, dalle persone, dagli speculatori. Quindi, siccome hanno sbagliato allora, bisogna adesso correggere e fermarci lì. Se invece noi ci intestardiamo, cercando di mettere le toppe agli errori commessi, è ovvio che non faremo altro che aumentare il senso di disperazione, soprattutto dei giovani, e non risolveremo il problema degli esodati, un problema quasi ridicolo. E’ ovvio che non si può dire alla gente: “andate in pensione anticipata” e poi, all’ultimo momento: “ti allungo e ti lascio senza la copertura”, perché questa non è un’operazione credibile. Una società civile non può permettersi atteggiamenti di questo tipo.

(Leggi il resto)

Nessun commento:

Posta un commento