Torino, 10.07.2012
Ai Parlamentari Piemontesi
Come da impegni assunti in una recente
assemble, vi inviamo alcune nostre sintetiche note sulle tematiche evidenziate
in merito alla vicenda esodati e decreti
relativi:
- Nel nuovo decreto (altri 55.000) si fa riferimento agli accordi siglati presso il Ministero, questo esclude tutti i contratti individuali e collettivi siglati in tavoli diversi ma del tutto validi.
- Lo stesso decreto salva coloro che sono ammessi alla prosecuzione volontaria entro il 4 Dic 2011 !! Quando la gran parte dei soggetti ha accettato di firmare per periodi susseguenti la fine de tre anni di mobilità e quindi alla data non immaginava neppure di fare tale domanda prevista negli anni seguenti.
Il caso è grave perché questi soggetti non maturando
la pensione devono pagare tutto il periodo di incremento (2-3 anni) o aspettare
la vecchiaia.
- Problematica legate all'aumento dell'aspettativa di vita (Dl 201/2011, art. 24, c. 15, ultimo periodo): Già nelle note precedenti chiedevamo di cassare il citato periodo perché rende irraggiungibile la pensione di anzianità senza riprendere il lavoro, in subordine, esplicitare che l'ulteriore periodo collegato all'incremento dell'aspettativa di vita (3 mesi dal 2013) sia da considerare come differimento del trattamento pensionistico e non come incremento del requisito contributivo; qualora rimanga la norma con il differimento del trattamento pensionistico, va prevista la prosecuzione del trattamento di sostegno al reddito fino alla effettiva erogazione della pensione
- clausola di salvaguardia: Sia nel 1° decreto 65.000 che nell’ultimo chiediamo di sostituire la frase che a fine Art.22 del decreto 6 Luglio dice che “ il predetto ente NON prenderà in considerazione ulteriori domande” con “ Qualora dal monitoraggio risultasse raggiunto il limite predetto, il Governo si impegna a reperire le risorse necessarie alla copertura dei costi ulteriori.”
Quanto sopra, fermo restando che
ribadiamo la nostra contrarietà a provvedimenti che rimettono il discussione
intese precise siglate in base alle attese pensionistiche presenti alla firma.
In questo senso riteniamo
indispensabile che si rimetta all’ordine del giorno la stessa base della Legge
122/2010 e relativo Art. 5 bis in quanto la cifra individuata dei primi 10.000
lavoratori tutelati dall’incremento della età pensionabile è dimostrata
assolutamente inadeguata alla quantità vera delle richieste creando una discriminazione
del tutto ingiustificata tra le fasce dei lavoratori interessati. E' urgente in
questo senso, come primo segnale, finanziare immediatamente e con effetto
retroattivo, quanto previsto dall'art. 5 bis, il prolungamento della mobilità
fino al raggiungimento del diritto alla pensione.
Questa nota è subordinata alla
effettiva vigenza del decreto del 1 giugno 2012 di salvaguardia per i primi
65mila, decreto non pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Qualora per qualsiasi
motivo tale decreto non avrà efficacia la questione “esodati” dovrà
ulteriormente essere rivista complessivamente.
CGIL Torino CISL Torino UIL
Torino
CGIL - Via Pedrotti 5 –
10152 TORINO Tel. 011/2442473 – Fax 011/2442434
CISL – Via Madama Cristina 50 – 10125 TORINO Tel. 011/6520045 – Fax 011/6520012UIL – Via Bologna 11 – 10152 TORINO Tel. 011/2417190 – Fax 011/2417191
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