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mercoledì 26 settembre 2012

Esodati, Fornero lavora al decreto

Esodati, Fornero lavora al decreto
22.14
Il ministro del Lavoro Elsa Fornero sta mettendo a punto il decreto per salvaguardare 55mila esodati. Lo ha riferito lo stesso ministro, secondo quanto si apprende, nel corso del tavolo con i sindacati sulla Fiat.
Nel decreto rientrano i lavoratori dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese e quelli di Irisbus


Fiat, incontro governo-sindacati: nel Dl sui 55mila esodati anche i lavoratori di Termini e Irisbus
Non una semplice informativa del governo ai sindacati, dopo l'incontro di sabato scorso con i vertici Fiat, ma l'apertura di un confronto più ampio per «comprendere meglio» la posizione dei sindacati, e recepire «impressioni e suggerimenti». Questo, nelle intenzioni del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il senso dell'incontro che in serata ha visto seduti allo stesso tavolo con Fornero e il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, con il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il leader Fiom-Cgil, Maurizio Landini e il leader Ugl, Giovanni Centrella.
Assenti invece i segretari di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti che ieri ha definito «inutile» l'incontro «perché il governo non ci dirà nulla di più di quello che già sappiamo». L'incontro, ha ribadito in mattinata Angeletti, «è così rituale da essere patetico. Come possiamo discutere di ammortizzatori sociali se Fiat non li ha nemmeno chiesti?». Per loro, presenti Fim e Uilm, le sigle di categoria dei metalmeccanici.
Passera: «Tavolo Irisbus convocato il 9 ottobre»
Chiara la posizione espressa dal leader Fiom, Landini, già alla vigilia dell'incontro: «Mi aspetto che il governo convinca Fiat a investire, ad anticipare gli investimenti. Perché è solo con gli investimenti che si difende il lavoro». Al governo Landini ha chiesto anche di non dimenticare «le situazioni non risolte», come il destino degli «stabilimenti di Termini Imerese e Irisbus». Nel decreto con cui saranno salvaguardati 55mila lavoratori dal rischio di rimanere senza pensione né reddito, ha assicurato Fornero comunicando uno degli aspetti di novità della riunione, «saranno inclusi anche i lavoratori di Termini Imerese e Irisbus». Da parte sua, il ministro Passera ha invece annunciato la convocazione per il 9 ottobre di un tavolo sulla Irisbus.
La delusione di Cgil e Ugl
Nel corso dell'incontro la leader Cgil, Camusso, ha sottolineato il senso di impotenza del fronte sindacale a fronte del silenzio di Fiat sul futuro dei suoi stabilimenti italiani: «Rimaniamo in uno stato di sospensione: non c'è più il sogno di Fabbrica Italia e Fiat non ci dice cosa vuole fare». Deluso invece il segretario Ugl, Centrella: «Non sono soddisfatto dell'incontro, avrei voluto maggiore chiarezza su quello che è avvenuto sabato e su quello che il governo vorrebbe fare». L'incontro, aggiunge, è stato «interlocutorio» e «vago».
(Leggi)
Leggi anche: Bonanni: ok decreto esodati, ma è a spizzichi e bocconi

4 commenti:

  1. Giusto che vengano salvaguardati altri lavoratori.
    Ma mischiare problematiche diverse nello stesso contesto, significa aumentare la fin troppa confusione che hanno creato. Occorre salvaguardare i lavoratori Fiat e Iribus con provvedimenti e/o soluzioni diversi. Le forze sociali stiano ben attenti a non cadere in queste trappole.

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    1. I lavoratori Fiat di Termini Imerese e Irisbus sono già salvaguardati dalla legge c.d. "spending review" all'interno del gruppo dei 55.000.
      Ora Fornero dovrà emanare il decreto attuativo per i 55.000 entro il 6 ottobre,come previsto dalla suddetta legge.
      Per i 55.000 ci sarà lo stesso percorso dei 65.000, Fornero permettendo.
      Per i lavoratori di Termini Imerese e Irisbus è assolutamente necessario che il decreto venga emanato prima del 15 ottobre (è questa la particolarità).

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  2. Nei 55.000 anche loro chi resta fuori?Perche' ANZICHE'55.000 non diventano sessantamila?Dov'e' la fregatura? raffaele c e la sua famiglia

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  3. Bene per i lavoratori Irisbus e Termini ma gli altri che ancora restano fuori dai 120000 salvaguardati? Siamo ancora in tanti ma ormai si parla sempre meno di noi. Pare che con questi due decreti il problema esodati sia risolto NON E COSI' C'E' ANCORA UN GRANDE _NUMERO DI DISPERATI CHE NESSUNO CONSIDERA PIU'. IN PARTICOLARE I PROSECUTORI VOLONTARI DA TEMPO SENZA ALCUN INTROITO E COSTRETTI A PAGARE CIFRE ESORBITANTI PER ALTRI ANNI

    MARTINA

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