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giovedì 3 gennaio 2013

Bersani ha confermato: esodati sarà uno dei primi punti del programma PD

Esodati: Pd pronto a risolvere situazione come Pdl. Agenda Monti ancora vaga
Autore: Marcello Tansini
Pd e Pdl pronti a rimetter mano alla questione esodati: la situazione
Il Pd si dice pronto ad affrontare una volta per tutte la questione esodati trovando una soluzione per tutti quei lavoratori che a seguito delle nuove norme della riforma Bersani rischiano di rimanere senza pensione e senza lavoro e Pierluigi Bersani, leader del Pd, ha confermato che uno dei primi punti del suo programma sarà proprio quello di sistemare gli esodati e nello stesso tempo prevedere un’uscita pensioni più graduale. Anche il Pdl si dice pronto a rivedere la norma esodati, mentyre resta, invece, vaga l’agenda Monti in merito e dovrà toccare necessariamente al Professore risolvere il nodo esodati.
Salvaguardati, comunque, i 65 mila esodati pensionabili entro fine 2013; 25 mila lavoratori in mobilità ordinaria, 17 mila sotto la copertura dei fondi di solidarietà, 10 mila appartenenti alla categoria dei prosecutori volontari, 3.500 in mobilità lunga e un migliaio tra esonerati e lavoratori in congedo.
Ma, secondo la Cgil, sono ancora 200 mila le persone rimaste senza tutele, la maggior parte delle quali sono lavoratori di piccole e medie imprese del nord, agricoltori, interinali e donne. Fuori dalle tutele tutti i lavoratori che hanno sottoscritto accordi di mobilità validi dopo il 4 dicembre 2011.
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3 commenti:

  1. La storia infinita.
    Ho lavorato 38 anni, mai avrei immaginato di trovarmi in questa brutta vicenda, creata ad hoc da persone che credono di aver salvato l'italia a danno degli italiani.
    Ho aspettato 18 mesi e ancora non ho la certezza se a marzo prenderò il primo rateo della pensione che ho, anticipatamente pagato per 38 anni.
    mario 1952

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  2. ritengo di appartenere ai 55.000 salvaguardati dall’ art 22 della legge SPENDING REVIEW , il cui decreto attuativo è stato firmato il 5 ottobre 2012 . ma di cui ancora non esiste traccia di pubblicazione su Gazzetta Ufficiale . Infatti il MINISTERO ha impiegato più di un mese per "passare" il decreto firmato alla Corte dei conti ( che l' ha ricevuto il 7 novembre ) . Adesso la Corte dei Conti si prenderà almeno 60 gg per la pubblicazione in gazzetta ufficiale : SCANDALOSO e VERGOGNOSO : Governo tecnico di LADRI e SUPERBUROCRATI .Io sono uscito dalla mia azienda il 30/12/2011 in mobilità , in base ad accordi fatti a livello governativo addirittura a fine del 2010 e quindi ben prima del 4 /12/2011 , per cui dovrei appartenere alla quota di 55000 salvaguardati . Ai patronati e all’ INPS , dove mi sono recato più volte , allargano le braccia dicendo che , se non avviene la pubblicazione su gazzetta ufficiale non possono far nulla . Tutto ciò è vergognoso visto che quando io ho firmato la mia uscita esisteva un patto con lo STATO , in base al quale potevo andare in pensione con certe regole , ma lo STATO NON MANTIENE LA PAROLA e L’ IMPEGNO con i cittadini che da 37 anni versano contributi e che da sempre pagano le tasse . Le chiedo se si può fare qualcosa ? Se l’ attesa sarà lunga , o se è il caso di intraprendere azioni legali o ricorso al TAR .Grazie e distinti saluti
    Giuseppe Librino da Palermo ( 60 anni )

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    1. Giuseppe Librino lo abbiamo capito. Sono 10 giorni che continui a inserire la tua storia personale. Smettila di personalizzare il problema. Siamo in 400.000 non ci sei tu solo, finiscila di stressarci con i tuoi problemi personali e cerca di allargare il tuo pensiero a tutte le persone che soffrono questa ingiustizia. E che cavolo! Mi sembri Berluscao.
      Mario Giorgio <Nones Bolzano 59 anni, 39 anni e 3 mesi di contribuzione, più o meno nella tua stessa condizione

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