Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

sabato 19 maggio 2012

Le storie della gente comune spiazzano i politici e gli economisti

Partita doppia
Fornero smemorata. O forse no
Massimo Mucchetti
La querelle sul numero degli esodati non è solo un problema di dimenticanza, ma di scarsa attenzione verso le persone
 17 maggio 2012 (modifica il 18 maggio 2012)
Partita doppia
Fornero smemorata. O forse no
La querelle sul numero degli esodati non è solo un problema di dimenticanza, ma di scarsa attenzione verso le persone
Le storie della gente comune spiazzano i politici e gli economisti, tutti numeri e percentuali. Abbiamo fatto la riforma delle pensioni. Bene. Ma che senso ha dannarsi per rendere sostenibile la previdenza nel 2030 e abbandonare, adesso, all’indigenza centinaia di migliaia di persone indotte a lasciare il lavoro con modesti incentivi per arrivare alla quiescenza a 60 o 62 anni e all’improvviso costrette ad attendere altri 4-5 anni senza più salario né pensione? Il tema va forte nei talk show, che rivendono dolore e paura sul mercato della (loro) politica. Ma a dicembre, quando la riforma prendeva le mosse, degli esodati si trattava in qualche articolo nelle pagine interne dei giornali. E in una trasmissione de La 7, intitolata “L’aria che tira”, che alle 11 cerca di portare sul teleschermo l’Italia della Grande Crisi senza urla né riverenze: con spirito di servizio pubblico, diremmo.
CHE ARIA TIRA? La conduttrice Myrta Merlino ha appena pubblicato un libro che riprende le sue 200 mattinate, con riquadri, cartelli, lettere, racconti e riflessioni (L’Aria che tira, noi e i nostri soldi in tempo di crisi, Sperling & Kupfer, 17 euro). Con tono colloquiale, offre un vasto materiale di base – ricco di umanità prima che di documentazione – per le risposte della classe dirigente. Che tardano. E gli esodati mostrano quale fossato continui a separare i governati dai governanti. In mezzo a tante storie, Merlino coglie il classico segnale debole che la dice lunga nella reazione del ministro del Welfare, Elsa Fornero, alle parole del sottosegretario Gianfranco Polillo. Secondo Polillo, se cambiano le condizioni che avevano legittimato gli accordi sugli esodi, gli esodati possono esigere la nullità di quegli accordi. Ovvio? Parrebbe. Perché, chiosa l’autrice, un contratto finanziario, se crolla la Borsa, si può rivedere e un accordo sindacale no? Ma il ministro si arrabbia. Da donna che lavora, Myrta considera Elsa un modello per le figlie. E tuttavia vede in quella reazione stizzita il dispetto della studiosa di previdenza nel trovarsi spiazzata dai fatti e dal collega su una sua ferale dimenticanza. Dimenticanza? Forse, aggiungiamo noi, c’è dell’altro. Senza attenzione alle persone, i professori rischiano di consegnare la politica alla Ragioneria dello Stato, che stabilisce il numero degli esodati da assistere non facendone il censimento sul campo in base a criteri decisi dal governo, ma partendo da una somma prefissata. Viene 65 mila, sentenzia il burocrate. E la prof. trascrive. Sono di più? Amen. Ma con un amen non si migliora l’aria che tira.
(Leggi)

7 commenti:

  1. Non ne possiamo piu' e' ora di dare sicure GARANZIE.Siamo anche noi esseri umani e lo eravamo anche prima nel mondo del lavoro.NON POTETE TRATTARCI COSI'..............raffaele c e la sua umana famiglia.x Passera cento miliardi x risanamento ci sono e Noi cosa siamo........

    RispondiElimina
  2. L'arroganza, la crudeltà ed il cinismo di quella persona e di altri pseudotecnici è necessaria per i provvedimenti di pari crudeltà che sono stati emanati.
    Sono tali qualità che consentono di abbattere pian piano lo stato sociale di un Paese e di privare nell'arco di un giorno 350.000 persone del diritto alla pensione, il tutto condito dalle lacrime di chi ha volutamente creato 350.000 drammi individuali più quello delle rispettive famiglie.
    Il giornalista Mucchetti ha tracciato un quadro perfetto della Fornero e di tutti gli altri pseudotecnici che hanno messo a disposizione dell'Italia il loro cinismo non certo le proprie accertate competenze.
    Se poi fosse vero che la relazione Inps pervenuta al Governo prima di varare la riforma pensionistica indicasse il numero degli esodati in 200.0000 (vedi Corriere della Sera del 4 marzo 2012) abbiamo una ulteriore dimostrazione di quanto i tagli alle pensioni dei nati nei primi anni 50 siano serviti a colmare un vuoto di cassa e non certo per le pensioni dei giovani.
    In effetti, la stessa Fornero ripete che "eravamo sull'orlo del precipizio" ai giornalisti (tipo Mucchetti, Gabanelli) che la incalzano con le domande.
    Ai giornalisti meno aggressivi (tipo Fazio) ripete invece che le misure erano necessarie per la tenuta delle pensioni degli attuali giovani.
    Grazie Mucchetti per le sue osservazioni che ci aiuteranno a superare un'altra triste giornata.

    RispondiElimina
  3. POVERA ITALIA dove siamo finiti , il presidente della repubblica quasi novantenne che fa il re e i tecnici non eletti dal popolo che fanno i despoti, io farei vivere per un solo mese a monti e alla fornero il dramma che noi esodati stiamo vivendo da cinque mesi , e sono sicuro che la signora , tutta teoria e poco pratica forse si renderebbe conto di quello che ha combinato, i politici danno le possibilita' alle imprese di esodare chi e' in prossimita' della pensione arriva il governo tecnico e cancella tutto , bella giustizia e rispetto delle leggi , ma se sbagliamo noi poveri sudditi sono mazzate , se non paghiamo una tassa arriva subito l'equitalia con gli interessi e la tangente .. Forse pensano che il popolo e' stupido ma non e' cosi , ed arrivera' per tutti la resa dei conti...

    RispondiElimina
  4. Non credo che il Ministro, sia smemorata, anzi ha bene in mente il suo grande sbaglio: di voler ad ogni costo dimostrare che in fretta si potevano ottenere ottimi risultati. Peccato che i risultati non sono numeri , ma persone, lavoratori,famiglie, figli, speranze e perche' no qualche piccolo sogno ormai irrealizzabile. Si tira una brutta aria in Italia e posso anche capire che le nostre storie personali , possano toccare molte coscienze. Paola

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Paola e' quello che ho pensato anch'io quando la Signora si e' presentata a dicembre 2011 con quella micidiale mistura di ficca ficca- se tutti tacciono- facciamo una grande figura davanti al mondo INTERO, raffaele c e la sua incredula famiglia.Povere ragazze a Brindisi e' un'altra vergogna......sono affranto........

      Elimina
  5. La fornero ha una faccia tosta pari solo alla sua arroganza e cattiveria, mi auguro che capisca prima di crepare quello che ci ha fatto e che si ostina a difendere in nome di una legge di me..a
    creata da lei a tavolino, tirata fuori dal cassetto solo per far vedere quanto era brava, invece fornero non lo sei, sei una mediocre donnetta incapace di cuore e sentimenti umani, spero tu te ne vada quanto prima da dove sei venuta con il tuo contorno di robots disumani , oltretutto la tua legge non passa giorno che nn venga criticata cosa credi di aver fatto?
    Sei solo una mediocre che si crede una grande, la grandezza di una persona sta anche nella capacità di tornare sui suoi errori e tu non ce l'hai

    RispondiElimina
  6. Un presidente novantennne e credo sia ora che vada in pensione, un monti e una fornero che sono dei robot che berlusconi comanda a bacchetta, si,perchè avuto ordini di accanirsi conla fascia piu' debole, calpestando i nostri diritti, ma i due maledetti robot i ricchi non li hanno neppure toccati, la patrimoniale che sta tanto a cuore a berlusconi NON SI TOCCA!Invece si toccano gli esodati con decreti incivili, illeggittimi, e bastardi come Loro. Non passa giorno che non li maledica per quello che ci stanno facendo passare, vorrei che vivessero anche loro nell'angoscia e nell'ansia come stanno facendo vivere noi.Rosa

    RispondiElimina