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venerdì 23 novembre 2012

Lodi.Gli esodati invadono la Provincia e i politici scrivono al ministro

Gli esodati invadono la Provincia e i politici scrivono al ministro
Oltre 800 lodigiani sono stati «incentivati» a lasciare il lavoro per andare in pensione. Alcuni di loro e le autorità del territorio si sono incontrati per trovare una soluzione al problema
di Daniele Bellocchio
Lodi, 23 novembre 2012 - Il primo Consiglio provinciale in Italia dove esodati e autorità del territorio si sono incontrati per trovare una soluzione al problema dei lavoratori che sono stati «incentivati» a lasciare il lavoro per andare in pensione. Un problema comune a oltre 800 lodigiani, che ieri è stato affrontato dai diretti interessati insieme a tutto il Consiglio provinciale.
Consiglio provinciale a tema esodati (Cavalleri)Una mozione, quella voluta dal segretario del Pd Mauro Soldati e “abbracciata” da tutti i consiglieri, che prevedeva di attivarsi per chiedere al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, «un impegno concreto nella risoluzione del problema degli esodati». Una riunione dei capigruppo prima e un Consiglio provinciale poi sono stati i momenti in cui l’argomento è stato discusso. Presenti in sala, ieri pomeriggio, decine di esodati che hanno accolto con entusiasmo e applausi le parole del presidente della Provincia Pietro Foroni: «La vicenda degli esodati sta alla riforma delle pensioni come le province alla riforma delle province. In sostanza un pasticcio totale. Fino a 12 mesi fa gli esodati neppure esistevano, nel giro di qualche mese si è arrivati a una situazione nel solo Lodigiano di 800 persone che non percepiscono più alcun trattamento di mobilità sociale. È uno scandalo e il nostro compito è adoperarsi per far sì che chi di dovere faccia il possibile per porre fine a questa gravissima ingiustizia».
Foroni ha aggiunto: «Come Provincia avremmo voluto fare di più, ma non possiamo farlo perché ad oggi non abbiamo fondi. Ciò che invece è nostro dovere è schierarci con il nostro cuore e tutta la nostra solidarietà a fianco della vostra causa e di tutti i lavoratori». In sintonia anche le parole di Mauro Soldati, segretario lodigiano del Pd: «Io sono molto sincero e credo che sia necessario dire che il problema non sarà risolto in breve tempo. Ma mi accorgo del fatto che un Governo di tecnici stringe nel mezzo della propria morsa la vita delle persone».
Ogni consigliere comunale, ieri, nella propria cartelletta ha trovato un comunicato in cui si leggeva: «Assistiamo all’esito di un gioco perverso nel quale i partiti che sostengono il Governo hanno esitato per mesi, senza mai volere seriamente farsi carico dello scempio consumato, forzando l’esecutivo a ragionare sull’insensatezza e sulla spocchia intellettualoide che animano la riforma, ma evitando accuratamente di porre degli ultimatum a un Governo che non sa correggere i propri errori».

Al momento della votazione tutti i presenti - maggioranza e opposizione - hanno votato a favore della mozione impegnandosi così a sollecitare attivamente il ministro Fornero «con un atto ufficiale approvato all’unanimità che chiede formalmente al Governo di voler dare risposte immediate e concrete alla difficile situazione dei lavoratorim trovando risorse necessarie per far in modo di dare tranquillità e giustizia a tutti loro». Intanto, però, la fuga delle aziende dal territorio continua: Schneider, Lever, Polenghi e Marcegaglia sono solo le ultime crisi aziendali registrate in questo anno nero dell’occupazione.
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