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venerdì 4 gennaio 2013

Pensioni: scatta la riforma, ma restano gli esodati

Pensioni: scatta la riforma, ma restano gli esodati
Fin qui, attraverso tre decreti, sono stati stanziati 10 miliardi di finanziamenti pubblici per tutelare 130 mila esodati, ma il numero dei lavoratori in questa condizione rimane ancora alto - 55mila persone erano state tutelate con una norma inserita nella spending review, ma il ministero del Lavoro non ha ancora varato il decreto attuativo.
Dal primo gennaio è in vigore la riforma delle pensioni, ma il difetto principale della legge firmata dai tecnici aspetta ancora di essere corretto per intero. Parliamo naturalmente dei cosiddetti "esodati". Fin qui, attraverso tre decreti, sono stati stanziati 10 miliardi di finanziamenti pubblici per tutelarne 130 mila, ma il numero dei lavoratori in questa condizione rimane ancora alto.
Si tratta di quelle persone che negli anni scorsi hanno abbandonato il lavoro (spesso in seguito ad accordi aziendali) nella convinzione di ottenere l'assegno previdenziale entro una certa data, ma ora - a causa dell'innalzamento dell'età pensionabile - non hanno più i requisiti per accedere alla pensione. E rischiano di ritrovarsi senza alcuna fonte di reddito.
Il primo decreto in favore degli esodati puntava al recupero di 65 mila persone, da pensionare entro fine 2013. Con quel provvedimento sono stati protetti 25 mila lavoratori in mobilità ordinaria, 17 mila sotto la copertura dei fondi di solidarietà, 10 mila appartenenti alla categoria dei prosecutori volontari, 3.500 in mobilità lunga e un migliaio tra esonerati e lavoratori in congedo.
Altre 55mila persone erano state tutelate con una norma inserita nella spending review dello scorso luglio, ma per loro la questione rimane aperta, perché il ministero del Lavoro non ha ancora varato il decreto attuativo.
Un emendamento alla recente legge di stabilità ha poi ampliato la platea dei salvaguardati di altri 10mila lavoratori: di questi, 800 appartengono alla mobilità ordinaria e circa 5 mila vengono protetti a patto che abbiano lasciato l'impiego in seguito alla sottoscrizione di accordi collettivi o individuali entro il 31 dicembre 2011.
Al momento, è davvero complesso stabilire con precisione quante persone siano rimaste senza tutela. Secondo la Cgil sarebbero 200 mila, per la maggior parte lavoratori di piccole e medie imprese del nord, agricoltori, interinali e donne. Di certo restano fuori dai provvedimenti correttivi fin qui varati dal Parlamento tutti i lavoratori che hanno sottoscritto accordi di mobilità validi dopo il 4 dicembre 2011, così come quelli che hanno aderito fuori dalle sedi di carattere governativo.
Sono esclusi anche i lavoratori che hanno firmato accordi territoriali o aziendali, oltre a chi, entro il 6 dicembre 2011, non aveva ancora effettuato alcun versamento volontario. Quanto alle donne, a preoccupare è la situazione delle molte lavoratrici che - in base alla riforma del 1992 - ritenevano di poter andare in pensione a 60 anni con soli 15 anni di contributi. Dopo la riforma Fornero questo non è più possibile.
(Leggi)

5 commenti:

  1. per favore, cancellatela.
    al sol vederla, mi fa star male.
    mi vengono grampi allo stomaco.
    esodato disperato

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  2. FINORA NESSUNO DEI 130.000 E' STATO SALVAGUARDATO . CHI DICE CHE CI SONO 130000 ESODATI SALVAGUARDATI MENTE SPUDORATAMENTE ALLE SPALLE DELLE PERSONE PER BENE : QUESTA PURTROPPO E' LA VERITà : ritengo di appartenere ai 55.000 salvaguardati dall’ art 22 della legge SPENDING REVIEW , il cui decreto attuativo è stato firmato il 5 ottobre 2012 . ma di cui ancora non esiste traccia di pubblicazione su Gazzetta Ufficiale . Infatti il MINISTERO ha impiegato più di un mese per "passare" il decreto firmato alla Corte dei conti ( che l' ha ricevuto il 7 novembre ) . Adesso la Corte dei Conti si prenderà almeno 60 gg per la pubblicazione in gazzetta ufficiale : SCANDALOSO e VERGOGNOSO : Governo tecnico di LADRI e SUPERBUROCRATI .Io sono uscito dalla mia azienda il 30/12/2011 in mobilità , in base ad accordi fatti a livello governativo addirittura a fine del 2010 e quindi ben prima del 4 /12/2011 , per cui dovrei appartenere alla quota di 55000 salvaguardati . Ai patronati e all’ INPS , dove mi sono recato più volte , allargano le braccia dicendo che , se non avviene la pubblicazione su gazzetta ufficiale non possono far nulla . Tutto ciò è vergognoso visto che quando io ho firmato la mia uscita esisteva un patto con lo STATO , in base al quale potevo andare in pensione con certe regole , ma lo STATO NON MANTIENE LA PAROLA e L’ IMPEGNO con i cittadini che da 37 anni versano contributi e che da sempre pagano le tasse . Le chiedo se si può fare qualcosa ? Se l’ attesa sarà lunga , o se è il caso di intraprendere azioni legali o ricorso al TAR .Grazie e distinti saluti
    Giuseppe Librino ( 60 anni )

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  3. FINORA NESSUNO DEI 130.000 E' STATO SALVAGUARDATO . CHI DICE CHE CI SONO 130000 ESODATI SALVAGUARDATI MENTE SPUDORATAMENTE ALLE SPALLE DELLE PERSONE PER BENE : QUESTA PURTROPPO E' LA VERITà : ritengo di appartenere ai 55.000 salvaguardati dall’ art 22 della legge SPENDING REVIEW , il cui decreto attuativo è stato firmato il 5 ottobre 2012 . ma di cui ancora non esiste traccia di pubblicazione su Gazzetta Ufficiale . Infatti il MINISTERO ha impiegato più di un mese per "passare" il decreto firmato alla Corte dei conti ( che l' ha ricevuto il 7 novembre ) . Adesso la Corte dei Conti si prenderà almeno 60 gg per la pubblicazione in gazzetta ufficiale : SCANDALOSO e VERGOGNOSO : Governo tecnico di LADRI e SUPERBUROCRATI .Io sono uscito dalla mia azienda il 30/12/2011 in mobilità , in base ad accordi fatti a livello governativo addirittura a fine del 2010 e quindi ben prima del 4 /12/2011 , per cui dovrei appartenere alla quota di 55000 salvaguardati . Ai patronati e all’ INPS , dove mi sono recato più volte , allargano le braccia dicendo che , se non avviene la pubblicazione su gazzetta ufficiale non possono far nulla . Tutto ciò è vergognoso visto che quando io ho firmato la mia uscita esisteva un patto con lo STATO , in base al quale potevo andare in pensione con certe regole , ma lo STATO NON MANTIENE LA PAROLA e L’ IMPEGNO con i cittadini che da 37 anni versano contributi e che da sempre pagano le tasse . Le chiedo se si può fare qualcosa ? Se l’ attesa sarà lunga , o se è il caso di intraprendere azioni legali o ricorso al TAR .Grazie e distinti saluti
    Giuseppe Librino ( 60 anni )

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  4. FINORA NESSUNO DEI 130.000 E' STATO SALVAGUARDATO . CHI DICE CHE CI SONO 130000 ESODATI SALVAGUARDATI MENTE SPUDORATAMENTE ALLE SPALLE DELLE PERSONE PER BENE : QUESTA PURTROPPO E' LA VERITà : ritengo di appartenere ai 55.000 salvaguardati dall’ art 22 della legge SPENDING REVIEW , il cui decreto attuativo è stato firmato il 5 ottobre 2012 . ma di cui ancora non esiste traccia di pubblicazione su Gazzetta Ufficiale . Infatti il MINISTERO ha impiegato più di un mese per "passare" il decreto firmato alla Corte dei conti ( che l' ha ricevuto il 7 novembre ) . Adesso la Corte dei Conti si prenderà almeno 60 gg per la pubblicazione in gazzetta ufficiale : SCANDALOSO e VERGOGNOSO : Governo tecnico di LADRI e SUPERBUROCRATI .Io sono uscito dalla mia azienda il 30/12/2011 in mobilità , in base ad accordi fatti a livello governativo addirittura a fine del 2010 e quindi ben prima del 4 /12/2011 , per cui dovrei appartenere alla quota di 55000 salvaguardati . Ai patronati e all’ INPS , dove mi sono recato più volte , allargano le braccia dicendo che , se non avviene la pubblicazione su gazzetta ufficiale non possono far nulla . Tutto ciò è vergognoso visto che quando io ho firmato la mia uscita esisteva un patto con lo STATO , in base al quale potevo andare in pensione con certe regole , ma lo STATO NON MANTIENE LA PAROLA e L’ IMPEGNO con i cittadini che da 37 anni versano contributi e che da sempre pagano le tasse . Le chiedo se si può fare qualcosa ? Se l’ attesa sarà lunga , o se è il caso di intraprendere azioni legali o ricorso al TAR .Grazie e distinti saluti
    Giuseppe Librino ( 60 anni )

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  5. Penso che qualcuno di noi o dei presunti ns. sostenitori politici, dovrebbe promuovere una "Manifestazione dei 55.000".
    Tutti in piazza a PRETENDERE l'esecuzione (burocratica!) della pubblicazione in GU decreto attuativo per gli esodati della Spending Review.
    E questo, prima delle elezioni politiche!!
    Se qualcuno la promuoverà io ci sarò.
    Sandro

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