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mercoledì 12 settembre 2012

Dagli esodati un appello al PDL

12 settembre 2012
Dagli esodati un appello al PDL
I «postali» consegnano una lettera ai deputati bresciani     
Gli esodati postali si rivolgono ai parlamentari bresciani. Gli ex dipendenti delle Poste che, come migliaia di persone in altri settori, si trovano nella situazione di non percepire alcuna indennità, sono preoccupati per lo slittamento della discussione in Parlamento della proposta di leg-ge 5103 che ha l'obiettivo di risolvere il problema dei lavoratori rimasti senza reddito.
Perciò ieri si sono recati con una rappresentanza nella sede cittadina del Pdl, dove hanno depositato una lettera per gli onorevoli Romele, Gelmini, Beccalossi, Saglia e Conti. «Tutti conoscono la situazione conseguente alla riforma Fornero. Il progetto di legge 5103 doveva essere discusso a settembre. Invece, al momento di metterlo in agenda il Pdl non ha accettato di calendarizzarlo» osserva Giuseppe Zani. Con lui Paola Preti, Franco Carrera, Renato Gorno, Elio Magri, Maurizio Marella. «Temiamo - aggiungono - che questo ritardo possa trasformarsi in ulteriori rinvii per decisioni ed emendamenti e che la legge non venga approvata». Da qui l'appello «alle coscienze».

10 commenti:

  1. Al PDL potremmo solo promettere di "non calendizzare" le elezioni. A loro, evidentemente, fanno schifo centinaia di migliaia di voti, oppure non interessano, perchè sanno dove prenderli.
    Sarebbe meglio non dare pensioni ai politici che lavorano e percepiscono uno stipendio.
    Una anziana siciliana si gettò dal balcone, perchè le avevano diminuito la pensione da 800 a 600 euro: chissà, forse togliendo ai politici che lavorano (?) e hanno la pensione oltre lo stipendio, potrebbero imitarla........

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  2. Ma quand'e' che questi parlamentari la smettono di fare i pagliacci, un problema macroscopico come quello degli esodati non doveva neanche sorgere, se poi quella calamita' della Fornero l'ha fatto nascere bisognava porvi rimedio immediatamente. E' proprio vero che in politica l'importante e' occupare la sedia.......
    esodato poste

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  3. Al pdl non interessano gli esodati.
    Riceveranno una batosta alle prossime elezioni e si dovranno pentire di quello che fanno contro gli esodati.

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  4. La batosta la potrebbero ricevere solo se i sindacati, con una mano sulla coscienza, informassero TUTTI gli esodati, al fine di unirci e formare un POPOLO. Purtroppo non tutti gli esodati (parlo dei PPTT) sono a conoscenza delle nostre vicende, anche perchè tanti sindacalisti dicono che tutto è per noi risolto.
    Non ci credete? Chiedetelo a qualche ex collega. A me dicono che sono certi che tutto si è risolto e bene.
    Una manifestazione di centinaia di migliaia di esodati, coniugi e figli, avrebbe un peso notevole. Dai tassisti agli operai Alcoa dobbiamo prendere esempio.

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    1. Non credo ci sia un grande popolo di postali in attesa di informaqzioni che riguardano la questione esodati.
      La nostra storia dice che ciascuno cerca con pianti disperati l'aiuto per risolvere la sua situazione, ma spesso poi sparisce fregandosene della sorte altrui.
      Se così fosse ci srebbe la stessa frenetica voglia di informarsi e partecipare.
      Spero di essere un falso profeta, ma credo che avremo un bel po' di coloro che si credono salvati che, non rientrando tra i 65.000 si precipiterà nei luoghi di discussione tra esodati a piangere la sua malasorte.

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    2. Ti assicuro che e' cosi'. Sai quanti non si preoccupano o non sanno niente nemmeno che due mesi prima di ricevere la prima pensione se non fanno richiesta all'INPS non riceveranno niente.Perche' gli e' stato detto senza fare nomi che e' tutto a posto di stare tranquilli.......raffaele c e la sua famiglia

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  5. Sono d'accordo con Raffaele (ciao). Ho sempre detto che non tutti hanno il PC e lo sanno usare, e non tutti sono aiutati da sindacalisti diciamo informati. Chi non accede alla rete può solo sperare di ricevere informazioni ed aiuti da chi conosce o da quanti hanno percepito la trattenuta mensile sullo stipendio e, non sapendo a chi rivolgersi, può solo accendere dei ceri in chiesa.
    E questi "soggetti" come dicono monti-fornero, vivono nell'ansia peggio di noi e attendono la grande "mazzata" fra capo e collo.
    Ho fornito io stesso i moduli per la richiesta di pensione a ex colleghi (dietro suggerimento di un sindacalista) e ho informato altri della domanda da fare due mesi prima del ricevimento della pensione. Altri ancora (come il sottoscritto) non sapevano che, dopo il licenziameneto, non avrebbero dovuto lavorare (in regola).

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    1. A questo proposito... Per informare gli esodati, a Brescia la SLP-CISL manda comunicati anche nei luoghi di lavoro con preghiera ai colleghi di diffondere e far arrivare anche agli esodati il testo del messaggio.

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    2. E' la cosa piu' sensata che si posssa fare!! raffaele c e la sua famiglia

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  6. Anonimo, vorrei dirti che, quando lavoravo, i sindacati grazie alle Risorse Umane, sapevano i nominativi dei non iscritti e agivano di conseguenza. Adesso loro DEVONO chiedere alle RU i nominativi dei dipendenti cessati con esodo e informarli, anche con lettere tassate, in modo che tutti possano unirsi e, se necessario, incontrarsi in massa in punti strategici, dove tv e giornali non possono ignorarli. Siamo arrivando ad un punto che manifestare sommessamente con 80-90-100 persone silenziose o con i fischietti non producono gran che.

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