Lettera aperta al segretario del PDL

Lettera aperta 

al segretario del PDL

Buongiorno Segretario,

mi chiamo Emilio e sono un esodato, ci siamo visti a “Porta a Porta”. In quella occasione lei ebbe a dire, a Bruno Vespa che glielo chiedeva, che la situazione degli esodati era una situazione da risolvere e che il PDL avrebbe lavorato per la sua soluzione. Le parole non erano letteralmente queste ma il senso sì. Ed io e gli altri esodati avevamo creduto nell’impegno suo e del suo partito.

Ora a qualche mese di distanza da quella trasmissione e a nove mesi di distanza dall’inizio della nostra vicenda  devo ricredermi e con me tutti gli esodati. Ci sono, infatti, due accadimenti recenti che mi spingono a credere che l’impegno del PDL e del suo Segretario siano solo parole.

Il PDL si oppone alla calendarizzazione  in aula della proposta di legge 5103 adducendo a motivo il fatto che mancherebbero le coperture finanziarie.

Eppure quella proposta di legge il PDL, alla commissione lavoro della camera, l’ha firmata e sulla stessa proposta c’è un articolo dedicato alla copertura finanziaria. Alcuni del suo partito dicono che la 5103 distruggerebbe la riforma Fornero, ma ciò è falso. La 5103 interviene in un vuoto lasciato dal governo sulla vicenda esodati, non sulla struttura della riforma Fornero . Oppure lei crede che l’ampliamento della scelta del contributivo, già prevista per le donne, anche agli uomini distrugge la riforma?

Come lei sa anche nel PD alcuni non sono d’accordo sulla 5103, ciò non impedisce  a questo partito di  prendere iniziative per la sua discussione in aula e per la sua approvazione. Nei partiti ci sono tante idee, ma la posizione ufficiale di solito è una. Noi non abbiamo capito se il PDL sta sulla posizione della firma alla commissione lavoro a favore della 5103 oppure se è contro. L’iniziativa di bloccarne la discussione in aula direbbe che il PDL è fortemente contrario alla 5103.

L’altro accadimento è la “fuga” dei dirigenti del suo partito e di lei stesso dagli esodati. Io faccio parte di quel gruppo di esodati romani che da più mesi cercano di incontrare lei o rappresentanti del suo partito. Le racconto l’ultima perché è davvero singolare.

Martedì 11 ci siamo recati in via dell’Umiltà alla sede del suo partito e non abbiamo trovato nessuno, una signorina molto cortese ci ha detto che tutti i parlamentari erano al gruppo. Siamo quindi andati al gruppo parlamentare e per arrivarci è stata una fatica (era il giorno dopo l’Alcoa e Montecitorio era presidiato come in guerra). Al gruppo parlamentare ci hanno detto di rivolgerci in via del Pozzetto dove l’onorevole Cazzola ci avrebbe ricevuto. È inutile dire che ci siamo recati in via del Pozzetto (tenga conto che siamo tutte persone di età e questa passeggiata è stata un po’ lunga e faticosa). In via del Pozzetto l’onorevole non c’era e ci hanno dato il numero telefonico della sua  segreteria che è sempre nello stesso edificio, abbiamo telefonato e ci hanno detto inviate una lettera.

Che tarantella Segretario! Noi abbiamo tutti un’età, ma non siamo stupidi. Bastava dirci che non ci volevano ricevere, ce ne saremmo andati subito.

A proposito, gli impiegati di via dell’Umiltà ci hanno dato la sua @ noi le scriveremo e le chiederemo ancora di essere ricevuti perché siamo testardi. Come diceva quel comico “fusse che fusse la volta bbona”.

 

Cordiali saluti

Roma, 12/09/2012

Emilio De Martino

                                   della Rete esodati Roma