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lunedì 30 luglio 2012

Ill.mo Presidente Napolitano

Ill.mo Presidente Napolitano Ill.mo Presidente Napolitano , questa sera , Lei presenzierà l’inaugurazione delle Olimpiadi di Londra 2012 e canterà sicuramente l’inno di Mameli Fratelli d’Italia .
Chi le scrive purtroppo non lo farà , non perché stonato , solo per coerenza . Appartengo ormai ad un’altra famiglia che Lei ed il Governo da Lei voluto avete creato. Appartengo agli esodati d’Italia , quegli esodati che decreto dopo decreto sono rimasti senza diritti , siamo coloro i quali state costringendo ad una guerra tra poveri . Come in ogni buona famiglia , al nostro interno ci sono i più o i meno fortunati e guarda caso io appartengo ai meno fortunati ( come me altri 115 ). Siamo gli esodati di Poste Italiane che pur avendo firmato un accordo nell’anno 2011 , (prima che la prof.ssa Fornero decidesse di usare il danaro di un’ azienda attiva per sanare I flagelli provocati dai nostri politici ) sono usciti per scelta aziendale in data 31/03/2012 .
Meno fortunati poiché siamo gli unici esodati appartenenti ad una ex azienda di Stato , confluiti nel calderone INPS dal 2010 , quindi non abbiamo alcun ammortizzatore sociale .
Non godiamo di cassa integrazione , non abbiamo la mobilità , non abbiamo un fondo di solidarietà , abbiamo solo un pezzo di carta firmato e ratificato dalle sedi competenti del Ministero del Lavoro prima dell’avvento della prof.ssa Fornero .
Da mesi abbiamo investito la Camera di deputati , il Senato della repubblica , Poste Italiane S.p.A, ebbene alla soglia della votazione in Senato , contattati telefonicamente i Senatorinon sapevano nulla della nostra situazione .
Giustizia , equità , queste sono le Sue parole pronunciate in vari interventi , l’ho addirittura vista piangere parlando dello Stato di Diritto .
Le chiedo può essere definito Diritto anche la violazione della Costituzione ?
Non è una violazione della Costituzione la Legge Fornero sulla previdenza da Lei firmata ?.
Io come altri gli altri 115 rimarremo ora per due anni e mezzo , senza stipendio , senza pensione
Senza ammortizzatori ma con 1400,00 euro mensili da pagare per 30 mesi di contributi e non
li abbiamo .
Ormai l’unica frase che riconosciamo nell’Inno di Mameli è “siam pronti alla morte”. Presidente intervenga quale garante dei diritti e della Costituzione e ponga fine a questa ingiustizia affinché anche gli esodati d’Italia e i loro figli possano ritornare a cantare fratelli d’Italia .
Poli Gianfranco
Sabaudia 27/07/2012
(Leggi)

3 commenti:

  1. Di questa situazione odiosa,tutti i giorni scopriamo qualcosa di nuovo e di negativo. Ma non si finisce mai di imparare e di attendere una soluzione Equa e giusta. Cosi' ci era stato promesso........Paola

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  2. non sono un postale ma sono nelle stesse condizioni di Gianfranco Poli senza stipendio e senza pensione dovrei pagare 1000,00 Euro al mese di contributi volontari e sinceramente non li ho sono una persona monoreddito e dopo 3 anni di mobilità non posso permettermi una spesa così esosa. Ormai non credo più alle promesse di una soluzione per tutti e tutto quello che posso cantare è il requiem. Condivido in pieno il pensiero di Gianfranco

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  3. Caro Gianfranco, il presidente Napolitano sa benissimo di aver firmato una legge incostituzionale (sentenza corte costituzionale 822/1988) e si guarda bene dall'intervenire sulla vicenda esodati. Sono vergognosi il suo silenzio e la sua indifferenza.

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