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venerdì 18 maggio 2012

La direttice esodata della provincia di Ancona

"Io, da dirigente a esodata Non so come andare avanti"La testimonianza
Daniela Santelli, 59 anni, 35 alle Poste
Ancona, 18 maggio 2012 - Da direttrice di uno dei più grandi uffici postali della Provincia ad esodata. Daniela Santelli, 59 anni, pensava di lasciare nel cassetto dei ricordi 35 anni di responsabilità e stress nell’ufficio centrale delle poste di Jesi, per una tranquilla pensione da dedicare alle sue passioni e a sua figlia. E invece dopo aver lasciato la scrivania, il 31 dicembre scorso, per uscire con l’incentivo, si è vista slittare la pensione di ben sei anni.
Daniela Santelli (Foto Ferreri)
Daniela Santelli (Foto Ferreri)
Il tempo durante il quale non avrà diritto ad alcuno stipendio. Quello che avrebbe dovuto essere il traguardo di una vita, partendo da una buona posizione e da un buono stipendio, si è trasformato nell’incubo di non riuscire ad arrivare a vivere dignitosamente i 95 mesi che la separano dalla pensione.
Santelli, lei è un’esodata, cosa rappresenta per lei questo strano termine?"Ho lavorato per Poste italiane dal 1981 prima come impiegata a Fabriano, poi a Castelplanio, a Monsano fino a diventare direttrice dell’ufficio centrale di Jesi dove ho ricoperto quel ruolo negli ultimi 6 anni. A ottobre ho deciso di accettare l’esodo incentivato che mi ha proposto l’azienda. Praticamente di lasciare il lavoro prendendo lo stesso stipendio per due anni e 4 mesi fino a che non avrei maturato il diritto alla pensione. Ero tranquilla perché c’erano già state due riforme pensionistiche e nessuno pensava che l’età pensionabile sarebbe stata ancora toccata".
Un fulmine a ciel sereno..."L’ultima manovra per chi è nato nel 1953 ha fatto slittare al 2020 la finestra per la pensione. Così, da un giorno all’altro, ho scoperto che per ben sei anni non avrò neanche un euro di stipendio. L’azienda non ha intenzione di riassumere gli esodati e il governo non sembra intenzionato a tutelarci. Questa è una vera e propria lotteria che gioca con la dignità delle persone".
Ha già fatto i suoi conti?"Sono vedova, non posso contare su nessun altro stipendio e sono madre di una ragazza precariamente residente a Roma che contavo di aiutare durante la pensione. E’ stata una vera e propria batosta. I primi dieci giorni sono rimasta inerme, paralizzata. Non so dire come andrò avanti, so solo che la cifra della liquidazione e i due anni di stipendio non mi consentiranno di andare avanti serenamente per nove anni".
Restano però delle speranze."C’è stata la sanatoria del decreto Milleproroghe ma anche in questo caso sono stata beffata. Hanno salvato 65mila esodati (sarebbero 250mila in tutto, ndr), solo coloro che avrebbero percepito la pensione entro due anni. Io sono fuori per 4 mesi. Ho scritto anche al governo ricevendo però una risposta poco comprensibile. Non mi resta che sperare nel confronto sindacale che dovrebbe proseguire".
E nel frattempo?"Coltivo l’orto e cerco di godermi le mie passioni, anche se evito quelle che implicano l’apertura del portafogli. Anche spendere 10 euro ora mi crea ansia. Poi mi sono iscritta al centro per l’impiego".
Sta scherzando, a 59 anni?"Non scherzo, anzi dovrò tornarci per farmi abbassare la qualifica.
Sono disposta a fare anche i lavori più comuni, come la baby sitter".
(Leggi)

9 commenti:

  1. nel leggere questi articoli mi viene da piangere e pensare che noi esodati abbiamo dato l'anima per le poste e poi ci dobbiamo trovare in queste condizioni, i politici tutti sono una massa di farabutti , non li votero' mai piu' , perche' i primi responsabili di questo sfacelo sono loro e il presidente della repubblica dei miei stivali sarebbe ora che si chiudesse in un ricovero per anziani...

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  2. Benvenuta , tra di noi esodati. Il comportamento deprecabile del Governo, che sbandiera Equita' e Giustizia, ma che dopo 5 mesi non ha ancora trovato soluzioni adeguate e fattibili per ridare a tutti noi speranza e l'ottusita' di Poste dopo che per loro abbiamo lavorato anni su anni e che ora se ne stanno alla finestra per vedere cio' che ci succede. Paola

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  3. x Daniela ti faccio i miei migliori auguri affinche' termini questa angoscia.Noi no ce lo saremmo mai sognato che arrivasse una tegola cosi'.E' questione di mettersi una mano sulla coscienza e capire che si deve intervenire al piu' presto.Eravamo tutti lavoratori a cui si e' presentata l'occasione per lasciare alle nuove leve la maniera di cambiare l'Italia. Ma a qualcuno piace tenere dei vecchi.........INVECE DI DARE UNA STERZATA DI GIOVENTU'.Noi abbiamo tentato ma non siamo stati capiti e ora ci mettono alla fame........raffaele c e la sua affamata famiglia.Ti sono sinceramente vicino tieni duro vieni su: -intopic accordi esodati poste- e' un nostro forum se gia' non lo conosci.......

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  4. Cara Daniela sono esattamente nella tua stessa situazione!! sono del febbraio 1953 e quindi tagliata fuori dal famoso decreto milleproroghe per 2 mesi!!!! e dovrò aspettare novembre 2019 per la pensione! non ho piu ne parole ne lacrime! non so come la Fornero riesca ancora ad essere ministra con il disastro che ha creato! e come la "nostra" purtroppo classe politica abbia potuto votare una riforma del genere! incubi e angoscie mi assalgono da dicembre 2011- ho perso tutte le mie forze e la mia gioia di vivre ! Dopo anni di lavoro, il traguardo era quasi arrivato - ma Elsa ci ha fregati!! Chissà se un giorno qualcuno potrà pagare per tutto il male che ci sta facendo?
    Esodata 53

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    1. Non so cosa dire e' una vergogna:cittadini onesti che consigliavano per il bene i poveri pensionati si industriavano x poste italiane ad aumentare i profitti.Trattati peggio dell'ultimo delinquente. Ma questi politici si rendono conto di quello che ci stanno facendo raffaele c e la sua famiglia.Forza Daniela ed Esodata53.

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  5. Cara Daniela, anch'io sono un'esodata nata il 1953 e vivo, si fa per dire vivo, la tua stessa angoscia.
    Siamo state prescelte per salvare l'Italia!
    Prima ancora siamo state prescelte per affrontare la trasformazione delle Poste da Ministero a Ente Pubblico Economico e poi a Società per Azioni.
    Abbiamo lavorato giorno e notte perchè la trasformazione si realizzasse e abbiamo avuto le nostre soddisfazioni.
    Poi, con il cosiddetto calcio nel sedere, ci hanno sbattuto fuori con la risoluzione consensuale.
    Ma non era ancora finita.
    Era in arrivo un governo di pseudo-tecnici "salvatori dell'Italia" che ci avrebbe gettato nell'area della povertà.
    Facciamoci coraggio

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  6. Non ne possiamo piu' e' ora di dare sicure GARANZIE.Siamo anche noi esseri umani e lo eravamo anche prima nel mondo del lavoro.NON POTETE TRATTARCI COSI'..............raffaele c e la sua umana famiglia.x Passera cento miliardi x risanamento ci sono e Noi cosa siamo..

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  7. GLI ESODODATI SONO TUTTI UGUALI EX DIRIGENTI SPORTELLISTI E PORTALETTERE.ABBIAMO IN COMUNE LO STESSO ANGOSCIOSO PROBLEMA, NE STIPENDIO , NE PENSIONE. DEVONO RISOLVERLO.

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  8. Cara Daniela, sono un'esodata delle Poste come te, e anche per me spendere dieci euro è divento un dramma, oltre tutto mio marito lavora alla giornata e neanche tutti i giorni, dobbiamo lottare fino all'ultimo respiro affinchè quella specie di "genio" della fornero non l'abbia vinta.Rosita

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