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domenica 24 giugno 2012

Esodati, la Provincia pressa il Governo

Esodati, la Provincia pressa il Governo
24 giugno 2012
Digitando le prime due lettere, ‘es’, su google, la ‘madre’ di tutte le ricerche on line, esce immediatamente la parola: ‘esodati’. Segno dei tempi e di come alcune parole, negli ultimi anni, abbiano avuto una netta preponderanza nella comunicazione generale (un’altra, ed esempio, è spread). ‘Esodati’, insomma. A questa categoria appartengono i lavoratori ‘over 50’ espulsi dal mercato dal lavoro e non ancora ammessi nel trattamento della pensione in conseguenza di un innalzamento dell’età o dei requisiti per accedervi. In parole povere un ‘sottoinsieme dei disoccupati’, ma una fascia sociale – per proprie caratteristiche – ancora più debole in quanto oggetto di ulteriori difficoltà a ripresentarsi nel mercato del lavoro e, soprattutto, soggetti che a differenza dei disoccupati giovani hanno spesso degli obblighi ed oneri economici derivanti da responsabilità familiari dal carico non indifferente. Un termine coniato dai mass media e dalla classe politica per indicare quei lavoratori che hanno perduto il posto di lavoro a seguito di una ristrutturazione aziendale, di un accordo sindacale o di un accordo economico con il datore di lavoro, contando di poter accedere in breve tempo alla pensione ed invece rimasti all’asciutto.
Con la ‘guerra di numeri’ in atto in questi ultimi giorni e la contrapposizione, anche forte, tra i vertici del governo, il premier Monti e il ministro Fornero in particolare, e parte della rappresentanza politica e dei sindacati, la vicenda è ancora di stringente attualità. E a Vasto e nel Vastese? Numeri esatti, al momento, circa l’impatto di questa particolare situazione nel territorio non ancora ci sono, ma è chiaro che anche da queste parti non sono pochi quanti, loro malgrado, investiti da una realtà attuale intrisa di dubbi e fondate preoccupazioni. Lavoratori che appartengono a svariate categorie, operai ed impiegati, ma non solo. ‘Accenni’ di inserimento dell’argomento al centro dell’attenzione, anche a livello locale, cominciano ad esserci e gli appelli, in ogni caso, sono tutti rivolti all’Esecutivo guidato da Mario Monti affinché ponga in essere quelle azioni, soprattutto il reperimento di risorse, utili a ‘mitigare’ ed a compensare gli effetti deleteri che le ultime riforme hanno prodotto. Lavoratori e famiglie che aspettano risposte chiare e certamente non più differibili. La politica, in zona, ha iniziato ad ‘annusare’ la questione. Tra gli interventi noti, fin qui, quello dei consiglieri provinciali del Pdl che con una mozione approvata all’unanimità nell’ultima seduta dell’assemblea, sollecitano la Giunta ad “attivarsi con il Governo perché siano risolti tutti i problemi creati dall’ultima riforma pensionistica ‘Fornero’ ai lavoratori over 50 esodati, in mobilità o autorizzati alla contribuzione volontaria e che non possono più accedere in tempi rapidi al trattamento pensionistico. La riforma del sistema pensionistico, invece, ha unilateralmente spostato avanti nel tempo, anche di 2, 3, 4, 5 anni, il possibile accesso alla pensione determinando così per gli esodati un vuoto di alcuni anni che non è coperto né da retribuzione, né da ammortizzatori sociali, né dalla pensione. Una situazione ‘ingiusta’ e ‘paradossale’ e per queste persone e le loro famiglie si prospetta un periodo difficile perché rischiano di rimanere senza reddito e senza pensione per alcuni anni”. Un ‘pasticcio’ al quale dover porre rimedio, in definitiva. Da un tavolo tecnico o da chissà quale altra fonte arrivi, insomma, è atteso un provvedimento che metta all’angolo dubbi, incertezze e polemiche, ridando fiato e speranza a quanti, oggi, se ne sono trovati improvvisamente privati.
Michele Tana


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