Al Lavoro Giovannini, l'uomo dei numeri
Dall'Ocse all'Istat, il suo sogno? Misurare il benessere. Ma ora deve affrontare esodati e disoccupazione
Sabato, 27 Aprile 2013
Enrico Giovannini, l'uomo dei numeri, va in una delle caselle più delicate del nuovo governo Letta. Quella che fu di Elsa Fornero: il ministero del Lavoro. Di recente è stato nel gruppo dei saggi del Quirinale, ma l'ultimo incarico di Giovannini è stato all'Istat dove, non con poche difficoltà, si è posto anche l'obiettivo di riformare la 'macchina' delle rilevazioni statistiche nazionali.
Un punto di vista particolare quello di Giovannini, 'affinato' anche dall'esperienza all'Ocse e che ora deve mettere a dura prova, considerando la delicatezza dei dossier sul tavolo: una disoccupazione al galoppo, soprattutto giovanile e femminile, che Giovannini ha più volte rilevato e denunciato. Una riforma del lavoro (quella Fornero) che non sta dando i frutti sperati e un tema di strettissima attualità: gli esodati. In più un sogno nel cassetto sul quale ha più volte lavorato: andare 'oltre il Pil' nella misurazione di esigenze e problemi della società.
ANDARE OLTRE IL PIL. Romano 56 anni, dal gennaio 2001 al luglio 2009 è stato direttore delle statistiche dell'Ocse, dove ha realizzato una profonda riforma del sistema statistico dell'Organizzazione e lanciato il progetto globale sulla 'Misurazione del progresso delle società', da cui sono scaturite numerose iniziative in tutto il mondo sul tema «Oltre il Pil».
Non si contano i suoi incarichi professionali: dal 2002 professore di Statistica economica alla Facoltà di Economia di Roma Tor Vergata, da giugno 2011 presidente della Conferenza degli statistici Europei, organismo della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite. È membro del Consiglio dell'Istituto statistico internazionale (Isi), dell'Advisory Board per il rapporto sullo Sviluppo umano delle Nazioni Unite, del partnership group del Comitato statistico europeo ed è presidente del Board del progetto della Banca Mondiale per la misura delle parità dei poteri d'acquisto.
A testimonianza di quanto gli stia a cuore una nuova misurazione del benessere, che vada oltre i freddi numeri a cui ha legato la sua carriera, per il suo lavoro sul tema della misurazione del benessere delle società, nel 2010 ha ricevuto dal Centro internazionale Pio Manzù la medaglia d'oro del presidente della Repubblica.
(Leggi)
Enrico Giovannini, l'uomo dei numeri, va in una delle caselle più delicate del nuovo governo Letta. Quella che fu di Elsa Fornero: il ministero del Lavoro. Di recente è stato nel gruppo dei saggi del Quirinale, ma l'ultimo incarico di Giovannini è stato all'Istat dove, non con poche difficoltà, si è posto anche l'obiettivo di riformare la 'macchina' delle rilevazioni statistiche nazionali.
Un punto di vista particolare quello di Giovannini, 'affinato' anche dall'esperienza all'Ocse e che ora deve mettere a dura prova, considerando la delicatezza dei dossier sul tavolo: una disoccupazione al galoppo, soprattutto giovanile e femminile, che Giovannini ha più volte rilevato e denunciato. Una riforma del lavoro (quella Fornero) che non sta dando i frutti sperati e un tema di strettissima attualità: gli esodati. In più un sogno nel cassetto sul quale ha più volte lavorato: andare 'oltre il Pil' nella misurazione di esigenze e problemi della società.
ANDARE OLTRE IL PIL. Romano 56 anni, dal gennaio 2001 al luglio 2009 è stato direttore delle statistiche dell'Ocse, dove ha realizzato una profonda riforma del sistema statistico dell'Organizzazione e lanciato il progetto globale sulla 'Misurazione del progresso delle società', da cui sono scaturite numerose iniziative in tutto il mondo sul tema «Oltre il Pil».
Non si contano i suoi incarichi professionali: dal 2002 professore di Statistica economica alla Facoltà di Economia di Roma Tor Vergata, da giugno 2011 presidente della Conferenza degli statistici Europei, organismo della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite. È membro del Consiglio dell'Istituto statistico internazionale (Isi), dell'Advisory Board per il rapporto sullo Sviluppo umano delle Nazioni Unite, del partnership group del Comitato statistico europeo ed è presidente del Board del progetto della Banca Mondiale per la misura delle parità dei poteri d'acquisto.
A testimonianza di quanto gli stia a cuore una nuova misurazione del benessere, che vada oltre i freddi numeri a cui ha legato la sua carriera, per il suo lavoro sul tema della misurazione del benessere delle società, nel 2010 ha ricevuto dal Centro internazionale Pio Manzù la medaglia d'oro del presidente della Repubblica.
(Leggi)
TANTI AUGURI AL NUOVO MINISTRO DEL LAVORO CON L'AUSPICIO CHE RISOLVA DEFINITIVAMENTE LA QUESTIONE DEGLI ESODATI POSTALI RIMASTI SENZA SALVAGUARDIA DALLA RIFORMA FORNERO.TUTTI GLI ESODATI POSTALI DEBBONO AVERE LA PENSIONE CON LE LEGGI IN VIGORE AL MOMENTO DEGLI ACCORDI.LA LEGGE DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI GLI ESODATI.ESODATO DEL 53
RispondiEliminaHA APPENA FINITO IL SUO INTERVENTO IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CON L'IMPEGNO A RISOLVERE IL PROBLEMA ESODATI.DICEVA NINO MANFREDI:FUSS CA FUSS LA VOTA BONA.SPERIAMO BENE.
RispondiEliminaESODATO POSTE
Finalmente la musica cambia.....
RispondiEliminaegoser52
Caro Ministro Giannino il problema quota 96 è nelle sue mani, anzi noi siamo nelle sue mani. Lei sa bene che la Fornero ci ha rovinato ed ha rovinato anche quei giovani che sarebbero subentrati a noi. Io tanti anni fa sono stato rovinato da un Ministro del lavoro, che, ora capisco, per inciuci politici, escluse alcuni giovani che avevano tutti i requisti per un tipo di lavoro e tutte le mie azioni di difesa furono vane, per cui ho dovuto ricominciare da zero. Ora dopo anni di lavoro e contributi versati e già con problemi di salute mi son trovato tra i piedi la Fornero, che è stata brava come tecnico a dettar legge senza tener conto della fascia sociale che andava a rovinare. Fare il ministro tecnico come lei è facile, ci riuscirebbe anche un bambino. Ora tutte le mie speranze e quelle dei miei colleghi sono concentrate in Lei. Non ci deluda. Sappiamo che è una persona preparata e che vuole essere il nostro garante. Noi ci crediamo e aspettiamo un Vostro cenno. Buon lavoro.
RispondiEliminanel 2005...con circa 30 anni di lavoro bancario...prima di dimettermi..sono stato INPS..di Salerno...mi dissero che avrei preso la mia pensione a 60anni nel 2012...per motivi di salute ho accettato di aspettare..avendo i soldi della buonuscita della banca...ora senza soldi senza pensione e con tre figli...vorrei sapere cosa fare...tenendo presente che le informazioni..sono state date dall'INPS...si possono allungare le uscite dal lavoro ok ma per chi ancora lavora...ma noi che abbiamo lasciato sapendo di ottenere la pensione...cosa fare ,mangiare tra 6 anni...e..pretendete che pago le tasse...io nn mi suicido..perche' ho capito e' inutile e da fessi...ma se nn si provvede subito alle nostre situazioni di emergenza..preferisco farmi mantenere dallo stato..nelle patrie galere...e rimanere nelle storia...chi vuol capire capisca..perche'...il troppo e' troppo....se lo stato vuole uccidere me...io preferisco colpire lo stato..con stima Antonello Greco....Voglio una risposta esauriente antoniogreco.a@libero.it Se avete dignita' rispondete..devo sapere che fine dovro' fare
RispondiEliminaScrivilo al Presidente del consiglio
Eliminaletta_e@camera.it
Ministro del lavoro
segreteriaministrogiovannini@lavoro.gov.it
e poi ti do un po' di indirizzi dei parlamentari della commissione lavoro di camera e senato
COMMISSIONE LAVORO SENATO
maurizio.sacconi@senato.it,
annamaria.parente@senato.it,
emanuela.munerato@senato.it,
nicoletta.favero@senato.it,
sara.paglini@senato.it,
ignangioni@tiscali.it,
giovanni.barozzino@libero.it,
alessandra.bencini@senato.it,
hans.berger@senato.it,
nunzia.catalfo@senato.it,
franco.conte@senato.it,
erica.dadda@senato.it,
mario.ferrara@senato.it,
mariagrazia.gatti@senato.it,
rita.ghedini@senato.it,
ichino@pietroichino.it,
stefano.lepri@senato.it,
alessandra.mussolini@senato.it,
giuseppe.pagano@senato.it,
piccinelli_e@posta.senato.it,
sergio.puglia@senato.it,
giancarlo.serafini@senato.it,
maria.spilabotte@senato.it,
denis.verdini@senato.it,
claudio.zin@senato.it
COMMISSIONE LAVORO CAMERA
damiano_c@camera.it,
polverini_r@camera.it,
rizzetto_w@camera.it,
bechis_e@camera.it,
bosco_a@camera.it,
airaudo_g@camera.it,
albanella_l@camera.it,
baldassarre_m@camera.it,
baldelli_s@camera.it,
baruffi_d@camera.it,
bellanova_t@camera.it,
boccuzzi_a@camera.it,
r.brunetta@camera.it,
casellato_f@camera.it,
cesaro_antimo@camera.it,
ciprini_t@camera.it,
cominardi_c@camera.it,
dellai_l@camera.it,
disalvo_t@camera.it,
faraone_d@camera.it,
fedriga_m@camera.it,
fontana_c@camera.it,
gebhard_r@camera.it,
giacobbe_a@camera.it,
giammanco_g@camera.it,
gnecchi_m@camera.it,
gregori_m@camera.it,
gribaudo_c@camera.it,
incerti_a@camera.it,
labriola_v@camera.it,
madia_m@camera.it,
maestri_p@camera.it,
martelli_g@camera.it,
meloni_g@camera.it,
miccoli_m@camera.it,
mottola_g@camera.it,
paris_v@camera.it,
piccolo_g@camera.it,
pizzolante_s@camera.it,
placido_a@camera.it,
rostellato_g@camera.it,
simoni_e@camera.it,
tinagli_i@camera.it,
tripiedi_d@camera.it,
zappulla_g@camera.it,