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mercoledì 8 agosto 2012

Esodati e spending review

Esodati: la spending review tutela altri 55 mila. Saranno gli ultimi?
Approvata la spending review insieme alla tutela per altri 55 mila esodati
Esodati e spending reviewEsodati e spending review. La spending review è legge dopo la seduta di ieri alla Camera in cui 403 voti favorevoli hanno posto l’approvazione definitiva al ddl che delinea i tagli alla spesa pubblica che scongiurano l’aumento ad ottobre dell’Iva di altri due punti percentuali e introducendo risparmi per circa 4 miliardi e mezzi da quest’anno per arrivare a 11 miliardi nel 2014. Tra le novità la tutela per gli altri esodati rimasti fuori dal decreto del 1 giugno scorso.
Esodati e spending review
Si conferma così che vengono salvaguardati altri 55 mila esodati, che potranno così accedere alla pensione in base ai criteri sussistenti prima della riforma delle pensioni del ministro Fornero. In particolare i lavoratori tutelati sono quelli che hanno maturato i requisiti per l’accesso alla pensione dopo il 31 dicembre 2011, ossia:
- lavoratori collocati in mobilità (o in mobilità lunga) che, sulla base di appositi accordi stipulati dalle imprese in sede governativa anteriormente al 31 dicembre 2011 per la gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali, maturano il diritto al pensionamento entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità (o, ove prevista, della mobilità lunga), ancorché alla data del 4 dicembre 2011 non risultino ancora collocati in mobilità.
- lavoratori che, al 4 dicembre 2011, non erano titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore (si tratta sostanzialmente del settore finanziario), ma per i quali il diritto all’accesso a questi fondi era previsto da accordi stipulati alla medesima data (ferma restando la permanenza nel fondo fino al sessantaduesimo anno di età),
- lavoratori che, prima del 4 dicembre 2011, sono stati autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione, a condizione che perfezionino i requisiti anagrafici e contributivi utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico, secondo la disciplina vigente alla data di entrata in vigore del Dl 201/2011, nel periodo compreso fra il ventiquattresimo e il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del medesimo provvedimento,
- lavoratori con accordi individuali o collettivi di incentivazione il cui rapporto di lavoro si sia risolto entro il 31 dicembre 2011 e che siano in possesso dei requisiti previgenti all’entrata in vigore del Dl 201/2011 avrebbero comportato la decorrenza del trattamento medesimo nel periodo compreso fra il ventiquattresimo e il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del medesimo decreto.
Decreto esodati: in attesa del secondo
Come per i primi 65mila, anche per i restanti 55mila esodati, si deve rimanere in attesa dell’attuazione della salvaguardia sulla base di un decreto interministeriale, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl sulla spending review. Sarà l’Inps a monitorare, sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro, le domande di pensionamento presentate da questi lavoratori, che intendono avvalersi dei requisiti di accesso alla pensione secondo i requisiti ante riforma Fornero. Ma se i numeri, come è accaduto, non dovesseroe tornare e invece di 55mila esodati, questi sono anche di più? Il Governo sembra nuovamente lavarsi le mani quando afferma che dal monitoraggio dell’Inps, se dovesse risultare il raggiungimento del limite numerico delle domande di pensione, lo stesso Istituto Nazionale di Previdenza sociale non prenderà in esame ulteriori domande di pensionamento finalizzate ad usufruire dei benefici richiamati.
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