Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

giovedì 25 aprile 2013

Centrella (Ugl): non siamo ancora a metà dell'opera

PENSIONI/ Esodati. Centrella (Ugl): non siamo ancora a metà dell'opera. Facciamo una patrimoniale "apposita"
mercoledì 24 aprile 2013
INT. Giovanni Centrella
E’ stato compiuto un nuovo passo in avanti per condurre alla risoluzione della vicenda degli esodati. Il ministero del Lavoro, d’intesa con quello dell’Economia, ha firmato ieri il terzo decreto attuativo per concedere le deroghe ad altri 10.130 lavoratori che, per effetto della riforma delle pensioni e del repentino innalzamento dei requisiti, si trovano o sono in procinto di trovarsi senza alcun reddito per molti anni (anche sette, in certi casi). In particolare, il provvedimento salvaguarda 2.560 lavoratori in mobilità ordinaria o in deroga, 1.590 autorizzati al versamento volontario dei contributi previdenziali, 5.130 cessati (i veri e propri esodati; coloro, cioè, che hanno accettato la cessazione del rapporto di lavoro anticipatamente in seguito ad un congruo indennizzo) e 850 prosecutori volontari in attesa di concludere la mobilità. Complessivamente, quindi, siamo a quota 140mila lavoratori tutelati. Una cifra che, secondo Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, è ancora del tutto insufficiente.
Il sindacato è soddisfatto di quanto è stato fatto finora?
Non siamo neppure a metà dell’opera. Anzi, direi che siamo decisamente al di sotto. Secondo l’Inps, infatti, gli esodati sono complessivamente circa 392.000. Il problema, tuttavia, è che non siamo in grado di sapere quanti siano  effettivamente. Ci sono migliaia di aziende, infatti, specialmente quelle più piccole, che hanno sottoscritto gli accordi senza che l’Inps ne sapesse nulla. Eppure, anche costoro vanno salvaguardati.
Come giudica, nel merito, il decreto?
Creerà molti problemi. Uno degli elementi di maggiore iniquità è rappresentato dal fatto che il provvedimento non preveda le salvaguardie per coloro che, dal momento in cui hanno accettato la cessazione del rapporto con la propria azienda, hanno svolto un’attività lavorativa. E’ impensabile che uno non possa ricevere le tutele a cui ha diritto solo perché, in questo frangente, ha accettato impieghi part-time o piccoli lavoretti che gli consentissero di sopravvivere.
Il decreto prevede, inoltre, che chi richiede le deroghe presenti domanda per accedere al beneficio: i prosecutori volontari all’Inps, i cessati e i mobilitati alle direzioni territoriali del lavoro. Le risulta che tali pratiche possano procedere senza intoppi?
Assolutamente no. Le procedure sono estremamente complicate, lunghe e farraginose. Al punto che, spesso, chi ha diritto alla salvaguardia, non riesce a ottenerla a causa della burocrazia.
Sui circa 130mila sin qui - sulla carta - salvaguardati, quanti sono riusciti effettivamente a ottenere le deroghe?
Presumibilmente, meno del 10%.
Come giudica, in ogni caso, l’atteggiamento delle forze politiche? Hanno dedicato la dovuta attenzione alla vicenda?
Per nulla. Nessuno si sta preoccupando, seriamente, di quello che sta accadendo a queste persone. Oltretutto, siamo soliti imputare le responsabilità maggiori al ministero quando, in realtà, sono stati i partiti a votare, consapevolmente, la riforma della pensioni, il provvedimento che ha dato luogo alla questione degli esodati.
Lei cosa si augura?
Che il prossimo governo, il cui premier dovrebbe essere incaricato oggi, indichi negli esodati - ma anche nel reperimento delle risorse per la cassa integrazione in deroga - la priorità assoluta. L’impatto sociale dell’inadempienza rispetto a questi voci risulterebbe dirompente.
Dove vanno reperiti i fondi necessari per porre rimedio alla situazione?
E’ necessario, anzitutto, tagliare i costi della politica. E non mi riferiscono soltanto alla riduzione del numero dei parlamentari o dei loro stipendi, ma anche alla rimozione di un’infinità di enti, consigli d’amministrazione e partecipate del tutto inutili. Va, inoltre, introdotta una patrimoniale il cui gettito sia vincolato al caso degli esodati. Infine, sarebbe doveroso distrarre buona parte delle spese militari verso tale emergenza sociale.  
(Leggi)

5 commenti:

  1. sarebbe opportuno che chi scrive sappia ciò che dice e soppesi le parole prima di scriverle.
    .................
    (i veri e propri esodati; coloro, cioè, che hanno accettato la cessazione del rapporto di lavoro anticipatamente in seguito ad un congruo indennizzo)

    Definire CONGRUO INDENNIZZO importi come 12.000/13.000 € ANNUI mi sembra a dir poco offensivo, se raffrontato a stipendi di migliaia di € che percepiscono parlamentari, manager, ecc ecc

    RispondiElimina
  2. LA SALVAGUARDIA DI TUTTI GLI ESODATI POSTALI RIMASTI ESCLUSI DALLE DEROGHE E' UN ATTO DOVUTO.NON SI POSSONO TRATTARE CON DUE PESI E DUE MISURE GLI ESODATI CHE HANNO FATTO ACCORDI DI SCIVOLO ALLA PENSIONE CON LE STESSE LEGGI VIGENTI PRIMA DELLA RIFORMA FORNERO.OCCORRE CHE IL NUOVO GOVERNO IN TEMPI BREVI TROVI IL MODO DI RISOLVERE DEFINITIVAMENTE LA QUESTIONE.ESODATO DEL 53

    RispondiElimina
  3. 28GG, DI RIOCCUPAZIONE IN UN'ALTRA ATTIVITA' LAVORATIVA SUCCESSIVAMENTE ALLA DATA DI RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO (31.12.2011) E L'ESCLUSIONE DA TUTTE LE DEROGHE...passate, presenti e future ..... E' UN PREZZO DI ESPIAZIONE DEL " PECCATO " TROPPO GRANDE......MI COSTRINGONO DI BOLLIRE IN UNA CALDAIA DI PECE PER TROPPI ANNI.....senza lavoro..senza stipendio...senza pensione......vorranno forse, in questo verso, fregarsi quel misero ( altro che congruo) indennizzo...che indennizzo non e'....ma solo un incentivo percepito e calcolato per un periodo limitato, a seconda gli anni mancanti al raggiungimento del 61/esimo anno di eta'........... A CHI FIGLI E A CHI FIGLIASTRI... ALTRO CHE EQUITA'....QUESTA E' LA FORMULA CHE VIGE ED E' APPLICATA IN ITALIA IN TUTTI I SETTORI, ANCHE NELLO STILARE GRADUATORIE A CAUSA DI INNALZAMENTI DEI REQUISITI ASSURDI CHE ALL'ATTO DELLA SOTTOSCRIZIONE NON ESISTEVANO PER TUTTI........... ESIGO..........ANZI ESIGIAMO.........LA NOSTRA PENSIONE, PER NOI POSTALI, CON SCADENZE GIA' STABILITE ALL'ATTO DELLA SOTTOSCRIZIONE........ E SI CHIEDE L'ABOLIZIONE DI QUESTE GRADUATORIE RESE FALSE DA INUTILI PALETTI FISSATI DALLA RIFORMA FORNERO PER UN UNICO SCOPO....... QUELLO DI DECIMARCI........... GRADIREI SAPERE IL MOTIVO PER CUI, POCHI GIORNI DI RIOCCUPAZIONE, PREGIUDICANO L'ESCLUSIONE DA TUTTE LE GRADUATORIE....GRAZIE............... ( ESODATA POSTALE ULTRAFREGATA)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il terzo decreto appena firmato mi sembra faccia rientrare nella salvaguardia anche chi si e' rioccupato a tempo determinato e col limite dei 7500 euro lordi annui, non so se e' il tuo caso,speriamo lo sia, almeno questo per non essere esclusi totalmente....
      esodato postale

      Elimina
    2. NO, FRATELLO, PURTROPPO HO SUPERATO I 7500 euro, PERCHE' SONO TUTTI PALETTI FISSATI DALLE DEROGHE,..... NON ALL'ATTO DELLA SOTTOSCRIZIONE!!!!!.......NON ESISTEVA NESSUN DIVIETO ALLA RIOCCUPAZIONE E TANTO MENO UN TETTO MASSIMO DI REDDITO PERCEPITO ALL'ANNO!!!!!MA POI ....PERCHE' 7500 E NON 9000 O 10000?????? CHE CRITERIO E' STATO SEGUITO?????? GRAZIE DELLA RISPOSTA, SEI STATO MOLTO GENTILE. ( EDOSADATA POSTALE ULTRAFREGATA)

      Elimina