Esodati, Inca Cgil: entro il 20 novembre verifica
dei
requisiti
Di redazione (del 14/09/2012 @ 08:15:00
“CARA LAVORATRICE,
CARO LAVORATORE, VI HANNO CHIAMATO CON UN BRUTTO NEOLOGISMO ESODATI. Ma questo
termine ha un significato ben più positivo per voi, poiché significa avere la
possibilità di poter esercitare il diritto alla pensione con le vecchie regole
pensionistiche, ante legge Fornero”.
E’ l’incipit del volantino
stampato dall’Inca – il patronato della Cgil – in tutta la Puglia per informare
sulle novità che interessano quei lavoratori che avevano raggiunto l’età
pensionabile (o sottoscritto accordi con la propria azienda) e si sono trovati
in mezzo al guado con l’allungamento dei requisiti e dei tempi come da riforma
previdenziale del Governo Monti.Il 24 luglio – informa
l’Inca – è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che
definisce i criteri e la platea dei lavoratori che potranno andare in pensione
con i requisiti della precedente normativa. L’Inps ha già avviato un piano
operativo per predisporre correttamente la lista dei lavoratori – 65mila in
tutt’Italia – cosiddetti “salvaguardati”, chiedendo anche l’aiuto ai patronati,
che potranno verificare la posizione assicurativa di ognuno per accedere ai
benefici previsti dal decreto stesso.
Il piano dell’Inps di certificazione del diritto è articolato in due: la prima prevede la verifica dei requisiti, la seconda il rilascio della certificazione del diritto alla pensione. Nei prossimi giorni l’Inps invierà una lettera individuale ai circa 60mila potenziali beneficiari appartenenti alle seguenti categorie: lavoratori in mobilità ordinaria e lunga; lavoratori a carico dei fondi di solidarietà di settore; lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria.Non riceveranno alcuna comunicazione in questa prima fase i dipendenti pubblici in esonero dal servizio; i lavoratori in congedo per assistere figli con disabilità; i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro in ragioni di accordi invidi duali o collettivi di incentivo all’esodo. Proprio per queste persone sarà importante verificare la sussistenza dei requisiti richiesti per l’accesso al pensionamento con le vecchie regole: per far ciò potranno recarsi presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Inca Cgil per inoltrare la domanda alla Direzione Territoriale del Lavoro competente entro il prossimo 20 novembre, così come previsto dal decreto.E’ importante ricordare che anche la contribuzione figurativa, quel è quella ad esempio riconosciuta per il servizio militare e il periodo di maternità fuori dal rapporto di lavoro, nonché tutta la contribuzione versata per il lavoro svolto all’estero, concorrono al raggiungimento dei requisiti richiesti per poter accedere alla pensione con la vecchia normativa.
Il piano dell’Inps di certificazione del diritto è articolato in due: la prima prevede la verifica dei requisiti, la seconda il rilascio della certificazione del diritto alla pensione. Nei prossimi giorni l’Inps invierà una lettera individuale ai circa 60mila potenziali beneficiari appartenenti alle seguenti categorie: lavoratori in mobilità ordinaria e lunga; lavoratori a carico dei fondi di solidarietà di settore; lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria.Non riceveranno alcuna comunicazione in questa prima fase i dipendenti pubblici in esonero dal servizio; i lavoratori in congedo per assistere figli con disabilità; i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro in ragioni di accordi invidi duali o collettivi di incentivo all’esodo. Proprio per queste persone sarà importante verificare la sussistenza dei requisiti richiesti per l’accesso al pensionamento con le vecchie regole: per far ciò potranno recarsi presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Inca Cgil per inoltrare la domanda alla Direzione Territoriale del Lavoro competente entro il prossimo 20 novembre, così come previsto dal decreto.E’ importante ricordare che anche la contribuzione figurativa, quel è quella ad esempio riconosciuta per il servizio militare e il periodo di maternità fuori dal rapporto di lavoro, nonché tutta la contribuzione versata per il lavoro svolto all’estero, concorrono al raggiungimento dei requisiti richiesti per poter accedere alla pensione con la vecchia normativa.
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