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lunedì 20 agosto 2012

Lettera aperta di due esodati all'On.le Giuliano Cazzola

Lettera aperta di due esodati all'On.le Giuliano Cazzola
Abbiamo letto in questi giorni un articolo pubblicato il 14 agosto u.s. su ilsussidiario.net nel quale lei Onorevole esprime il suo parere su ciò che definisce il " tormentone degli esodati".
Siamo due esodati di Poste Italiane verso i quali molto spesso, negli ultimi tempi, ha mostrato ingiustamente un certa intolleranza.
Abbiamo firmato accordi di esodo incentivato molto prima del 4 dicembre del 2011.
Tali accordi prevedevano che lasciassimo il posto di lavoro il 31 marzo del 2012. Non avendo cessato di lavorare entro il 31 dicembre 2011, non rientriamo nei salvaguardati nonostante abbiamo maturato il diritto alla pensione di anzianità (40 anni di contributi) tra il mese di marzo e giugno 2012, con godimento al 1° rateo della pensione, secondo le vecchie regole, tra il 1° maggio ed il 1° agosto del 2013.
Poste Italiane è a tutti gli effetti un'Azienda a partecipazione statale, e per i propri dipendenti non sono previsti ne ammortizzatori sociali e ne un fondo di solidarietà.
Per tali motivi, abbiamo iniziato a pagare chi da aprile e chi da luglio scorsi, nr. 31 ratei di contributi volontari (pari a €1.408 al mese) per raggiungere i 42 anni e 6 mesi di contributi previsti dalla riforma Fornero. Detraendo tale importo dallo stipendio che Poste ha garantito, a secondo i casi, sino ad aprile o a luglio 2013, restano soltanto 550 euro certamente non sufficienti per il sostentamento di una famiglia composta in entrambi i casi da moglie casalinga e due figli maggiorenni che lavorano saltuariamente.
Consideri inoltre Onorevole, che nel periodo aprile - luglio 2013, avendo terminato l'incentivo all'esodo garantito da Poste, non avremo un euro in tasca e non potremo pertanto versare gli ulteriori 18 ratei di contributi all'INPS.
Cogliamo l'occasione per dirle, contrariamente a quanto più volte affermato da lei in passato, che Poste non ci ha per niente "arricchiti" con l'incentivo all'esodo, costituito da una somma di denaro comprendente gli stipendi mancanti dal momento della cessazione dell'attività lavorativa sino al mese precedente la riscossione del 1° rateo della pensione.
Scorrendo l'articolo riportato il 14 agosto u.s. su ilsussidiario.net vorremo fare alcune considerazioni:
1^ - Siamo d'accordo quando asserisce ".................Prima della pausa estiva, la Commissione Lavoro della Camera ha varato, come se si trattasse di un saldo di stagione, una Proposta di Legge che ha l’ambizione di risolvere, in un sol colpo, quel groviglio di questioni che sono riconducibili al tema dei cosiddetti salvaguardati, ovvero a quei casi che saranno risparmiati dall’applicazione dei nuovi requisiti di accesso al pensionamento disposti dall’articolo 24 del decreto Salva Italia (dl 201/2011) e dalle successive modifiche introdotte nel decreto Milleproroghe. Il provvedimento ha un chiaro sapore elettorale perché è destinato a morire in Commissione Bilancio a causa dell'insufficienza di copertura........."
Allo stato attuale, condividiamo con lei che sussistano difficoltà oggettive per reperire fondi per il salvataggio di tutti gli esodati. Anche per noi è inutile fare richieste che già a priori si sa non sarà possibile soddisfare, occorre praticare quella che una volta veniva definita "la politica dei piccoli passi".
2^ - Non siamo d'accordo quando afferma ".................Sono stati così garantiti non solo i lavoratori in uscita nel corso del 2013, ma anche una quota di quelli che usciranno nel 2014........."
Non è vero che sono stati salvaguardati nelle 120mila unità previste dal Ministro del Lavoro, tutti coloro che era previsto che andassero in pensione secondo le vecchie regole nel 2013 e 2014, perché siamo rimasti esclusi in 200, in particolare 116 postali ed 84 ex lavoratori dell'IBM, che abbiamo ed avevamo il diritto ad essere salvati prima degli altri perché maturiamo il diritto al godimento della pensione di anzianità o vecchiaia a metà del 2013!
Alla luce di quanto su detto, ed in virtù del fatto che non essendoci allo stato attuale la possibilità di salvare tutti i restanti esodati (persone che già dovevano andare in pensione dal 2015 in poi), si dia allora Onorevole Cazzola, ma la richiesta è comunque diretta a tutti i deputati di tutti i partiti politici, la possibilità almeno a queste 200 persone di veder riconosciuto il loro diritto di andare in pensione a metà del 2013, perché non salvaguardarli per il solo fatto che non hanno lasciato il posto di lavoro entro fine 2011, è una palese ingiustizia che lei e tutti i deputati ben conoscono da tempo.
Onorevole ci aiuti affinché la nostra situazione non rimanga come in passato una casistica degna di sola attenzione, ma in virtù del principio di equità, si provveda definitivamente alla sua meritevole tutela, perché non possiamo reggere alle enormi spese che dobbiamo sostenere per il mancato salvataggio.
In merito alla Proposta di Legge varata dalla Commissione Lavoro della Camera il 7 agosto u.s., le alleghiamo lo stralcio che interessa alle 200 unità postali ed IBM, che lei senz'altro, anche se non risulta tra i firmatari, avrà più volte letto.
Modifiche alla vigente normativa in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico (C. 5103 Damiano, C. 5236 Dozzo, C. 5247 Paladini).
TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO E ADOTTATO COME TESTO BASE, COME RISULTANTE DAGLI EMENDAMENTI APPROVATI
Art. 2
(Modifiche all'articolo 6 del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14).
1. All'articolo 6, comma 2-ter, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) le parole: «il cui rapporto di lavoro si sia risolto entro il 31 dicembre 2011, in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati» sono sostituite dalle seguenti: «il cui rapporto di lavoro si risolva unilateralmente o in conseguenza di fallimento dell'impresa o in ragione di accordi individuali sottoscritti entro il 31 dicembre 2011 o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati, anch’essi entro il 31 dicembre 2011»
Onorevole nel salutarla confidiamo in un suo vigoroso interessamento.
Massimo Parodi e Carlo Grazioli
(Leggi)

3 commenti:

  1. No comment il tutto si commenta da solo. raffaele c e la sua famiglia

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  2. VERO QUELLO CHE DICE RAFFAELE C. tutto ciò che dice o afferma ma anche solo quando apre la bocca cazzola, SI COMMENTA DA SOLO. Ma verranno tempi duri anche per lui, noi non lo sapremo mai, ma la giustizia fa sempre il suo corso. Già non vederlo mai più nei prossimi anni tra i banchi dei politici sarà una grande soddisfazione. Esodato da tutti (purtroppo con i soldi) ma anche quelli alle persone come lui finiscono nel baratro

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  3. l'Onorevole Cazzola si dimentica anche che è stato il suo governo a creare la finestra mobile anche per chi nel 2010 stava versando contributi volontari esendo andato in esodo, io mi ritrovo ora con nove mesi di vuoto avendo maturato la pensione a settembre 2011 la prendero ad ottobre 2012. Lo sa l'Onorevole come si fa a campare nove mesi senza redditto pagando imu luce gas tassa mondezza ecc. No lui non lo sa perchè è gia super pensionato e sta ancora continuando a scroccarci con tutti i privilegi da Onorevole

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