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sabato 22 settembre 2012

Postali in sciopero generale:aderiamo alla manifestazione di Roma

Poste, sciopero generale Manifestazione a Roma indetta da Cisl, Cgil, Failp
Roma, 12.10.2012. Sciopero generale e manifestazione nazionale a Roma per i lavoratori di Poste Italiane. La protesta è stata indetta dai sindacati di categoria Slp Cisl, Slc Cgil e Failp Cisal per manifestare il proprio dissenso verso l’azienda, che non dà risposte chiare, sia rispetto ai gravi problemi quotidiani, sia rispetto alla riorganizzazione in corso.
(Leggi)

Perché non aderire anche come Esodati?
Abbiamo o no un conto aperto con l'Azienda Poste, per cui manifestare?
Esprimiamo agli organizzatori della nostra città il nostro fattivo sostegno chiedendo di poter partecipare a questa manifestazione nazionale.

11 commenti:

  1. io mi sento ancora un postale e sicuramente farò parte della manifestazione

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  2. Posso essere anche d'accordo con lo sciopero generale visto che ho sempre aderito quando ero al lavoro. Solo che penso ai sindadccati DI POSTE, che cosa hanno fatto per noi esodati? NULLA Solo i sindacati a livello nazionale hanno fatto qualche cosa per noi ma quelli nostri ai quali siamo stati legati per anni (35 anni io) ci hanno abbandonato e non sanno neppure che cosa si sta muovendo a nostro favore o a nostyro sfavore. quindi che senso avrebbe partecipare come esodati?

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    1. HAI RAGIONE NON HA ALCUN SENSO, LORO SE NE FREGANO DI NOI

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  3. Il senso della partecipazione allo sciopero da parte degli esodati sarà, far vincere a loro la battaglia e noi fuori come, con i nostri appelli a tutte le parti sociali, far emergere altri esodati che hanno affosato noi.
    mario 1952

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  4. Non sono d'accordo con voi.
    Questo è disfattismo allo stato puro.
    Cosa vogliamo dai Sindacati? Vorremmo che si occupassero del nostro problema, giusto?
    Vi ricordate che tra febbraio ed aprile con loro avevamo avuto alcuni agganci, soprattutto quando i romani presidiavano la sede degli incontri con l'azienda in Via Noale?
    Ricordate a che punto si erano lasciati?
    Dissero e ci fecero leggere la lettera d'intenti che dell'azienda. il contenuto suonava all'incirca così: se il governo copre il periodo finio a 36 mesi dall'entrata in vigore della riforma fornero, della parte rimanente se ne sarebbe fatta carico l'azienda stessa.
    Da qui dobbiamo ripartire e i tempi saranno maturi quando ci sarà il decreto sui 55.000 (entro il 6 ottobre).
    La manifestazione è una settimana dopo questo termine.
    Quale occasione migliore per sostenere il sindacato e far notare la presenza fisica degli esodati?
    La pigrizia è tanta, ma l'occasione è ghitta.
    Sciopero generale con TV, giornali e media vari con cui parlare.
    Per chi viene con treni o pullman è l'occasione per ricordare ai colleghi che hanno i loro problemi (li conosciamo bene, no?) il problema esodati.
    Che altra occasione di dialogo vero possiamo avere coi colleghi più sensibili?
    Perché nondarci visibilità aderendo al loro bisgno di visibilità?
    O preferite continuare a lamentarvi che gli altri non fanno niente per noi, facendo a nostra volta niente per loro?
    E poi... c'è davvero un "loro" e un "noi"?
    La controparte è unica.
    Se non ascoltano gli occupati che sono più numerosi e possono creare qualche danno d'immagine (l'unica cosa che gli interessa davvero) che speranza abbiamo che si occupi di noi?
    E chi ha il potere di indurre l'azienda a trovare la oluzione che cerchiamo, se non il sindacato?
    Su!
    Usciamo dal lamento dell'unghia incarnata e mettiamoci in gioco per costruire e non per distruggere.
    Io ho già prenotato il posto sul pullman e attendo con ansia di vedere in faccia altri esodati.
    Mi son fatto anche la maglietta.

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  5. perfettamente d'accordo con chi dice che noi esodati ci dobbiamo essere......purtroppo a causa della pseudo CONTINUITA' TERRITORIALE
    io esodato sardo non me la sento piu' di fare la traversata CON
    PASSAGGIO PONTE,alla modica cifra di € 70'00 piu' treno.....e come me penso molti SARDI sessantenni......purtroppo noi non possiamo dire.......ci siamo gia' prenotati il posto sul pullman....
    ESODATO SARDO 53 SUPER INCAZZATO

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  6. Cari colleghi, visto che nessuno vuole tutelarci, il Sindacato dei Postali nicchia e ne conosciamo bene le ragioni, perchè non iniziamo un'azione di lotta tutta nostra?, a cominciare con uno sciopero della fame ed incatenandoci sotto gli ingressi delle prefetture locali?. Pensate che qualcuno ci possa sentire ed ascoltare, visto che le nostre famiglie a causa di questa sciagura cominciano a patire la miseria più nera?... Cosa ne pensate?...
    Un collega molto stanco di sentire parole, parole e parole.

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    1. Gli esodati sono organizzati in alcuni comitati in tutta italia.
      Credo che gesti estremi possano colpire il nostro immaginario e se messi in atto avranno lo spazio di un articolo sul giornale, con conseguenze giudiziarie.
      Chi vuole faccia pure.
      Ma la fretta è cattiva consigliera.
      Meglio la paziente e tenace lotta quotidiana come fanno già i comitati organizzatisi sui erritori.

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    2. SONO D'ACCORDO SUL FATTO DI FARCI NOTARE IN MANIERA PIU' PLATEALE, VISTO CHE NESSUNO SI ACCORGE PIU' DI NOI E SONO ANCHE CONVINTA CHE DI PAZIENZA NE ABBIAMO AVUTA FIN TROPPA. CI STA' SUCCEDENDO COME RECITA QUEL DETTO CHE NON POSSO RIPORTARE. ESODATA POSTE 53 ESASPERATA

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  7. E' giusto esserci, e non si tratta di un "favore" ai sindacati (il cui comportamento è stato finora di infingardaggine)...dobbiamo protestare contro le Poste a cui abbiamo dato una vita di lavoro e che se ne fregano altamente. Dell'accordo esodo le Poste hanno avuto tutti i vantaggi, fregandosene delle conseguenze negative che ci sono capitate fra capo e collo. Bel comportamento etico! (e l'azienda si riempe la bocca di questa parola!)

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  8. Penso che e' una buona occasione per farci vedere e sentire. Paola

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