Di Admin (del 28/11/2012 @ 08:30:00,
in Osservatorio
Nazionale)
Non basta parere favorevole, ma servirà atto formale di esodo
anche per la PA
Continua il rompicapo: per gli esodati della pubblica
amministrazione, diversamente da quanto annunciato inizialmente, farà fede la
data di emanazione ufficiale del provvedimento di esonero, che non potrà essere
successiva al 4 dicembre 2011.
Lo specifica l’ultima nota del Ministero del lavoro, divulgata
ieri per fornire ulteriori indicazioni alla folla di non salvaguardati che
provengono dagli uffici pubblici, e non solo.
La singolarità è data dal fatto che il dicastero guidato da Elsa
Fornero ha, in sostanza, contraddetto quanto indicato dalla Funzione Pubblica di
Filippo Patroni Griffi.
Il Ministero che guida la Pa, infatti, aveva informato, con un
documento precedente, come fosse sufficiente disporre di un “semplice parere
favorevole” per i dipendenti pubblici coinvolti, purché entro il 4 dicembre
2011, per rientrare nei canoni di tutela.
Ora, invece, il comparto governativo delle politiche sul lavoro
finisce per smentire quanto previsto in precedenza, o, meglio, per correggerlo:
non è sufficiente avere avuto l’ok, ma si deve possedere un attestato formale di
esonero dal servizio, non posteriore al 4 dicembre dello scorso anno,
per accedere ai parametri di salvaguardia.
Nella nota diramata dal Lavoro, viene inoltre chiarito come
saranno ammessi nel computo delle domande per l’accesso alla tutela pro esodati,
anche coloro che avranno stipulato accordi individuali, questa volta con
scadenza 31 dicembre 2011. Basterà una prova cartacea a doppia firma, sia
del lavoratore che del datore di lavoro o azienda responsabile.
Allo stesso modo, naturalmente, restano validi anche i patti
firmati in sede di contrattazione collettiva. Stretta, invece, sui lavoratori
poi rioccupati: la sbarra degli incentivi si alzerà solo per coloro che
dimostrino di essere stati assunti come lavoratori subordinati in mobilità, che
verranno riconosciuti come vincolati al nuovo impiego per non vedere decaduto il
diritto all’ammortizzatore.
L’ultima sezione della circolare riguarda, poi, i tanti esodati
delle Poste Italiane, i quali saranno allo stesso modo ammessi alle tutele in
presenza di accordi sottoscritti in maniera individuale.
Il Ministero del lavoro, non a caso, rammenta come la stessa
azienda abbia garantito che la decorrenza di questi esoneri non abbia
oltrepassato la data limite del 31 dicembre 2011.
(Leggi)
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