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lunedì 21 maggio 2012

Scenari e sipari

Che cali il sipario sulla commedia degli esodati
...e nel migliore dei modi
di Francesco Abate & Gennaro Casafina
Deputati,
stiamo vivendo un periodo particolare dove bombe uccidono e feriscono ragazzi inermi che si stanno recando a scuola, eventi naturali catastrofici distruggono vite umane e lasciano persone per strada perché la casa è distrutta, persone che in pochi istanti hanno visto svanire i sacrifici di una vita intera.
Poi ci sono bombe e terremoti invisibili, psicologici, che senza mietere vittime ed alzare polveroni di calcinacci impietosamente caduti, distruggono ugualmente delle vite umane.
Una di queste è stata la nuova riforma delle pensioni che ha sconvolto la vita di milioni di persone ed in modo particolare di coloro che hanno firmato esodi incentivati pensando di andare in pensione con le regole previgenti. Una riforma voluta da tutti altrimenti non sarebbe stata repentinamente votata in Parlamento, riforma che ha seguito quelle, già purtroppo numerose, degli anni precedenti.
Ora si tenta di correggere il danno che questa riforma, a firma della Fornero e del presidente Monti, hanno creato e che voi deputati avete approvato, forse a malincuore.
Tutti i partiti si sono espressi negli ultimi tempi a favore di sostanziali cambiamenti, ma il cammino dalla teoria alla pratica non sempre è facile, poiché vagano interessi partitici in previsione delle future elezioni.
Deputati, occorre che mettiate da parte tali vantaggi e forniate, a tutti i lavoratori coinvolti in questa tragedia, la soluzione tanto agognata che li salvaguardi TUTTI e dico TUTTI, perchè sono circa sei mesi che dura questa storia che li ha logorati e massacrati psicologicamente facendoli piombare in un punto di non ritorno.
Leggendo le proposte di alcuni parlamentari si intravede nuovamente l’errore contenuto nel decreto Milleproroghe di salvare solo una parte degli esodati, precisamente 65mila fortunati vincitori di una sorta di lotteria statale.
E' un ulteriore errore, che non risolve questo dramma creato alla fine dello scorso anno e che con la vostra approvazione vi ha resi purtroppo complici del Governo Monti e di chi lo ha preposto a tale incarico.
Siete ancora in tempo per correre ai ripari, importante è fermarsi un attimo, capire il perché e dove si sta nuovamente sbagliando, e successivamente individuare la soluzione per tutti gli interessati, perché solo così potete riottenere la fiducia che i cittadini esodati e non esodati hanno riposto in voi nel 2008.
Deputati, non permettete che la Proposta di legge presentata dall’On.le Damiano abbia un futuro, è inaccettabile che un esponente del Partito Democratico che dovrebbe rappresentare "il partito paladino dei lavoratori", proponga che la soluzione del problema vada affrontata un po’ alla volta, così finisce solo nel dimenticatoio.
O per caso qualcuno vuole di proposito rimandare la questione e risolvere il problema da trionfatori nel 2013?
Possibile che solo adesso alcuni si sono ricordati delle ricongiunzioni onerose, quando la legge è passata nel 2010?
Nel pianeta esodati, esiste un gruppo non salvaguardato costituito da ex lavoratori di Poste Italiane e di altre Aziende quali lBM, che alla data del 4 dicembre 2011 possedevano i seguenti requisiti:
- firma dell'Accordo di esodo incentivato e sigla del successivo Atto di Conciliazione entro i primi giorni del mese di novembre 2011;
- maturazione di 40 anni di contributi nel periodo aprile 2012 - luglio 2012;
- riscossione del 1° rateo di pensione nel periodo 1° maggio - 1° agosto 2013, quindi entro 24 mesi dal 4 dicembre 2011 (secondo le vecchie regole)
Al momento gli stessi, non rientrano nelle 65.000 unità salvaguardate dal Decreto Legge Salva Italia e Decreto Milleproroghe, il cui Decreto attuativo sarà presentato nei prossimi giorni dal Ministro del Lavoro, perché pur possedendo i requisiti forse più importanti, hanno lasciato il posto di lavoro entro il 1° trimestre del 2012 e non entro il 31 dicembre 2011.
Di questa casistica, in questi giorni non se ne parla per niente, come è possibile, cosa si aspetta per farlo?
E' vero che tali ex lavoratori non hanno lasciato il posto di lavoro entro il 31 dicembre 2011, ma posseggono comunque tutti gli altri requisiti per andare in pensione prossimamente, ovvero nel periodo dal 1° giugno - 1° agosto 2013, secondo le regole previste al momento della firma dell'Accordo incentivato ed alla sigla dell'Atto di Conciliazione.
Non dimenticatevi di queste persone, perché nel "limbo" della quasi totalità degli esodati, rappresentano coloro per i quali era prevista una minor attesa rispetto agli altri che, già secondo la vecchia normativa era previsto che andassero in pensione, negli anni 2014 , 2015 ed oltre.
Credo che per "una dimenticanza" di qualcuno, di questi ex lavoratori non se ne è parlato sin ora, altrimenti sarebbe grave perché dimostrerebbe un concreto interesse di parte.
Questi ex lavoratori di Poste Italiane, che hanno lavorato sino al 31 marzo u.s., riceveranno alla fine del mese in corso, una somma costituita da n. 16 stipendi da aprile 2012 a luglio 2013 e n. 3 ratei di contributi volontari da pagare all'INPS da aprile a giugno 2012 (per completamento dei 40 anni di contributi previdenziali).
Nel caso in cui non fossero salvaguardati, già dal mese di luglio p.v. sarebbero in evidente difficoltà, poiché dovrebbero versare all'INPS gli ulteriori contributi volontari sino a gennaio 2015 (compimento del 62° anno di età), ovvero ulteriori 31 ratei pari a € 44.640 (€ 1.440 al mese), oltre al mancato incasso sino al predetto mese di n. 18 stipendi.
Deputati sapete cosa saranno costretti a fare queste persone da luglio in poi?
Dovranno vivere con 600 euro al mese, e tale somma, in molti casi, servirà a sfamare anche la moglie e qualche figlio ancora "sulle spalle" perché in cerca di occupazione ancora a 30 anni!
Il tempo stringe, la soluzione deve essere individuata rapidamente per TUTTI, senza "dimenticarsi" di nessuno.
Occorre metter fine a questa brutta storia che sta angosciando rispettabili lavoratori e lavoratrici la cui colpa è stata quella di credere nelle leggi dello Stato che vigevano all'atto della firma degli accordi stipulati con le proprie Aziende e di cui Stato è stato garante.
Si cala a questo punto il sipario citando quanto dichiarato dal Ministro Fornero all’agenzia ASCA:
(ASCA) - Roma, 14 mag - Il decreto per i 65 mila esodati sarà varato ''entro la fine di maggio''. Lo riferisce il ministro del Lavoro Elsa Fornero, a margine di un convegno a Montecitorio. ''Lo stiamo predisponendo - spiega ai cronisti - insisto che è bene separare la condizione di chi è prossimo alla pensione da quella di chi, che non sappiamo identificare, si troverà in quella condizione negli anni futuri'', occorrerebbe salvare in primis tali ex lavoratori.
E chi è davvero prossimo alla pensione se non questi ex lavoratori postali e IBM?
Buon lavoro
Francesco Abate & Gennaro Casafina
(Leggi)

4 commenti:

  1. E uno scandalo!!!!! sono stata danneggiata (anno 1953) per ben due volte da riforme inique. uscita dal lavoro, a seguito di accordo, nell'aprile del 2010 sarei dovuta andare in pensione a sessantanni che avrei compiuto nel gennaio 2013 con finestra luglio 2013.
    Poi sono intervenute tutte le modifiche : Tremonti ..Berlusconi...Sacconi ...Fornero... tutti si son divertiti a fare riforme ...
    Adesso pur maturando i requisiti con la vecchia riforma (60Anni) entro gennaio 2013 il trattamento è previsto per maggio 2014 (1 anno +3 mesi)cioè oltre i famosi 24 mesi.
    Ma è giusto tutto questo ? questi politici legittimati o no possono giocare con il futuro di intere famiglie?
    Anche le altre Nazioni sono scandalizzate da tutto questo e stanno occupandosi con servizi televisivi ed articoli giornalistici. Tale tematica , ha destato tanto stupore e meraviglia non tanto per i contenuti della riforma che tutto sommato sono condivisibili ma perchè non si è assicurato un periodo transitorio e non si è valutato l'impatto che una riforma poteva avere sulla collettività!!!!!

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  2. Cari colleghi, avete piu' che ragione e fate bene mettere in evidenza cio' che sta succedendo a voi e a tanti altri che hanno lavorato anche in alcuni mesi del 2012. E' giusto che la situazione sia chiara e risolvibile per tutti. Alla vostra bella lettere ai deputati, avrei aggiunto:che fosse impedito alla nostra ex azienda"Poste". di continuare a mandare persone in esodo, almeno fino a quando le cose non saranno risolte per chi nel calderone ci e' gia' entrato. Sono dell'idea di continuare pacificamente a lottare per i nostri: Diritti, Paola

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  3. SE LE PRESSIONI NON SONO SUFFICIENTI A CORREGERE LA RIFORMA DELLE PENSIONI,E' ARRIVATO IL MOMENTO CHE LA "MONTAGNA VADA DA MAOMETTO" E PER FARE CIO'DOVREMMO ORGANIZZARCI E MANIFESTARE AD OLTRANZA REAGENDO ALLA SCELLERATA RIFORMA DELLE PENSIONI. POI NON VI LAMENTATE SE QUALCHE ESODATO ESCE DALLA NORMALITA' E COMPIE QUALCHE GESTO SCONSIDERATO.

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  4. Visto che il danno ormai è fatto, una soluzione ptrebbe essere quella di un condono previdenziale in modo da poter recuperare parecchi soldi e nello stesso tempo aprire nuove posizioni contributive.

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