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martedì 21 maggio 2013

Lavoro, pensioni, esodati: piano ministro Giovannini a Giugno

Lavoro, pensioni, esodati: piano ministro Giovannini a Giugno
Nuovo programma Giovannini. Decreto a giugno?
Dovrebbe arrivare il prossimo mese di giugno un nuovo decreto con possibili modifiche alla riforma del Lavoro firmata dall’ex ministro Fornero e con esso potrebbero anche arrivare nuove norme per risolvere la questione esodati. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha infatti annunciato che “Da qui fino a giugno ci concentreremo sul piano giovani, con un obiettivo ambizioso: ridurre la disoccupazione giovanile di otto punti percentuali portandola al 30% dai livelli record attuali. Non poco, non a portata di mano, ma possibile”.
Giovannini parla di correzioni ai contratti a termine, nuove assunzioni, modifiche per quanto riguarda l’apprendistato, strada principale di accesso al mondo del lavoro per i giovani, una sorta di ricambio generazionale continuo fra ‘nuovi’ e ‘vecchi’ nel mondo del lavoro, in modo da sostenere l’occupazione giovanile e permettere ai più anziani di mettersi a riposo, ma esclude la possibilità di sgravi fiscali sul costo del lavoro per i giovani assunti, ribadendo che “Bisogna prendersi cura dei giovani.
Fare in modo che un giovane senza lavoro venga assistito nella ricerca di un impiego, come accade nel paesi dell'Europa del nord, gli stessi che hanno anche i tassi di disoccupazione più bassi”.
Modifiche dal nuovo ministro Giovannini potrebbero arrivare anche sulla riforma previdenziale attualmente vigente, entrata in vigore a gennaio 2013, che ha innalzato l’età pensionabile ed esteso il sistema contributivo a tutto.
Giovannini apre, infatti, a cambiamenti sulle pensioni e propone di abbassare gli attuali requisiti per la pensione anticipata o concedere l'uscita in cambio del calcolo dell'assegno con il sistema totalmente contributivo, che, dunque, per un’uscita anticipata, penalizzerebbe il lavoratore.
Il ministro ha, dunque, annunciato che la riforma delle pensioni sarà modificata rendendo più flessibile l'età di uscita dal lavoro con riduzioni però negli assegni finali
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