Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

giovedì 24 gennaio 2013

Alta tensione Inps-Fornero

Caos esodati, Bersani attacca
Alta tensione Inps-Fornero
Il gelo di Monti: il ministro chiarisca

Il leader Pd domani con Vendola, Barca e Amato alla Cgil
L’istituto di previdenza: non ci sono dati nuovi

Giovedì 24 Gennaio 2013 - Ultimo aggiornamento: 11:37
ROMA - Sulla scena irrompe di nuovo la questione degli esodati. E Bersani, alla prima uscita nel collegio elettorale di Lazio 1 dove è candidato, attacca: «Non accetto di farmi fare le pulci da chi ha provocato problemi di quel tipo». Non è l’unica frecciata che il leader del Pd riserva a Monti e al governo del professore. Ma è quella che colpisce più in profondità. Riapre una ferita di cui il Messaggero ha rivelato la reale ampiezza: 150 mila persone che da qui ai prossimi anni potrebbero trovarsi senza stipendio né pensione. Il doppio della platea totale calcolata dall’Inps. Una tegola per il nuovo governo, un vulnus per la credibilità dei ministri tecnici.
PING PONG
La bomba rilanciata da Bersani lascia di stucco la Fornero. «Io non so nulla, chiedete all'Inps visto che sono fonti Inps», cade dalle nuvole il ministro, a margine di un convegno sulla previdenza complementare. Il provvedimento adottato dal governo ha allungato la coperta finora su 140 mila esodati. La lettera ai primi 65 mila arriverà nei primi giorni di febbraio». C’è già il decreto per la «comunicazione di salvaguardia» da spedire ad altri 55 mila esodati. Il giallo si infittisce quando, apprese le parole del ministro, il direttore generale Mauro Mori prende carta e penna e scrive.
LA LETTERA
«L’istituto non ha effettuato ulteriori elaborazioni statistiche sulla vicenda che non siano quelle già note ai competenti uffici del ministero del Lavoro e del ministero dell’Economia», inizia la lettera resa pubblica dall’Inps. Lettera che ha come primo destinatario la Fornero. Basta e avanza per far dire alla Cgil che «il ministro finge stupore» e che «il numero degli esodati era noto da tempo». Da qui la richiesta a muso duro del segretario confederale Vera Lamonica: «Il prossimo governo trovi una soluzione per tutti». E da qui anche le accuse alla Fornero che «dimostra ancora una volta di non aver ben compreso l’entità del disastro compiuto dal governo di cui fa parte». I numeri, secondo la Cgil, «sono stati tenuti bassi proprio perché questo governo è stato molto distante dalla tragedia che ha investito i lavoratori interessati».
LA SVOLTA
Che tutto non finirà qui e che la materia diventerà sempre più incandescente è sin troppo evidente. La coperta per gli esodati è troppo corta. E anche Bersani, che sente odore di vittoria, mette le mani avanti. Domani parteciperà, a Roma, al Palalottomatica, alla conferenza programmatica della Cgil - ci saranno tra gli altri Giuliano Amato, Fabrizio Barca, Nichi Vendola e Bruno Tabacci - l'atmosfera giusta per annunciare gli elementi di «forte discontinuità» con le politiche dell’attuale governo. Al primo posto metterà il lavoro. Perché, ha ripetuto ieri il leader del Pd, in un incontro a Marino «sarà pure crollato lo spread ma nel frattempo abbiamo il record della disoccupazione». E Vendola non starà a guardare: prenderà la palla al balzo per rivendicare i 22 mila posti creati in Puglia da governatore. E soprattutto tornerà a chiedere la correzione dell’articolo 18.
(Leggi)

1 commento:

  1. QUELLA STREGA NON SI VERGOGNA DI MOSTRARSI IN PUBBLICO E DI PARLARE! E DOBBIAMO ANCHE PAGARLE LA SCORTA! QUESTO E' VERAMENTE PARADOSSALE. ESODATA POSTE

    RispondiElimina