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sabato 12 gennaio 2013

Esodati. A Livorno si tocca quota 450

Emergenza esodati. A Livorno si tocca quota 450. La Cgil: “Non vogliamo la ragione, vogliamo i nostri diritti”
  di Caterina Argiero
Sabato 12 Gennaio 2013
LIVORNO - "Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sociale – comincia Enrico Pedini, della segreteria CGiL - che si sta concretizzando a fronte degli impegni che il Governo e l'Inps hanno assunto nei lavoratori esodati, i quali si stanno trovando senza pensione e a dover sostenere spesso anche un'intera famiglia".
Sono proprio loro che stanno pagando a proprie spese l'effetto della crisi, e sono più di quanto si pensi: 450 solo su Livorno e provincia. Sono vittime di promesse mai rispettate, ma pur sempre " persone con dignità, che hanno bisogno di ritrovare quella fiducia, quella credibilità ormai andata perduta da parte dello Stato, della politica e della istituzioni in generale" continua Pedini.
I settori maggiormente colpiti sono i metalmeccanici, i chimici, coloro che lavorano nel settore dei trasporti e le piccole aziende.
"Pensare che sono lavoratori che hanno bisogno di una pensione di 1000-1200€ mensili – spiega Pedini - non parliamo di grandi cifre, solo quello che basta per garantire una vita tranquilla ed avere determinati diritti". "Abbiamo il sospetto – continua – che il Governo dica all'Inps di restare in silenzio, cosa che spiegherebbe tutte quelle risposte mai date a tutti gli esodati che vanno a chiedere spiegazioni. Crediamo che il Governo abbia paura che tutto questo diventi argomento di campagna elettorale".
"Nel contempo - spiegano dalla Cgil -ci sono lavoratori che hanno terminato la mobilità e chiedono come loro diritto alla Regione Toscana di essere coperti dagli ammortizzatori sociali, puntualmente viene loro risposto che fino a quando non presentano un certificato nel quale si attesta la data dell'inizio della pensione, non ci può essere un contatto con l'Inps per richiedere l'erogazione della mobilità in deroga. E la stessa Inps, la nega".
"Chiediamo a chi è impegnato per la campagna elettorale di provvedere e porre fine a quest'angoscia, e che l'Inps dica una volta per tutte ai lavoratori che riceveranno la loro sudata pensione - spiega Enrico Pedini, che poco dopo aggiunge – hanno fatto macelleria sociale sulle spalle dei lavoratori, è una vergogna".
Ci sono tre leggi nazionali a proposito, le quali suddividono i lavoratori in:
a) Lavoratori collocati in mobilità ordinaria
b) Lavoratori collocati in mobilità lunga
     Lavoratori collocati in mobilità in deroga
c) Lavoratori titolari di prestazione straordinaria a carico di fondi di solidarietà di settore
d) Lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione
e) Lavoratori in esonero dal servizio
f) Lavoratori in congedo per assistenza a figli disabili
g) Lavoratori cessati in ragione di accordi individuali
h) Lavoratori cessati in ragione di accordi collettivi
Salva Italia 2012 + Milleproroghe 2013 vede un totale di 65.000 soggetti salvaguardati.
Spending Review 2012 vede un totale di 55.000 soggetti salvaguardati.
Legge di stabilità vede un total di 10.130 soggetti salvaguardati.
Per un totale di 130.130 unità.

Altri interventi legislativi necessari per salvaguardare tutti gli esodati
a) Lavoratori collocati in mobilità ordinaria
b) Lavoratori collocati in mobilità lunga

Lavoratori collocati in mobilità in deroga
c) Lavoratori titolari di prestazione straordinaria a carico di fondi di solidarietà di settore
d) Lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione
e) Lavoratori in esonero dal servizio in Amministrazioni dello stato
    Lavoratori in esonero dal servizio in Amministrazioni di Regioni e Enti
f) Lavoratori in congedo per assistenza a figli disabili
g) Lavoratori cessati in ragione di accordi individuali
h) Lavoratori cessati in ragione di accordi collettivi
    Lavoratori licenziati.
(Leggi)

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