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mercoledì 2 gennaio 2013

Esodati: il problema nell'Agenda Monti. Dati preoccupanti per il 2013

Esodati: il problema nell'Agenda Monti. Dati preoccupanti per il 2013
Ancora aperta la questione esodati: il punto
Autore: Marcello Tansini
Dopo l’approvazione della Legge di Stabilità, il problema sembrava risolto, ma illusoriamente, considerando che invece la questione sembra ancora aperta. Dei 350 mila esodati stimati dall'Inps ne sono stati salvaguardati meno della metà e gli altri si muovono ancora in un limbo in cui il nodo è irrisolto.
Nell'agenda Monti, a pagina 16, si fa riferimento agli incentivi da introdurre per il lavoro degli over 55, trattenendo al lavoro, cioè, magari in nuove mansioni, quelli che avevano programmato di andarsene. Ma di una tale soluzione si potrebbe parlare nel quadro di una ripresa occupazionale che l'agenda si limita ad auspicare ma che non può garantire.
Intanto, secondo la Cgil sono ancora 200 mila le persone rimaste senza tutele, la maggior parte delle quali sono lavoratori di piccole e medie imprese del nord, agricoltori, interinali e donne. Fuori dalle tutele tutti i lavoratori che hanno sottoscritto accordi di mobilità validi dopo il 4 dicembre 2011.
Oppure quelli che hanno firmato fuori dalle sedi di carattere governativo; chi ha firmato accordi territoriali o aziendali e chi entro il 6 dicembre 2011 non aveva ancora effettuato un solo versamento volontario.
Ci sono poi molte donne che, in base alla riforma del ’92, potevano andare in pensione a 60 con soli 15 anni di contributi. Salvaguardati, comunque, i 65 mila esodati pensionabili entro fine 2013; 25 mila lavoratori in mobilità ordinaria, 17 mila sotto la copertura dei fondi di solidarietà, 10 mila appartenenti alla categoria dei prosecutori volontari, 3.500 in mobilità lunga e un migliaio tra esonerati e lavoratori in congedo.
(Leggi)

7 commenti:

  1. Si ma bisognerebbe che ora l'INPS si desse una mossa e facesse pervenire le lettere di conferma salvaguardia agli aventi diritto!!!!!

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    1. Anche se non si è capito il criterio per la formazione della lista degli eletti....
      Che strano tutto è avvolto nel mistero...per noi sudditi....
      ..
      egoser52

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  2. Anno Nuovo, ahinoi...ansie vecchie...
    Continuiamo a sperare...

    egoser52

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  3. ritengo di appartenere ai 55.000 salvaguardati dall’ art 22 della legge SPENDING REVIEW , il cui decreto attuativo è stato firmato il 5 ottobre 2012 . ma di cui ancora non esiste traccia di pubblicazione su Gazzetta Ufficiale . Infatti il MINISTERO ha impiegato più di un mese per "passare" il decreto firmato alla Corte dei conti ( che l' ha ricevuto il 7 novembre ) . Adesso la Corte dei Conti si prenderà almeno 60 gg per la pubblicazione in gazzetta ufficiale : SCANDALOSO e VERGOGNOSO : Governo tecnico di LADRI e SUPERBUROCRATI .Io sono uscito dalla mia azienda il 30/12/2011 in mobilità , in base ad accordi fatti a livello governativo addirittura a fine del 2010 e quindi ben prima del 4 /12/2011 , per cui dovrei appartenere alla quota di 55000 salvaguardati . Ai patronati e all’ INPS , dove mi sono recato più volte , allargano le braccia dicendo che , se non avviene la pubblicazione su gazzetta ufficiale non possono far nulla . Tutto ciò è vergognoso visto che quando io ho firmato la mia uscita esisteva un patto con lo STATO , in base al quale potevo andare in pensione con certe regole , ma lo STATO NON MANTIENE LA PAROLA e L’ IMPEGNO con i cittadini che da 37 anni versano contributi e che da sempre pagano le tasse . Le chiedo se si può fare qualcosa ? Se l’ attesa sarà lunga , o se è il caso di intraprendere azioni legali o ricorso al TAR .Che ci vuole a pubblicare un decreto già firmato dai ministri ? Grazie e distinti saluti
    Giuseppe Librino da Palermo ( 60 anni )

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  4. Le primarie del PD sono state utili per noi esodati di Parma...

    "Porterò con me i volti dei lavoratori"
    Maestri alle primarie per il Parlamento
    Commossa conferenza stampa per la segretaria provinciale della Cgil, che lascia il sindacato e corre per le pre-elezioni del Pd in programma il 30 dicembre. "Il nostro modo di essere e di vivere è fatto di queste cose: lavoro, sociale, attenzione alle persone"
    di MARCO SEVERO
    Patrizia Maestri alla fine si commuove. Pronuncia un paio di volte la parola “Cgil” e alla terza non resiste. La segretaria provinciale si candida alle primarie del Pd e abbandona il sindacato. Dopo 27 anni. “Ecco la mia lettera di dimissioni, il nostro statuto ci impone la non cumulabilità delle cariche”. Ma non è un addio. “Se sarò eletta in Parlamento – dice Maestri, nel corso di una conferenza stampa in via Treves – porterò con me le voci e i volti dei pensionati, dei lavoratori, delle tante persone che con la Cgil in questi anni abbiamo aiutato, con le quali abbiamo condotto battaglie importanti di democrazia”.

    Una sindacalista in Parlamento, da Parma. Patrizia Maestri partecipa per questo alle pre-elezioni per la scelta dei candidati del Partito democratico. Si vota, ormai si sa, domenica 30 dicembre. “Sono nuova, farò qualche gaffe, non ho ancora i volantini” sorride Maestri, venuta in conferenza stampa con la figlia e le amiche. Arriva un sms, è suo nipote: “Forza zia, falli rossi”.
    Una sindacalista, una donna. “Credo che le donne stiano pagando il prezzo più alto di questa difficilissima fase storica, hanno fatto da ammortizzatore sociale, tutte le categorie che cercherò di rappresentare e tutelare in Parlamento intersecano quella delle donne: i giovani senza lavoro, gli esodati, i pensionati”.
    Per gli amanti del "correntismo" e del "chi sta con chi", Maestri
    fa parte dei bersaniani. Alle primarie per il premier Maestri ha votato Bersani: “Quella del nostro segretario è una politica che bada al concreto, ai bisogni delle persone”. Per la sindacalista, in giacca rossa, “il Pd deve stare dalla parte di chi sta peggio, altrimenti non se ne capisce più l’identità”. L’auspicio è che “ci sia una nuova legislatura di centrosinistra, ci sono cose urgenti da fare, ad esempio ridare centralità al lavoro dei giovani, un Paese che non fa questo è un Paese senza futuro”.
    Altro tema per Maestri è quello delle pensioni e degli esodati: “La legge di stabilità ha aggiunto altre 10 mila persone ai 120 mila esodati, non è sostenibile che esistano persone senza più un impiego e ancora senza una pensione”. Insomma il sociale, la sanità anche: sono le cose che stanno a cuore a Patrizia Maestri. “Sono quelle che rappresentano il nostro modo di essere e di vivere, il nostro compito è ascoltare le persone e ascoltare bene”.
    Quindi il legame con il territorio di provenienza: “Quando dico lavoro penso anche i tanti piccoli imprenditori, alle tante piccole imprese costrette a chiudere, al sistema economico nel suo complesso, nel nostro territorio ormai si vive male, le famiglie sono più povere, vorrei essere utile, dare una mano a rispondere a questi bisogni”. Poi l'ultimo pensiero al sindacato: "Lascio una Cgil bella, in salute, fatta di compagni e compagne che lavorano con impegno". E qui arrivano le lacrime.
    22 DICEMBRE 2012

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    1. Tanti cari auguri da una persona alla soglia della pensione che è rimasta fregata dalla riforma Fornero! e spero che vorrai seguire l'azione intrapresa dall'on. Lucia Codurelli che ha deciso di non candidarsi purtroppo, l'unica che a diffesa fino all'ultimo la questione degli "esodati" e non. Condifo che anche tu vorrai occuparti di questo probleman.
      Teresa 53

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  5. Che fine ha fatto il decreto firmato dalla sig.ra Fornero a Ottobre 2012 per la salvaguardia dei 550000? Dove si trova? verrà un giorno pubblicato? cosa succede per quelli che ritenevano fare parte dei 55000?
    Il tecnico Monti, diventato ormai politico ha imparato molto in fretta e molto bene dai suoi colleghi! ormai è troppo impegnato a cercare voto che gli consentiranno di prolungare la sua mattanza ! Certo sarebbe stato molto meglio se invece di "salire" in politica avesse controllato che i decreti fossero pubblicati visto che fanno parte delle legge da lui promulgate!!
    Che delusione!
    Pensionata senza pensione!

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