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domenica 27 maggio 2012

Ogni altra scelta cancella qualcuno

Cgil al governo: «Priorità è il lavoro,
basta finanza. Esodati, dare risposte»

ROMA - Il governo «deve pensare» al lavoro, creando nuova occupazione e investendo nella produzione, perché la riforma Fornero con le sole regole non determinerà neanche un posto in più.E, in questa scia, la priorità parallela è rappresentata dal fisco, con la necessità di una riduzione della pressione oggi «intollerabile» sui lavoratori e sui pensionati. Il leader della Cgil, Susanna Camusso, torna all'attacco indicando gli interventi considerati urgenti da mettere in campo. E poi, aggiunge, bisogna smetterla di «immaginarsi che la finanza è l'orizzonte dei profitti».
«Esodati, un caso così non era mai accaduto». Camusso parla in occasione della cerimonia per i 120 anni della Camera del lavoro di Brescia. Non tralascia neppure l'altra grande questione prioritaria per i sindacati, quella degli esodati, dopo la conferma del decreto interministeriale che salvaguarderà 65mila lavoratori rispetto all'innalzamento dell'età pensionabile introdotta dalla riforma previdenziale. Prima di entrare nel Teatro Grande, per la cerimonia, Camusso incontra una delegazione di esodati, coloro che cioè rischiano di restare per anni senza lavoro e senza pensione: «Mi hanno chiesto ciò che mi chiedono tutti gli esodati italiani: di dar loro una risposta - riferisce il segretario generale della Cgil - Non era mai successo nella storia del Paese che una riforma non prevedesse una clausola di salvaguardia per le persone che avevano già firmato degli accordi. Per loro, il governo deve fare una cosa semplice: mantenere le condizioni che avevano a quella data. Non esistono altre soluzioni: ogni altra scelta cancella qualcuno», dice Camusso.
Ocse: riforma del lavoro ok, ma fare presto. Della riforma del mercato del lavoro, dopo il primo via della commissione Lavoro del Senato, che da martedì tornerà all'esame dell'Aula di Palazzo Madama, parla anche il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria: «Va nella direzione giusta ma - afferma in una intervista al Corsera - deve fare presto, il tempo è un fattore decisivo, tutta l'Europa sta seguendo con interesse l'evoluzione del risanamento strutturale italiano a partire dalle pensioni in poi». In questo momento di crisi, «dobbiamo stare allo schema che ci ha proposto l'Europa e certo questo governo lo sta facendo con più dignit… del precedente», riconosce Camusso che però aggiunge che «dietro c'è l'idea che il prezzo lo debba pagare solo una parte della società, e cioè i lavoratori. Il presidente del Consiglio lo chiama rigore, io lo chiamo peggioramento delle condizioni dei lavoratori».
Manifestazione il 2 giugno. Proprio sui temi del lavoro, del fisco e della crescita, insieme al welfare, Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza sabato 2 giugno per la manifestazione nazionale che le tre confederazioni hanno organizzato nel giorno della festa della Repubblica per ricordare che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro. E per chiedere, con uno slogan unitario, «meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro».
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La Camusso a Brescia parla di crisi e lavoro
27/05/2012
«Per prima cosa bisogna intervenire sul fisco» ha dichiarato Susanna Camusso a chi le ha chiesto quali fossero le sue priorità, dopo quelle elencate nel giorni scorsi dal neo presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
«Bisogna costruire una posizione positiva per il lavoro, che paga un prezzo intollerabile sul piano della pressione fiscale. Serve poi pianificare un’equa politica fiscale che parta dalla patrimoniale sui grandi redditi per trovare risorse per creare occupazione».
Prima di entrare nel Teatro Grande, per la cerimonia dei 120 anni della Camera del lavoro di Brescia, il segretario della Cgil Susanna Camusso ha incontrato una delegazione di esodati postali bresciani che l’hanno attesa in corso Zanardelli. «Mi hanno chiesto ciò che mi chiedono tutti gli esodati italiani: di dar loro una risposta - ha spiegato il segretario Camusso -. Non era mai successo nella storia del Paese che una riforma non prevedesse una clausola di salvaguardia per le persone che avevano già firmato degli accordi». «Il governo - ha continuato - deve fare una cosa semplice: che tutti i lavoratori che hanno firmato accordi individuali o collettivi o avevano iniziato pratiche di
ricongiunzione dei contributi mantengano le condizioni che avevano a quella data. Non esistono altre soluzioni; ogni altra scelta cancella qualcuno».
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Leggi anche: ANSA; QN; Savona news

4 commenti:

  1. SONO CONVINTA CHE LA FORNERO NON AMMETTERA' MAI DI AVERE SBAGLIATO E QUINDI NON FARA' NULLA ALTRO. PER QUESTO BISOGNA SCAVALCARLA E CHIEDERE UN INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CHE FINO AD ORA HA FATTO FINTA DI NON VEDERE IL PROBLEMA E METTERE CON LE SPALLE AL MURO MONTI. MA QUESTO LO DOVREBBERO FARE I PARTITI SE SI CONSIDERANO ANCORA TALI. A NOI TUTTI SEMBRA DI VIVERE UN INCUBO. UNA TALE INGIUSTIZIA DOPO UNA VITA DI LAVORO NON CE LA MERITIAMO PROPRIO. ESODATA POSTE 53

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  2. è come parlare ai sordi; quando a governare e a legiferare ci sono persone che godono di enormi privilegi che hanno consentito loro di di fare una vita molto agiata senza sapere cosa significa dover rinunciare neanche al superfluo per sè e per familiari e conoscenti e che negli anni grazie a tutte le opportunità sociali, relazionali ed economiche hanno accumulato ricchezze tante da far stare bene altre due generazioni, come si può pensare che sono in grado di fare qualche passo indietro per ristabilire quell'uguaglianza sociale che consente di tener uniti i membri di una società? finora tante parole e un unico "spuzzonito", miserevole gesto: la rinuncia al 50% dei soldi ai partiti. chi non sa dove sbattere la testa e come continuare a sperare in qualcosa di buono e chi, molto cristianamente se ne frega. BASTA PAROLE PER ESSERE CREDIBILI C'E' BISOGNO DI GESTI CONCRETI CHE POSSANO DARE RESPIRO ANCHE AGLI ALTRI. CHI SARA' CAPACE DI PROPORRE E SOSTENERE ANCHE BOTTAGLIE SOCIALI UNA REVISIONE DEL TENORE DI VITA E DI SPESE PER TUTTI, NOI SAREMO CON LORO A SOSTENERLI ANCHE IN PIAZZA, ANCORA NON SIAMO ALLA DITTATURA!!!

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  3. Sull'iniquo decreto Fornero il presidente Napolitano dica cosa ne pensi e poiche' e' un grande estimatore di Monti lo esorti all'equita'ed alla ragionevolezza.

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  4. VISTO CHE LA SIGNORA FORNERO E'CAPACE SOLTANTO DI CREARE DANNI OCCORRE CHIEDERE UN INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO!|! PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!| I PARLAMENTARI DEVONO SCAVALCARLA PRIMA CHE LO FACCIA LEI!!! FATE IN FRETTA A CHIEDERE L'INTERVENTO DI NAPOLITANO- ORMAI E' L'UNICA ANCORA DI SALVEZZA CHE CI E RIMASTA!!!

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