Pensioni: positiva la proposta del Ministro GiovanniniPubblicato il
La riforma delle pensioni del ministro Fornero va corretta. Se si vuole fare un intervento strutturale, oltre al rifinanziamento del Fondo per allargare la platea dei 130 mila lavoratori salvaguardati, è necessario introdurre un criterio di flessibilità nel sistema. E’ positiva la proposta del ministro Giovannini che va in questa direzione. Come Partito democratico, abbiamo presentato già nella scorsa legislatura una proposta di legge che prevede l’accesso alla pensione in una età compresa tra i 62 e i 70 anni per coloro che hanno maturato 35 anni di contributi. In questa proposta, come evidenziato dal ministro, abbiamo anche introdotto una logica di premio-penalizzazione a seconda dell’età di pensionamento. Una leggera penalizzazio ne dell’assegno pensionistico è prevista fino all’età di 65 anni. Questa soluzione potrebbe rappresentare una risposta ai problemi e alle angosce di cui soffrono i lavoratori rimasti senza reddito a seguito della abolizione delle pensioni di anzianità operata dalla riforma Fornero.
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Gira e volta paga sempre " PANTALONE " ...Ma vi pare coerente cio' che si dice????? Spero di aver capito io male....mi impongono una penalizzazione non tenendo conto che all'atto della sottoscrizione non esisteva alcun vincolo di alcun genere e quindi accettati i nostri requisiti eravamo usciti dal mondo del lavoro....Ma questa legge puo' valere solo per chi ancora e' nel mondo del lavoro, perche' ha possibilita' di scelta.....applicata su di me che invece ho sottoscritto un accordo che non prevedeva alcun paletto nel 2011 , mi sa di estorsione........ SE HO CAPITO MALE CHIEDO SCUSA PER CIO' CHE HO SRITTO ( esodata postale che non ne puo' proprio piu')
RispondiEliminaMa secondo le MENTI dei nostri pseudo-politici 60 anni di età e 40 di lavoro non sono abbastanza per pronunciare la parola pensione???!! Siete bravi solo a dare fiato alle vostre bocche!!! Andate a lavorare ...ma sul serio!!!!!!
RispondiEliminaTUTTI GLI ESODATI POSTALI CHE AVEVANO FIRMATO ACCORDI DI SCIVOLO ALLA PENSIONE PRIMA DELLA RIFORMA FORNERO DOVREBBERO ANDARE IN PENSIONE CON LE LEGGI IN VIGORE AL MOMENTO DI QUEGLI ACCORDI COME E' STATO GIA' FATTO CON GLI ESODATI POSTALI RIENTRATI NEI DECRETI CHE NE SALVAGUARDANO 130.000 E QUESTO E QUANTO RIGUARDA IL PASSATO;PER IL FUTURO A TUTTI I LAVORATORI CHE VOLESSERO LASCIARE IL LAVORO LI SI POTREBBE DARE LA POSSIBILITA'DI LASCIARLO IN ANTICIPO PREVIA PENALIZZAZIONE.CREDO CHE SIA LEGITTIMO LEGIFERARE IN TAL SENSO PERCHE' TUTTI GLI ESODATI POSTALI AVEVANO FATTO ACCORDI DI SCIVOLO ALLA PENSIONE CON POSTE ITALIANE CON LE STESSI LEGGI E BISOGNA TRATTARLI TUTTI ALLO STESSO MODO. SALUTI
RispondiEliminaIO SONO UN ESODATO POSTALE NON SALVAGUARDATO PERCHE' PER ME LE RISORSE FINANZIARIE NON C'ERANO EPPURE ANCHE IO HO FATTO GLI ACCORDI CON POSTE ITALIANE CON LE STESSE LEGGI PREVIGENTI LA RIFORMA FORNERO ED ANCHE IO HO VERSATO I CONTRIBUTI COSI' COME LI HANNO VERSATI I MIEI EX COLLEGHI DI POSTE ITALIANE SALVAGUARDATI CHE STANNO FESTEGGIANDO BEATI LORO LA PENSIONE MENTRE IO COME TANTISSIMI ESODATI POSTALI NON SALVAGUARDATI STIAMO ANCORA A PENARE IN ATTESA CHE ARRIVI UN DECRETO DEFINITIVO CHE RISOLVA DEFINITIVAMENTE LA QUESTIONE RIDANDO A TUTTI GLI ESODATI LO STESSO DIRITTO PER IL QUALE ABBIAMO LAVORATO:LA PENSIONE! ESODATO POSTALE DEL 53
RispondiEliminaSono un ex dipendente postale del '53,non uso la parola esodato in quanto la ritengo offensiva nei confronti di chi come me ha contribuito a sanare una delle più grandi aziende di servizi del nostro paese. Abbiamo esodato il debito di una azienda gestita solo dalla politica clientelare dei dirigenti del passato. Ho sottoscritto un accordo individuale Art 410 con regole precise. Accordo firmato con i rappresentanti di una Spa che con tutte le trasformazioni subite, ancora oggi, se non erro il maggior azionista è lo "Stato", che ha cambiato le regole dell'accordo unilateralmente. Adesso tocca ai nuovi rappresentanti dello Stato sanare questa stortura perpetrata dai famosi tecnici in prestito alla politica.
RispondiEliminaPURTROPPO, CARO EX DIPENDENTE DELLE POSTE TUTTI NOI NATI NEL 1953 CHE FACEMMO ACCORDI DI SCIVOLO ALLA PENSIONE CON LA SUDDETTA AZIENDA, CONTROLLATA PERALTRO DALLO STATO,SIAMO QUELLI PIU' PENALIZZATI DALLA RIFORMA FORNERO PERCHE' SIAMO STATI ESCLUSI DALLA SALVAGUARDIA CAUSA I PALETTI MESSI NEI TRE DECRETI CHE SALVAGUARDANO 130.000 PENSIONANDI.PER NOI NATI NEL 1953,PUR AVENDO FATTO I SUDDETTI ACCORDI DI SCIVOLO ALLA PENSIONE, CON LE STESSE LEGGI CHE HANNO SALVAGUARDATO I 130.000,NON CI SONO STATE LE RISORSE FINANZIARIE:E' UN PROVVEDIMENTO ANTICOSTITUZIONALE TUTTO CIO'.NON NE POSSO PIU' VEDERMI DISCRIMINATO DOPO AVER LAVORATO UNA VITA E PAGATO I CONTRIBUTI E STARE ANCORA QUI AD ELEMOSINARE LA PENSIONE. SALUTI EX DIPENDENTE POSTALE DEL 53 PRATICAMENTE IN ATTESA CHE ARRIVI LA GRAZIA, PERDON! LA PENSIONE ANCHE PER NOI.
RispondiEliminaE se una tipa è nel 39esimo anno di lavoro e ha solo 60 anni che si fa? Ha la possibilità di andare in pensione o nò! Dopo aver fatto la donna che lavora ha cresciuto i figli a fatto la casalinga e la moglie non vi sembra abbastanza?
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