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giovedì 14 febbraio 2013

Con la lettera gli esodati diventano salvaguardati

Esodati, lettere in partenza dall’Inps. Ecco chi si salva
Pensione sicura per i lavoratori avvertiti in questi giorni. Ma ai patronati arrivano continue richieste di informazioni
di Gabriele Conta Al centro di assistenza fiscale delle Acli, infatti, negli scorsi mesi hanno fatto migliaia di verifiche sulle posizioni di altrettanti lavoratori. «Ma quelle che rientrano nelle deroghe non sono nemmeno il 40% – spiegano in viale Cesare Battisti –. Dopo l’introduzione della riforma Fornero, infatti, si era diffusa una certa preoccupazione, che h aportato tutti i lavoratori che potenzialmente potevano rientrare nei 65mila esodati a venire qui per verificare posizione contributiva».
E ora, a qualche mese di distanza da quel periodo convulso in cui le norme sono cambiate da un giorno all’altro, anche a Pavia sono arrivate le prime comunicazioni dall’Inps. «Noi ne abbiamo distribuite una ventina», spiegano al patronato Acli. «Le lettere che stanno arrivando in questi giorni ai primi lavoratori oggetto della salvaguardia – spiega il direttore generale dell’Inps Mauro Nori in un comunicato – certificano il loro diritto alla pensione».
Sono diverse le categorie di esodati che nelle prossime settimane riceveranno l’attesa comunicazione che sancisce il loro diritto alla pensione. Sono “salvi”, ad esempio, i lavoratori in mobilità che siano in possesso di un accordo sindacale precedente al 4 dicembre 2011, data che fa da spartiacque anche per coloro che sono stati esonerati dal servizio. Esclusi invece da questa prima tranche tutti i lavoratori in cassa integrazione: loro rientreranno nella seconda tranche di esodati salvaguardati, il cui decreto attuativo è stato pubblicato nei giorni scorsi sulla gazzetta ufficiale.
Tutto a posto, dunque? Non proprio. «L’arrivo di queste lettere mette le persone nello stato di volerne sapere di più – spiegano ancora al patronato Acli –. Vengono qui e ci chiedono cosa devono fare ora, quando devono presentare la richiesta...». Domande a cui non è facile rispondere nemmeno per un esperto, se le norme (com’è successo in passato) cambiano dalla sera alla mattina.
(Leggi)
 

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