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venerdì 24 agosto 2012

in Valle d'Aosta 115 esodati

Aosta
24.08.2012 - economia
Lavoro, in Valle d'Aosta 115 esodati
Secondo Gabriele Noto della Uil il 65 per cento proviene dall'industria pesante. "E il loro numero potrebbe aumentare"
DANIELE MAMMOLITI
Il ministro preferisce chiamarli «salvaguardati» ma tutti li conoscono come «esodati»: sono coloro che prima del dicembre 2011 hanno accettato - dopo una ristrutturazione aziendale, un accordo sindacale o un accordo economico con l'azienda - di lasciare anzitempo il loro di lavoro con la certezza di andare in pensione entro due anni e che invece, con l'avvento della riforma Fornero, si ritrovano nella terra di nessuno di chi non ha più un'occupazione e non può più collegarsi a scivoli pensionistici incentivati in tempi brevi.
L'Inps ha fatto partire a fine luglio le lettere con cui comunica agli interessati di essere stati individuati tra i possibili beneficiari delle norme di salvaguardia (cioè l'accesso alla pensione secondo i criteri precedenti alla riforma Fornero) invitandoli a verificare la correttezza del proprio estratto conto previdenziale. In Italia sono 65 mila i lavoratori che hanno ricevuto o riceveranno la lettera. In Valle d'Aosta gli esodati contattati sono 115, di cui 80 fanno riferimento alla sede di Inps di Aosta e 35 a quella di Verrès. Per tutti l'istituto di previdenza ha attivato, già dal 27 luglio uno sportello utile per chi trovasse errori nell'estratto conto previdenziale o avesse bisogno di chiarimenti, con un calendario di appuntamenti già in stato avanzato. L'Inps, peraltro, ha dato disposizione alle sedi periferiche di chiudere tutte le pratiche non oltre il 30 settembre.
Secondo Gabriele Noto, presidente del Comitato regionale dell'istituto ma anche sindacalista segretario dei metalmeccanici Uil, la gran parte dei 115 esodati valdostani arrivano dall'industria pesante, «una quota attorno al 65 per cento» dice. Tra le altre figure professionali nell'elenco anche alcuni bancari e qualche lavoratore Telecom. Noto puntualizza però che «il numero attuale di esodati valdostani con diritto alla salvaguardia potrebbe cambiare e alzarsi».
La sede INPS di Aosta

Lo sportello attivato dall'istituto servirà infatti anche a chi non ha ricevuto alcuna comunicazione e non compare negli elenchi redatti dagli uffici romani ma ritiene di avere i requisiti da «esodato». «Chi ha avuto la lettera dell'Inps - dice Noto - ha un buon margine di sicurezza di essere tranquillo. Penso però che a loro si aggiungeranno altri lavoratori, magari quelli provenienti da aziende piccole, dove il sindacato non è presente. I conti si potranno fare solo alla fine». Anche perché con la normativa sulla «spending review» il governo ha da poco esteso le tutele ad altri 55 mila potenziali esodati in tutta Italia, per ora non compresi nell'invio delle lettere dell'Inps.
 

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